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I dirigenti di Credit Suisse fotografati contro luce: si vedono solo le loro ombre.

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

se non sapete cosa fare questo fine settimana vi suggerisco di andare a Zurigo. Rimandato lo scorso anno a causa della pandemia, si apre infatti domani la "Züri Fäscht", considerata la più grande festa popolare della Svizzera. Gli organizzatori attendono per il fine settimana 2,5 milioni di visitatori.

La "Züri Fäscht", si tiene normalmente ogni tre anni. L'ultima edizione si era tenuta nel 2019 e nel 2022 era stata rimandata perché il rischio finanziario, sulla scia della pandemia, era considerato ancora troppo alto. La festa ha le sue origini nel 1951, quando il Canton Zurigo celebrò i 600 anni dall'adesione alla Confederazione.

Buona festa a tutti e buona lettura.

I dirigenti di Credit Suisse fotografati contro luce: si vedono solo le loro ombre.
© Keystone / Michael Buholzer

Gli azionisti di Credit Suisse, che ritengono di essere stati pagati troppo poco, fanno causa.

I soldi ci sono, la soglia di finanziamento necessaria per dare il via all’azione legale è stata raggiunta: la causa collettiva in favore degli azionisti di Credit Suisse si farà. L’azienda LegalPass lo ha annunciato oggi ed ha aggiunto che oltre 350 azionisti hanno già aderito all’azione denominata “Credit Us”.

LegalPass contesta il rapporto di concambio: l’istituto in difficoltà era stato valutato a soli 3 miliardi di franchi, mentre alla chiusura delle contrattazioni borsistiche di venerdì 17 marzo (prima cioè della famosa domenica 19 marzo, giorno dell’annuncio della fusione da parte del governo) il suo valore era di 7 miliardi.

Come noto il diritto svizzero non conosce lo strumento della causa collettiva in senso stretto, la class action sul modello americano. La legge sulla fusione, la scissione, la trasformazione e il trasferimento di patrimonio (LFus) prevede però la possibilità di contestare il cosiddetto “rapporto di scambio delle quote”.

Salvini e Rösti.
@matteosalivini

Albert Rösti a Roma per approfondire la cooperazione bilaterale nei settori dei trasporti e dell’energia.

Il responsabile del Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni Albert Rösti ha incontrato oggi a Roma Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio italiano e ministro delle infrastrutture e dei trasporti e Gilberto Pichetto Fratin, ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica.

Con Matteo Salvini il consigliere federale elvetico, nonché “ministro” dei trasporti, ha firmato una dichiarazione d’intenti (“Memorandum of Understanding”) per rafforzare la collaborazione tra Italia e Svizzera nella realizzazione delle opere di potenziamento delle infrastrutture ferroviarie e dei servizi di trasporto su rotaia per merco e traffico viaggiatori.

Con Gilberto Pichetto Fratin, cambiando casacca da “ministro” dei trasporti a quello dell’energia, Rösti ha discusso della cooperazione bilaterale in ambito energetico, ad esempio la sicurezza dell’approvvigionamento di gas. Di competenza di Rösti anche il dossier della navigazione sul Lago Maggiore: la Deputazione ticinese alle Camere federali ha chiesto e ottenuto che il dossier fosse messo sul tavolo nell’incontro odierno con Salvini.

La posta di Morges.
Keystone / Dominic Favre

Aumentano nel 2024 le tariffe della Posta svizzera per l’invio di lettere e pacchi.

Tra i tanti aumenti annunciati per il 2024, la popolazione elvetica dovrà annoverare anche quello delle tariffe postali. Come ha comunicato la direzione della Posta, le lettere di posta A e B costeranno 10 centesimi in più e i pacchi cresceranno di 1,50 franchi. Il Sorvegliante dei prezzi ha approvato tali incrementi.

Dal prossimo primo gennaio, dunque, una lettera di Posta A in formato standard costerà 1,20 franchi (attualmente 1,10) e una di Posta B costerà 1 franco (ora 90 centesimi). Dal canto loro, i pacchi “Economy” e “Priority” fino a 2 kg avranno rispettivamente un prezzo di 8,50 franchi (attualmente 7 franchi) e di 10,50 franchi (ora 9 franchi).

Gli aumenti – giustifica la Posta – sono necessari, da un lato, a causa del persistente calo dei volumi delle lettere e delle operazioni allo sportello e, dall’altro, per via dell’attuale tasso d’inflazione che ha determinato un notevole incremento dei costi legati a energia, trasporti, materiale e salari. La Posta afferma tuttavia di trasferire alla clientela solo una parte di questi costi supplementari.

Lio che fa esercizi con gli ospiti della casa di cura.
Keystone / Gaetan Bally

Lio il robot che intrattiene gli ospiti di una casa di cura a Embrach nel Canton Zurigo.

Si chiama Lio. È un robot che si aggira ormai da un anno nella casa di cura di Embrach, nel canton Zurigo, nell’ambito di un progetto pilota. Sebbene le sue mansioni siano ancora limitate, il robot-assistente, che ha attirato l’attenzione degli ospiti del centro, è molto amato da alcuni residenti. 

Lio fa parte di un progetto pilota che durerà due o tre anni. Durante questo periodo, il robot è in formazione e viene costantemente migliorato. Lio si occupa in particolare di intrattenimento. Racconta barzellette, fa sentire della musica e annuncia le previsioni del tempo. Aiuta anche i residenti a fare esercizi di ginnastica e ricorda loro gli appuntamenti.

Per svolgere i suoi compiti Lio ha tuttavia spesso bisogno del supporto del personale. Non si può sempre lasciarlo lavorare da solo con i residenti. Il suo obiettivo non è quello di sostituire il personale infermieristico, ma di supportarlo. Occupandosi di lavori ripetitivi, Lio permette al personale infermieristico di occuparsi di altri lavori.


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