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Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

da Arosa, nel canton Grigioni, arriva una notizia che fa ben sperare. Un cane addestrato al salvataggio sotto le valanghe ha ritrovato ieri uno scialpinista di 64 anni che era rimasto sepolto sotto la neve. L'uomo è stato liberato, rianimato e trasportato in ospedale.

Una colonna di soccorso alpino, composta da sei persone con tre unità cinofile, ha condotto con successo le ricerche della vittima all'interno del cono della valanga. "Solo grazie all'aiuto del cane è stato possibile ritrovare l'uomo in tempo utile", ha confermato la portavoce della Polizia cantonale dei Grigioni. Le condizioni del 64enne rimangono tuttavia ancora critiche. Cambiando del tutto argomento, vi lascio alle altre notizie di oggi.

Buona lettura!

E-voting.
Keystone

L’esercizio del diritto di voto da parte delle svizzere e degli svizzeri all’estero tramite corrispondenza funziona generalmente bene. Il voto elettronico continua tuttavia a rappresentare l’opzione migliore.

È quanto indica un rapporto adottato oggi dal Consiglio federale. Per preparare il documento sono stati interrogati cittadine e cittadini svizzeri all’estero originari dei cantoni Lucerna, Friburgo, Argovia, Ginevra e Ticino. È stato loro chiesto di indicare la data in cui hanno ricevuto il materiale di voto relativo alla votazione popolare federale del 28 novembre 2021. I risultati mostrano che la stragrande maggioranza ha ricevuto la scheda di voto sufficientemente in anticipo. Soltanto chi risiede in Paesi lontani – come ad esempio Australia, Nuova Zelanda, Filippine, Sudafrica e Uruguay – ha ricevuto il materiale di voto tardivamente o addirittura – nel 2% dei casi – a votazione già avvenuta.

Insomma, la consegna del materiale di voto non pone problemi per la maggioranza delle persone svizzere all’estero. Sono complessivamente 214’000 quelle iscritte nei cataloghi elettorali. In Europa in molti casi esse ricevono il materiale addirittura prima dei loro connazionali in patria.

Detto ciò, anche se è possibile anticipare la data della spedizione o ricorrere al servizio di corriere del Dipartimento federale degli affari esteri, per l’esecutivo “il voto elettronico continua a rappresentare la soluzione più promettente per facilitare la partecipazione”. Nel comunicato il Governo ricorda anche che a inizio mese ha autorizzato tre Cantoni – BS, SG, TG – a sperimentare l’e-voting.

Uffici Google Zurigo.
© Keystone / Michael Buholzer

Google e altri motori di ricerca guadagnano 154 milioni di franchi grazie a contenuti giornalistici dei media svizzeri, senza però pagare un centesimo agli editori e ai professionisti dei media.

A rivelarlo è uno studio pubblicato oggi e commissionato dall’associazione degli editori svizzero tedeschi Schweizer Medien. Ne esce che i contenuti giornalistici sono un fattore importante per il successo dei motori di ricerca. Google è ad esempio considerato più affidabile e viene utilizzato molto più spesso e intensamente quando sono presenti contenuti giornalistici, quindi ci guadagna. Da questi profitti, le aziende e i professionisti dei media non ne ricavano però niente.

L’associazione degli editori chiede perciò che come nell’UE e in molti altri Paesi del mondo, anche in Svizzera i diritti sui contenuti giornalistici vengano tutelati. A livello federale, una “Google tax” è attualmente in fase di elaborazione. Il Consiglio federale intende infatti lanciare a breve una procedura di consultazione.

I risultati sono stati calcolati sulla base di un sondaggio svolto con quasi 1600 intervistati nella Svizzera tedesca e in quella francese.

Palazzo federale
Keystone / Anthony Anex

Dopo lunghe discussioni, le Camere federali hanno approvato la riforma della previdenza professionale, il cosiddetto secondo pilastro.

Il punto più importante della revisione riguarda la diminuzione del tasso di conversione, dal 6,8% al 6%. Con tale riduzione, per un capitale risparmiato di 100’000 franchi, la rendita pensionistica annua sarà di 6’000 franchi, invece degli attuali 6’800. Per mantenere il livello delle rendite, il Parlamento ha adottato misure che permetteranno di accumulare un capitale LPP superiore. Ciò passa da un aumento dei contributi sociali prelevati pagati da impiegati (tramite le deduzioni salariali) e datori di lavoro e da un sistema di compensazioni per le persone vicine all’età pensionabile.

Concretamente, chi al momento del pensionamento disporrà di un avere di vecchiaia fino a 220’500 franchi avrà diritto all’intero supplemento. Per un capitale LPPCollegamento esterno compreso tra 220’500 e 441’000 franchi è previsto un supplemento decrescente. Oltre tale soglia non si riceverà nulla.

Il Consiglio nazionale ha approvato il progetto con 113 voti favorevoli, 69 contrari e 15 astensioni. Il Consiglio degli Stati ha votato a favore con 29 voti contro 8 e 5 astensioni. Il popolo con ogni probabilità avrà tuttavia l’ultima parola su questo tema: sinistra e sindacati hanno infatti già annunciato il referendum.

accoglienza dei rifugiati ucraini
© Keystone / Peter Klaunzer

Sono 80’124 le richieste registrate in Svizzera per ottenere uno statuto di protezione S dall’inizio della guerra in Ucraina, ha indicato oggi la Segreteria di Stato della migrazione (SEM).

Di queste oltre 80’000 richieste, 77’231 persone l’hanno ottenuto, mentre per 9’867 cittadine e cittadini provenienti dall’Ucraina questo statuto è giunto al termine. La sua scadenza è in corso di esame per 1’763 persone, precisa ancora la SEM.

Il Consiglio federale ha attivato lo statuto di protezione S il 12 marzo 2022. Ciò consente alle persone in fuga dal conflitto di ottenere rapidamente il diritto di soggiorno senza dover seguire una regolare procedura di asilo.

A inizio novembre, il Consiglio federale ha deciso di mantenerlo fino a marzo 2024, sottolineando come la situazione in Ucraina fosse ancora molto instabile. Anche l’UE, a metà ottobre, ha prolungato la protezione provvisoria fino alla primavera 2024.

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