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banconote da 200 franchi fuoriescono da un portafoglio

Oggi in Svizzera

Care lettrici, cari lettori, 

Ne abbiamo abbiamo parlato nel bollettino di ieri: il linguaggio inclusivo in Svizzera non attecchisce. A dimostrazione di questo, è giunta oggi la notizia di un'iniziativa lanciata nella Città di Zurigo che chiede di abolire dai documenti ufficiali l'asterisco inclusivo, introdotto un anno fa per evitare le discriminazioni.  

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Buona lettura. 

passaporto svizzero su pila di carte
© Keystone / Christian Beutler

Chiunque viva in Svizzera da cinque anni, abbia una conoscenza di base di una lingua nazionale e non abbia commesso gravi reati penali deve ottenere la cittadinanza. È quanto prevede l’iniziativa “Per un diritto di cittadinanza moderno (Iniziativa per la democrazia)”

Attualmente i tre quarti della popolazione elvetica votano per il restante quarto che non ha la nazionalità, ha affermato in conferenza stampa la “senatrice” Lisa Mazzone dei Verdi. Da qui il nome dell’associazione che ha contribuito a lanciare l’iniziativa: “Azione Quattro Quarti”. Per il suo presidente Arber Bullakaj “tutte le persone che vivono in Svizzera devono avere gli stessi diritti politici”. 

Attualmente la naturalizzazione ordinaria è accessibile a chi dispone di un permesso di domicilio (permesso C) e ha vissuto complessivamente almeno dieci anni in Svizzera, di cui tre nei cinque anni precedenti la domanda. La naturalizzazione agevolata è accessibile ai e alle coniugi di persone in possesso della cittadinanza svizzera e agli stranieri e alle straniere di terza generazione. Non ci sono però automatismi. Le possibilità di ottenere la nazionalità dipendono inoltre fortemente dal luogo di residenza, ha ricordato Mazzone. 

I promotori hanno tempo fino al 23 novembre 2024 per raccogliere le 100’000 firme necessarie alla riuscita dell’iniziativa, stando al Foglio federale pubblicato oggi. 

attivisti accanto a jet privato
© Keystone / Laurent Gillieron

Il traffico aereo all’aeroporto di Gonevra Cointrin è stato perturbato per un’ora (dalle 11.40 alle 12.40) dalla manifestazione di un gruppo di attivisti e attiviste per il clima che hanno invaso la pista dove in questi giorni sono esposti alcuni jet privati in occasione dell’European Business Aiation Convention & Exhibition (EBACE).  

È stato necessario l’intervento di decine di agenti di polizia per allontanare i e le manifestanti che si erano aggrappati ai velivoli. Sono un’ottantina le persone interpellate.  

I manifestanti presenti, sostenitori di Greenpeace, Stay Grounded, Extinction Rebellion, Scientist Rebellion e altre organizzazioni per la difesa del clima, hanno incollato sui mezzi esposti messaggi – la cui grafica ricorda quella usata per gli avvisi sui pacchetti di sigarette – come “I jet privati distruggono il nostro pianeta” o “I jet privati alimentano le disuguaglianze”. Hanno poi ricordato che, mentre il traffico di velivoli di lusso privati è molto denso, l’aeroporto internazionale di Amsterdam-Schiphol li vieterà a partire dal 2025.  

Secondo Greenpeace questo tipo di velivoli produce circa dieci volte più emissioni di gas serra per passeggero al chilometro rispetto ai voli commerciali. Non va inoltre dimenticato l’inquinamento acustico di cui sono all’origine. I jet privati – il cui numero è più che raddoppiato negli ultimi 20 anni – sono esclusi, inoltre, dalle principali normative europee volte a ridurre le emissioni di gas a effetto serra. 

banconote da 200 franchi fuoriescono da un portafoglio
© Keystone / Christian Beutler

Il budget che le economie domestiche svizzere dedicano ai trasporti è calato nel primo trimestre del 2023, mentre le spese destinate all’alloggio e all’energia sono rimaste stabili su base annua. 

Nei primi tre mesi dell’anno, il 42,1% del reddito lordo dei nuclei famigliari è stato speso per il cibo, i vestiti o l’alloggio. Tale quota era al 47,1% nel primo trimestre del 2022, stando alle statistiche sperimentali sul budget delle economie domestiche pubblicate oggi dall’Ufficio federale di statistica (UST). 

In un contesto inflazionistico, la percentuale consacrata ai prodotti alimentari è cresciuta (6,3% contro 6,1%), così come quella destinata alla ristorazione e all’hotel (5% contro 4,1%). Le spese per la salute sono invece calate (1,5% contro 3,5%), mentre quelle legate all’alloggio e ai consumi energetici hanno registrato una stagnazione (13,5%).  

La quota destinata ai trasporti ha pesato meno nel budget, attestandosi al 5,4% a fronte di un 6,6% nel primo trimestre del 2022, che era stato contraddistinto dallo scoppio della guerra in Ucraina. 

tesserini casse malati
© Keystone / Christian Beutler

Le remunerazioni dei dirigenti delle casse malati nell’assicurazione malattie obbligatoria vanno limitate per legge. È quanto ritiene la Commissione della sicurezza sociale e della sanità del Consiglio degli Stati (CSSS-S) che ha deciso di sostenere – con 6 voti contro 4 e un’astensione – un’iniziativa parlamentare del socialista Baptiste Hurni già approvata della commissione omologa del Nazionale. 

Alla luce dei continui aumenti dei premi a carico degli assicurati, la commissione ritiene “inopportune” le crescenti remunerazioni all’interno di tale mercato tutelato. La CSSS-S si augura anche “che la fissazione di un tetto massimo abbia un effetto frenante anche al di fuori del settore dell’assicurazione malattie obbligatoria”, si legge in un comunicato. 

Stando all’autore dell’iniziativa, benché i premi medi nell’ambito dell’assicurazione sanitaria di base obbligatoria (LAMal) continuino ad aumentare anno dopo anno e rappresentino un fardello sempre più pesante per le persone che vivono in Svizzera, il Parlamento si è ripetutamente rifiutato di limitare puramente e semplicemente le remunerazioni delle direzioni e dei consigli d’amministrazione delle casse malati che operano nel quadro della LAMal. I motivi per giustificare il rifiuto di agire? Preservare la libertà imprenditoriale della cassa e lasciare un margine di manovra per ricompensare i “buoni risultati” dei suoi dirigenti. 

Tuttavia, precisa il deputato socialista, in un mercato che definisce esattamente quali prestazioni devono essere fornite agli assicurati, la vera performance di una cassa malati risiede nei premi: una cassa malati che ottiene buoni risultati è quella che riesce ad abbassarli

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