Oggi in Svizzera
Care lettrici, cari lettori,
Puntuale, è tornato anche oggi il mercato delle cipolle di Berna. Molte e molti bernesi (ma non solo) si sono dati appuntamento allo Zibelimärit per degustare già a partire dalle 4 del mattino - attenzione, stomaci deboli astenersi - vino caldo, torta di cipolle e pane all'aglio e acquistare le famose trecce di cipolle.
Un'esperienza che, mi è stato detto, va fatta almeno una volta nella vita. Niente Zibelimärit per me quest'anno: sono a Lugano per raccogliere le notizie della giornata, che potete leggere qui sotto.
Buona lettura!
Le condizioni meteo sfavorevoli del 2021 hanno portato a un aumento delle vendite di prodotti fitosanitari: lo scorso anno ne sono state vendute circa 2’259 tonnellate, ossia 329 in più rispetto al 2020.
Erbicidi, insetticidi e fungicidi sono stati usati soprattutto in viticoltura e frutticoltura, stando a quanto fa sapere l’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG), che ha diffuso oggi questi dati. La buona notizia è che l’incremento – che sopraggiunge dopo una tendenza al ribasso registrata negli ultimi anni – concerne soprattutto i prodotti autorizzati anche nell’agricoltura biologica.
Il Parlamento elvetico aveva fissato l’anno scorso l’obiettivo di ridurre del 50% entro il 2027 i rischi legati all’uso di pesticidi, in modo da tutelare le acque superficiali, quelle sotterranee e gli habitat. Per quanto riguarda le acque sotterranee, il rischio è già stato dimezzato se paragonato agli anni di riferimento 2012-2015.
L’UFAG ha anche fatto sapere che a partire dal 1° gennaio 2023 verranno introdotte nuove misure per la tutela delle acque. Per la diffusione di prodotti fitosanitari, per esempio, sarà obbligatorio l’utilizzo di augelli antiderivaCollegamento esterno, che garantiranno un’ulteriore riduzione dei rischi per l’ambiente.
- La notiziaCollegamento esterno riportata dal portale RSI News
- Il comunicatoCollegamento esterno dell’UFAG
- Dagli archivi di SWI Swissinfo.ch: “Svizzera e pesticidi: relazione tossica o male necessario?”
La più grande esercitazione delle truppe di terra dell’esercito svizzero degli ultimi 33 anni, soprannominata Pilum 22, si è conclusa oggi, dopo una settimana in cui sono stati impegnati circa 5’000 militari (quattro battaglioni meccanizzati, uno logistico e una compagnia di fanteria di montagna) nei cantoni di Berna, Soletta, Argovia, Lucerna e Zurigo.
In futuro le forze terrestri, ha dichiarato il loro comandante René Wellinger, dovranno diventare più flessibili e facili da manovrare per poter far fronte alle minacce odierne. Dovranno inoltre collaborare più strettamente con le autorità civili.
Per l’esercitazione è stato usato il materiale attualmente disponibile per fare pratica sul terreno reale. La situazione creata prevedeva un “sistema di nemici ibridi”, con le forze ostili dall’altra parte del confine a nord della regione di Basilea e con gruppi armati delle potenze ostili che agiscono in Svizzera.
L’impegno e la serietà delle truppe, ha sottolineato Wellinger, sono stati elevati in tutti i settori per adempiere ai compiti stabiliti. I soldati hanno inoltre collaborato su base sussidiaria con la polizia cantonale argoviese ed è stato aperto un nuovo terreno di cooperazione delle forze operative speciali. Per consolidare tale attività è comunque necessaria una maggiore formazione, ha aggiunto il comandante.
- La notiziaCollegamento esterno pubblicata dal portale RSI News
- La presentazione di Pilum 22Collegamento esterno sul sito della Confederazione
Malgrado gli aiuti a fondo perso della Confederazione, pari a 1,1 miliardi di franchi, il settore culturale ha sofferto nel 2020, primo anno di pandemia di Covid-19. Lo indicano dati pubblicati oggi dall’Ufficio federale della statistica (UST).
Nell’anno in rassegna hanno chiuso i battenti 848 imprese attive nel settore (un -1,3% che è andato a invertire la tendenza all’aumento, in atto dal 2011), è stato perso il 3% degli impieghi (-7’122) e il valore aggiunto lordo è calato del 5,9%, per un valore di 14,7 miliardi.
Il settore culturale ha così vissuto un crollo “molto più pronunciato che nell’economia nel suo insieme”, dove la diminuzione è stata dello 0,1%. Ad essere più colpita è stata la Svizzera francese (-2,1%), seguita da quella tedesca (-1,3%), mentre la Svizzera italiana non viene nominata nel comunicato dell’UST.
Le misure di aiuto hanno finanziato soprattutto i programmi d’indennità per perdita di guadagno (IPG) e quelli per il lavoro ridotto (ILR). Secondo l’UST questi 1,1 miliardi si sono rivelati efficaci per contenere le perdite, che altrimenti sarebbero state molto più importanti.
- La notiziaCollegamento esterno sul portale tio.ch
- Il comunicato stampaCollegamento esterno dell’UST
- Dagli archivi di SWI Swissinfo.ch: “Berna corre in aiuto della cultura”
In questo periodo in cui si parla molto di risparmio energetico, anche i mercatini di Natale e i villaggi natalizi che stanno prendendo avvio in questi giorni si adattano, applicando misure volte a ridurre i consumi di elettricità.
C’è chi rinuncia alle piste di ghiaccio o ne riduce le dimensioni (come è per esempio il caso di Locarno on Ice), chi decide di scaldarsi con i pellet invece che con l’’elettricità (Locarno e Lugano), chi riduce le illuminazioni (il Bô Noël di Losanna che spegne le luci fra le 23:30 e le 11:30) e chi ha dato il via libera all’organizzazione di mercatini diurni, che non necessitano di illuminazione (Bellinzona).
Anche la celebre illuminazione della Bahnhofstrasse di Zurigo punta al risparmio e sarà in funzione solo tre ore e mezza al giorno. La città di Ginevra punta invece al LED, che consuma meno delle illuminazioni tradizionali. A Berna, invece, si pattinerà sul ghiaccio sintetico, che non ha bisogno di essere tenuto costantemente a temperature sottozero e i capannoni saranno riscaldati fino a un massimo di 18 gradi.
È la città di Lucerna che però sembra aver fatto la scelta più drastica rinunciando completamente alle luci natalizie, rimpiazzate da 500 lanterne a candela e da un solo albero di Natale. Un vero e proprio ritorno alle origini, dettato dai tempi moderni.
- La notiziaCollegamento esterno riportata dal portale Ticinonews
- I consigli di svizzeraenergia.chCollegamento esterno per risparmiare energia in periodo natalizio
In conformità con gli standard di JTI
Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative