La televisione svizzera per l’Italia
Mongolfiere in volto su Châteu-d Oex.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

sulle Alpi siamo in piena stagione sciistica e la SUVA, la Cassa nazionale svizzera di assicurazione contro gli infortuni, invita a sciare con prudenza: ogni anno si registrano circa 60’000 incidenti che generano costi per circa 600 milioni di franchi.

D’altra parte, tre sciatori su quattro raggiungono velocità superiori a 50 km/h, un quinto arriva a 70 km/h, con alcuni che raggiungono velocità paragonabili a quelle autostradali, oltre i 100 km/h. Alte velocità favorite dall’ammodernamento delle piste, sempre più larghe e lisce, e l’uso di neve artificiale, che rende le discese più rapide.

Non mi resta che invitarvi alla prudenza: godetevi queste belle giornate di sole in tutta sicurezza.

La sede dell Unrwa a Rafah nella striscia di Gaza,
Keystone / Haitham Imad

Il finanziamento della Svizzera all’Agenzia delle Nazioni unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA) resta sospeso. 

In ballo ci sono circa 20 milioni di franchi. La Svizzera verserà questo contributo solo dopo che avrà ricevuto maggiori informazioni sulle accuse mosse all’organizzazione, ovvero al possibile coinvolgimento di alcuni dipendenti dell’UNRWA nei massacri commessi da Hamas il 7 ottobre 2023. Fatti che la Confederazione ha ritenuto “estremamente gravi”. 

Per questo motivo i contributi all’UNRWA previsti per il 2024 non sono ancora stati versati. Una decisione sul loro pagamento verrà presa solo quando saranno chiarite le pesanti accuse mosse ai dipendenti dell’Unrwa. L’organizzazione dell’ONU, nel frattempo, è stata costretta a licenziare 12 dipendenti nella Striscia

La Svizzera non è il solo Paese ad avere momentaneamente sospeso il proprio contributo. Lo hanno fatto, tra gli altri, anche USA, Australia, Canada, Giappone, Finlandia, Germania, Gran Bretagna, Italia e Olanda. Dal canto suo, il segretario generale dell’ONU ha dichiarato in una nota di fare “un appello con forza ai governi” affinché garantiscano “almeno la continuità delle operazioni dell’UNRWA”. 

Farmaci in una farmacia.
© Keystone / Christian Beutler

In Svizzera aumenta decisamente l’utilizzo di farmaci e droghe pesanti

L’indagine sulla salute in Svizzera 2022, condotta dall’Ufficio federale di statistica (UST) e pubblicata oggi, dimostra che l’assunzione di medicamenti e di droghe pesanti in Svizzera è in aumento. Disturbi del sonno e miopia affliggono sempre più la popolazione. 

Cosa dicono veramente i dati? Più di una persona su due residente nella Confederazione (il 55%, per l’esattezza) ha assunto un medicamento per più di sette  giorni consecutivi: il dato è in costante aumento da 30 anni a questa parte e riguarda soprattutto le donne (59%) e le persone più anziane (86% per gli over 75). 

Per quanto riguarda le droghe, si nota che se da un lato l’assunzione di quelle leggere (come la marijuana) è rimasta costante negli ultimi 20 anni; sono invece aumentati i e le giovani (4% tra i 15 e i 24 anni, 12% tra i 25 e i 34) che hanno fatto uso di sostanze pesanti: tra queste figurano ecstasy, cocaina, eroina, speed e via dicendo

Parco eolico a Saint Croix.
© Keystone/ Valentin Flauraud

Sulla realizzazione di nuovi parchi eolici la popolazione deve potere esprimere la propria opinione.  

In Svizzera sono state lanciate due iniziative dell’associazione “Freie Landschaft Schweiz” che hanno come obiettivo quello di salvaguardare il paesaggio e permettere alle cittadine e ai cittadini elvetici di esprimersi sui progetti di parchi eolici. Le due iniziative prendono di mira oltre 300 progetti la cui realizzazione metterebbe a rischio la protezione della natura e i diritti popolari. 

Le iniziative, come chiariscono i promotori, non sono contrarie di principio alla realizzazione di turbine eoliche. Semplicemente chiedono che i nuovi parchi eolici vengano pianificati e costruiti altrove rispetto alle foreste e ai pascoli boschivi. In breve, l’iniziativa vuole vietare la costruzione di queste strutture a meno di 150 metri da un bosco. 

Considerato che spesso la popolazione non viene coinvolta, una delle due iniziative vuole garantire ai gruppi toccati dal problema di venir consultati. Sempre per i promotori delle iniziative, questi progetti, infatti, avrebbero un forte impatto sul paesaggio, oltre che sull’ecosistema.

Mongolfiere in volto su Châteu-d Oex.
© Keystone / Anthony Anex

Grande successo del Festival internazionale delle mongolfiere di Château-d’Oex. 

È stato archiviato con piena soddisfazione il 44esimo Festival internazionale delle mongolfiere nella località vodese di Château-d’Oex. All’evento, spalmato su nove giorni, hanno partecipato oltre 50’000 visitatori e visitatrici, ciò che ha permesso agli organizzatori di stilare un bilancio molto positivo. 

Sebbene le alte temperature non abbiamo facilitato il compito degli organizzatori, permettendo alle mongolfiere di prendere il volto sette giorni su nove, l’affluenza è stata decisamente sopra le attese: normalmente il Festival attira 20-35’000 persone

All’evento hanno preso parte 80 mongolfiere che hanno potuto volare per 414 volte per un totale di 476 ore. In questi viaggi sono stati trasportati circa 700 passeggeri e passeggere. Non solo: per la prima volta è stato possibile anche approfittare di simulatori in 3D e 4D. La prossima edizione del Festival si svolgerà tra il 25 gennaio e il 2 febbraio 2025. 

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