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Fuochi d artificio a Locarno.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

oggi nelle notizie scelte per voi parliamo soprattutto di caldo e canicola. Proprio in questi giorni tormentati dal caldo soffocante, almeno qui da dove vi scrivo, l’Ufficio federale dell’ambiente ha reso pubblico il numero di decessi dello scorso anno provocati dalle alte temperature.

Ormai lo sapete che l’estate del 2022 ha fatto registrare le temperature più alte mai segnalate dal 1864. E questo caldo insopportabile e soprattutto le tante notti tropicali sono risultate fatali per 474 persone. Seguite dunque i consigli che vi diamo nei prossimi articoli. Buona lettura.

Arcivescovo Tscherrig.
Ap / Massimo Sambucetti

La Svizzera avrà un nuovo cardinale. Si tratta dell’arcivescovo vallesano Emil Paul Tscherrig.

Papa Francesco terrà il nuovo Concistoro il 30 settembre prossimo. In quell’occasione, il pontefice nominerà 21 nuovi cardinali, di cui 18 elettori e tre ultra-ottantenni. Tra i prescelti anche lo svizzero Emil Paul Tscherrig, 76enne originario di Unterems in Alto Vallese, laureto in diritto canonico dopo studi in teologia a Friburgo e poi alla Pontificia Accademia di Roma.

Tscherrig attualmente è il nunzio apostolico per l’Italia e San Marino, il primo non italiano a ricoprire questo incarico. Il futuro cardinale è entrato nel servizio diplomatico della Santa sede nel 1978 sotto il pontificato di Papa Giovanni Paolo II. Ha svolto incarichi in Argentina, Uganda, Corea del Sud e Bangladesh.

Gli altri nomi rivelati dal Papa sono quasi tutti prelati dell’America Latina, dell’Africa e dell’Asia. La loro provenienza, come ha sottolineato Papa Francesco, esprime l’universalità della Chiesa. Tutti i cardinali di età inferiore agli 80 anni possono partecipare all’elezione del pontefice.

Fuochi d artificio a Locarno.
© Ti-press

Un Primo d’agosto senza i fuochi d’artificio. L’iniziativa popolare è sulla buona strada.

L’iniziativa popolare contro i fuochi d’artificio dovrebbe raggiungere il proprio obiettivo proprio entro il Primo d’agosto, giorno della festa nazionale svizzera. Secondo il domenicale romando Le Matin Dimanche fino ad ora sono stata raccolte 90’000 firme sulle 100’000 necessarie per portare il popolo alle urne.

L’iniziativa chiede che venga vietata la vendita e l’uso di d’artificio, specie i petardi che col loro botto. L’obiettivo è quello di proteggere le persone, l’ambiente e gli animali dai rumori molesti mediante una modifica dell’articolo 74 della Costituzione federale (Protezione dell’ambiente).

Va però detto che per manifestazioni di carattere sovraregionale, le autorità possono concedere eccezioni. I promotori dell’iniziativa denominata “Per una limitazione dei fuochi d’artificio” hanno tempo fino al 3 novembre per raccogliere le 100’000 firme richieste.

Due operai beono dell acqua sotto il solleone.
Keystone / Urs Flueeler

Lavorare con questo caldo: ecco alcuni consigli della SUVA per non incorrere in infortuni evitabili.

I primi suggerimenti li conoscono tutti. In caso di canicola si deve bere molto, proteggersi dal sole e fare pause frequenti. Li ribadisce oggi la SUVA, l’Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni, che ricorda che quando la temperatura supera i 30 gradi, si verificano il 7% in più di infortuni sul lavoro rispetto agli altri giorni dell’estate.

La SUVA invita ad esempio giardinieri, operatori di depositi, copritetti o addetti alla costruzione di strade di svolgere lavori fisici pesanti il mattino, se possibile, e di proteggersi dai raggi solari con un cappellino o un casco. Inoltre, andrebbero allestite tende da sole per permettere ai lavoratori di riposarsi senza essere esposti al sole.

Fondamentale anche bere almeno 2,5 decilitri d’acqua ogni 20 minuti per evitare un deficit di liquidi dovuto alla sudorazione. In base alle esperienze raccolte dalla Suva, il calore rende infatti stanchi e influisce negativamente sulla concentrazione: una pala sul pavimento può così trasformarsi facilmente in un pericolo di inciampo.

Un cane con occhiali da sole in auto.
Keystone / Martin Meissner

Attenzione, all’interno delle auto parcheggiate sotto il sole la temperatura può raggiungere gli 80 gradi.

L’estate è decisamente arrivata con le sue temperature elevate. Oggi il Touring Club Svizzero (TCS) ricorda agli automobilisti che, all’interno di un abitacolo di un veicolo posteggiato sotto il sole cocente, si possono verificare temperature estreme in poco tempo.

Se all’esterno la colonnina di mercurio può arrivare a segnare temperature tra i 30 e i 40 gradi nei giorni estivi più caldi, quelle che si registrano all’interno delle auto parcheggiate sotto il sole possono arrivare a valori ben più alti: stando a test condotti dal TCS, un abitacolo può arrivare a 50° Celsius dopo pochi minuti e a 80 dopo un’ora.

Sembra banale, ma non lo è: il TCS invita gli automobilisti a non lasciare bambini o animali nelle auto posteggiate sotto il sole: le conseguenze potrebbero essere fatali. Per lenire la calura che si forma nei veicoli, un consiglio è quello di usare i parasole che permettono di dimezzare la temperatura interna del veicolo.

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