Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
come forse saprete a ottobre ci saranno le elezioni federali. Uno studio dell’Università di Ginevra, pubblicato oggi, afferma che un parlamentare su tre non conosce la posizione dei suoi elettori di riferimento su temi di attualità.
Non entrerò nei particolari. Comunque, da elettori ed elettrici, sappiate che secondo lo studio i parlamentari eletti sono influenzati da un'"inclinazione al conservatorismo" sistematica, ovvero, detto più semplicemente, essi vedono i loro elettori più conservatori di quanto lo siano in realtà.
Ora che lo sapete, vi lascio alla lettura del nostro bollettino quotidiano.
L’Unione sindacale svizzera chiede per l’anno prossimo un aumento del salario reale del 5%.
Sono anni particolari quelli che abbiamo vissuto. Tra l’inflazione mai così alta in Svizzera, affitti in costante aumento, premi dell’assicurazione sanitaria alle stelle e i costi dell’energia in continua ascesa, l’onere per le economie domestiche elvetiche continua a crescere. Per questo motivo l’Unione sindacale svizzera (USS) chiede un aumento del salario del 5% nel 2024.
Il sindacato, in una conferenza stampa odierna sulle trattative salariali per il 2024, fa notare come nonostante la congiuntura economica sia favorevole, i datori di lavoro non sono disposti nemmeno a compensare l’inflazione. I soldi ci sono, ma la distribuzione è più ineguale che mai. L’associazione reclama quindi una “vera svolta” con aumenti generali dei salari.
Cosa può fare la politica? Il sindacato critica anche il Consiglio federale e il parlamento che si rifiutano di alleggerire l’onere che grava sulla popolazione attiva. L’organizzazione chiede una svolta con incrementi dei salari reali e misure concrete contro l’aumento degli affitti e dei premi dell’assicurazione malattia. Una grande manifestazione è prevista a Berna il 16 settembre.
- Salgono i costi della vita, devono salire anche i salari: l’articolo della RegioneCollegamento esterno.
- L’offensiva dell’USS per salari più alti nel 2024 è già iniziata nel mese di luglio, così come scrive la RSICollegamento esterno.
- Il punto di vista dell’Unione sindacale svizzeraCollegamento esterno.
Il movimento ‘Fridays for future’ di Greta Thunberg ha fatto modificare le abitudini quotidiane al 30% degli svizzeri.
Uno studio del Politecnico federale di Losanna ha esaminato gli effetti dei primi scioperi per il clima in Svizzera. I risultati mostrano “che le persone sono diventate più consapevoli di come il loro comportamento abbia effetti sull’ambiente“. Così scrive l’autrice principale dello studio, Livia Fritz, nell’ultimo numero della rivista Sustainability Science.
Secondo lo studio il 30% degli svizzeri e delle svizzere (germanofoni e francofoni) ha modificato le proprie abitudini quotidiane in seguito al movimento Fridays for future (letteralmente venerdì per il futuro) per prevenire il riscaldamento globale dell’attivista svedese Greta Thunberg.
Cos’è davvero cambiato? La maggior parte dei mutamenti nel comportamento riguarda i trasporti, le abitudini di acquisto e il riciclaggio. Ad esempio, circa un terzo degli intervistati ha dichiarato di essere più propenso a cercare alternative all’auto per andare al lavoro. Inoltre, sceglie destinazioni di vacanza più vicine a casa e privilegia prodotti biologici locali. Sono stati compiuti sforzi anche per ridurre i rifiuti, soprattutto quelli di plastica.
- Come la Svizzera affronta il cambiamento climatico. Un contributo del collega Luigi Jorio su swissinfo.ch.
- Il sito di Fridays for futureCollegamento esterno.
- Lo studio apparso sulla rivista Sustainability ScienceCollegamento esterno.
Nel 2024 la crescita dei costi sanitari proseguirà. Per il consigliere federale Alain Berset si va nella direzione sbagliata.
Come ogni anno a fine settembre le cittadine e i cittadini svizzeri conosceranno l’entità dell’aumento del premio dell’assicurazione sanitaria. In questi giorni, inoltre, un sondaggio indica che la popolazione vorrebbe una cassa malati unica per contenere i costi. Intanto le casse malati hanno preannunciato un aumento dei premi fra l’8% e il 9% per l’anno 2024.
Secondo il consigliere federale e responsabile della sanità pubblica Alain Berset, la crescita dei costi proseguirà e stima che le spese per il 2024 saranno ancora più alte. “Si va quindi nelle direzione sbagliata”, ha sottolineato il “ministro” della sanità, che lascerà come noto il governo a fine anno. Non solo. Le casse malattia hanno anche perso 1,8 miliardi sui mercati finanziari.
Alain Berset non manca di puntare il dito contro i gruppi d’interesse attivi nel settore che si aiutano a vicenda per impedire riforme che mirano a ridurre i costi. In breve, fa sapere Berset, ognuno difende la sua fetta della torta da 45 miliardi di franchi. Il governo federale ha un margine di manovra limitato in materia di salute, poiché si tratta di un ambito di competenza cantonale.
- I costi sanitari aumenteranno ancora, titola il Corriere del TicinoCollegamento esterno.
- La cassa malati unica non riduce le spese secondo quanto riporta il portale tio.chCollegamento esterno che preannuncia la nuova stangata 2024Collegamento esterno.
- L’obbligoCollegamento esterno in Svizzera di essere assicurati.
Alla scoperta dei luoghi perduti della Svizzera: una miniserie di articoli dedicati a luoghi e monumenti dimenticati.
Hotel, castelli, stazioni ferroviarie o addirittura interi siti industriali. Cosa succede a questi luoghi quando non servono più? La Radiotelevisione svizzera di lingua tedesca SRF ha raccolto cinque esempi in Svizzera. La serie inizia con l’Hotel Belvedere sul Passo del Furka, l’albergo di valico più famoso al mondo. Nel 1882, la famiglia di albergatori vallesani Seiler lo costruì in un importante tornante della nuova strada del Furka. Dal 2015 il Belvedere è chiuso e cerca acquirenti.
Oppure le terme Büvetta Tarasp in fondo alla Bassa Engadina. Un tempo era un ambito luogo di incontro per persone ricche, belle e i potenti di tutto il mondo. Verrà riaperto al pubblico per il suo 150mo anniversario nel 2025. O ancora il castello di Brestenberg che troneggia su un poggio boscoso sopra il lago di Hallwil nel canton Argovia. Un tempo il complesso barocco era un hotel di lusso…
Non si parla solo di luoghi o edifici incantevoli. Uno dei servizi è infatti dedicato alla prima raffineria di petrolio su territorio svizzero: quella di Collombey-Muraz, nel Canton Vallese, costruita nel 1960 e oggi in fase di smantellamento. Infine a Buchs, nel cantone di Zurigo, 87 anni fa l’ultimo treno della linea ferroviaria Baden-Bülach ha lasciato la stazione: da allora è stata abbandonata. Solo il tiglio piantato nel 1877 si erge ancora fiero e fedele accanto al vecchio edificio.
I luoghi perduti della Svizzera:
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