La televisione svizzera per l’Italia
Embolo dopo il gol

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

ieri, la Catena della Solidarietà, il "braccio umanitario" della Società svizzera di radiotelevisione, ha organizzato una giornata per raccogliere donazioni destinate alla lotta contro la gravissima carestia che sta colpendo Etiopia, Kenya e Somalia. Paesi che stanno vivendo una siccità gravissima, a causa della quale 36 milioni di persone hanno bisogno di aiuti immediati.

Be', nella sola giornata di ieri sono stati raccolti ben 7'077'301 franchi! Con questa rincuorante notizia, vi lascio agli aggiornamenti odierni.

Buona lettura!

Embolo dopo il gol
Keystone / Rolex Dela Pena

Dopo un primo tempo non esattamente entusiasmante, la Nazionale svizzera si è portata a casa un bel 1-0 contro il Camerun nella partita di esordio al Mondiale 2022.

Il gol è arrivato al 48‘ minuto grazie al piede di Breel Embolo, nato proprio in Camerun e in possesso della doppia nazionalità ma che ha scelto di giocare per la Nati. Oltre che all’attaccante 25enne, il merito va però anche al lavoro d preparazione svolto da Xherdan Shaqiri.

La rete ha dato fiducia agli svizzeri, che hanno finalmente osato rischiare in attacco per cercare di sbloccare la situazione. La partita ha quindi cambiato spirito e la Nati a iniziato a dominare. Il portiere camerunense André Onana ha infatti parato un tiro potente di Ruben Vargas con una parata-riflesso (66′) ed Embolo ha sfiorato altre due volte il gol da un corner.

La vittoria allo stadio Al-Janoub di Doha varrà molto in un girone particolarmente duro, del quale questa sera giocano anche Brasile e Serbia, che si affronteranno alle 20.00.

l app per la diaspora
DFAE

La direzione consolare del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) lancia SwissInTouch, una nuova applicazione per gli svizzeri e le svizzere all’estero.

Si tratta di una piattaforma d’informazione e di comunicazione che consentirà alla popolazione residente all’estero di semplificare i contatti con la propria ambasciata di riferimento o con la Centrale del DFAE, si legge in un comunicato dello stesso Dipartimento.

Durante la pandemia di coronavirus, per esempio, un’applicazione come questa avrebbe permesso alle ambasciate di informare rapidamente molti svizzeri e svizzere all’estero sulla situazione in patria, sui consigli del DFAE rispetto agli altri Paesi, ai rientri o alle misure sanitarie da adottare.

L’applicazione, precisa una nota del Governo, non sostituirà nessuno dei servizi consolari forniti attualmente dalle rappresentanze in loco o dallo sportello online del DFAE.

Marco Sieber al centro
Keystone / Mohammed Badra

Tra i nuovi astronauti di carriera scelti dall’Agenzia spaziale europea (ESA) cè anche lo svizzero Marco Sieber.

Sieber ha conseguito la maturità nel 2007 a Burgdorf, nel canton Berna, e due anni più tardi ha svolto il servizio militare in qualità di paracadutista dell’Esercito svizzero. Nel 2015 ha terminato gli studi in medicina all’Università di Berna con una tesi di dottorato sulla chirurgia robotica. Nel 2018 ha prestato servizio come medico per la KFOR Swisscoy in Kosovo e dall’anno successivo ha svolto la professione medica in patria.

Sieber è inoltro in possesso di una licenza di pilota privato, comunica l’ESA che lo ha selezionato tra 22’500 aspiranti e si addestrerà a partire dalla primavera dell’anno prossimo per le future missioni della Stazione spaziale internazionale (ISS). Nel tempo libero il futuro astronauta pratica paracadutismo, parapendio, immersione, kitesurf e sci escursionismo.

Oltre a Sieber, l’ESA ha selezionato altri cinque astronauti, di cui uno con disabilità: Sophie Adenot (Francia), Pablo Álvarez Fernández (Spagna), Rosemary Coogan (Gran Bretagna) e Raphaël Liégeois (Belgio). Il primo parastronauta è invece John McFall (Gran Bretagna): “Spero di poter essere di ispirazione per altri”, ha detto. “Voglio dimostrare che la scienza e lo spazio sono per tutti”.

smistamento pacchi
Keystone / Salvatore Di Nolfi

In caso di penuria di elettricità, la Posta svizzera non potrebbe semplicemente ridurre le sue attività. Occorrerebbe “fermare completamente il funzionamento di taluni siti“.

A renderlo noto è stato oggi il presidente della società Christian Levrat. “Su questo punto, la politica ha talvolta delle idee distorte”, ha aggiunto il presidente del consiglio di amministrazione in un’intervista pubblicata dai giornali svizzero-tedeschi. Levrat ritiene tuttavia che un blocco sia piuttosto improbabile. La situazione energetica si è distesa in queste ultime settimane.

A suo avviso, il 2022 non dovrebbe tuttavia essere un anno record, sebbene il volume dei pacchi sarà probabilmente nettamente superiore al livello di prima della pandemia. Nella notte tra lunedì e martedì, è stata superata la soglia del milione di pacchetti smistati.

Anche se La Posta è globalmente solida dal punto di vista finanziario, gli anni 2022 e 2023 “saranno difficili per noi così come per numerosi nostri clienti”.

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SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

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