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Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

sembra proprio che il nostro presidente della Confederazione Ignazio Cassis non tema i droni iraniani. Eh sì, perché il politico ticinese oggi si trova a Kiev, oggetto negli scorsi giorni di numerosi attacchi da parte dei piccoli apparecchi volanti - i tristemente famosi Shahed-136 fabbricati da Teheran – di cui stanno facendo ampio uso le truppe russe.

Il suo dipartimento (Dfae) non ha fornito dettagli sul suo programma, né sulla durata della trasferta per motivi di sicurezza. Scopo del viaggio è quello di verificare sul terreno la situazione umanitaria nel paese, su cui Berna è impegnata a fondo.

Inoltre il capo della diplomazia elvetica vuole dare seguito alla conferenza internazionale sull’Ucraina che si è tenuta in luglio a Lugano. Noi comunque, per le altre notizie che vi proponiamo oggi, intendiamo restare rigorosamente entro i confini patri,

buona lettura!

Blöchliger
© Keystone / Urs Flueeler

Magari le questioni politiche interne non interessano troppo la comunità degli svizzeri all’estero, confrontata quotidianamente con altre realtà, ma la vicenda di Michèle Blöchliger, in lizza per la successione del consigliere federale Ueli Maurer, sta facendo molto discutere e merita di essere raccontata.

Eh sì, perché la politica nidvaldese rischia di inciampare su una frase di troppo. Nel corso della conferenza stampa in cui ha annunciato tre giorni fa la sua candidatura, la ministra cantonale aveva assicurato di non avere una seconda cittadinanza (nella fattispecie quella britannica). Affermazione che si è rivelata incauta e che è stata subito confutata dal Tages-Anzeiger che ha costretto Michèle Blöchliger a fare immediatamente marcia indietro.

Normalmente non ci sarebbe nulla di male nel possedere il doppio passaporto per un politico federale. Anche se a dire il vero l’attuale presidente della Confederazione Ignazio Cassis aveva rinunciato al passaporto italiano prima di diventare consigliere federale.

Il problema è che il suo partito, l’Unione democratica di centro (Udc-destra), da anni conduce una battaglia contro la doppia cittadinanza, un requisito che a suo giudizio non offre sufficienti garanzie di lealtà verso la Confederazione. La corsa dell’unica donna candidata finora al Consiglio federale rischia insomma di finire prima di cominciare.

treno
© Keystone / Gaetan Bally

Le temperature potranno essere un po’ meno gradevoli nei treni e i convogli circoleranno a velocità inferiore nelle lunghe gallerie nei prossimi mesi. Le Ferrovie federali hanno deciso alcune misure per contribuire al risparmio energetico in Svizzera.

Da fine ottobre la temperatura negli scompartimenti è destinata a scendere da 22 a 20 gradi, una riduzione che a dire il vero non sembra compromettere il confort per i viaggiatori.

Alcuni treni poi sfrecceranno a velocità inferiore nel lungo tunnel del San Gottardo e l’illuminazione nelle trenta principali stazioni sarà ridotta, senza inficiare però, precisano le Ffs, la sicurezza.

Con queste misure, indica una nota, sarà possibile risparmiare tra i 5’000 e gli 8’000 MW/h tra novembre e febbraio.

Platini
© Ti-press

La vicenda giudiziaria che ha coinvolto due grossi calibri del calcio internazionale è destinata ad avere un seguito in Svizzera. La Procura federale ha infatti deciso di fare ricorso contro la sentenza di assoluzione per i due ex dirigenti Sepp Blatter e Michel Platini.

Per il Ministero pubblico della Confederazione il versamento di due milioni di franchi (poco più di due milioni di euro) all’ex pallone d’oro transalpino avvenuto nel 2011 costituisce un fatto delittuoso.

A giudizio dell’accusa tale somma, prelevata dalle casse della Federazione internazionale del calcio (Fifa), non può essere considerata un semplice “gentlemen’s agreement”, come affermato dai due protagonisti e confermato in primo grado dalla giustizia elvetica.

I due amici-nemici, per i quali la procura aveva chiesto una condanna di un anno e otto mesi di prigione con la condizionale, erano stati scagionati lo scorso 8 luglio dopo sei anni di indagini e due settimane di processo per truffa.  

  • La notizia riportata dal sito della Radiotelevisione svizzera RSICollegamento esterno
  • Un approfondimento pubblicato da tvsvizzera.it sui complicati rapporti tra procura federale e governo del mondo del pallone
  • Sulla corruzione endemica nelle federazioni sportive mondiali che risiedono nella Confederazione il contributo della collega Martine Brocard
trasporto
© Keystone / Gaetan Bally

Nonostante il difficile momento, caratterizzato da una forte inflazione e rischi di recessione mondiale, volano le esportazioni svizzere.

Il commercio estero ha infatti registrato nel terzo trimestre un nuovo record: il volume delle vendite è stato di 67 miliardi di franchi, facendo così segnare un aumento dell’1,7% in termini nominali (+0,7% al netto dell’inflazione), grazie soprattutto ai mercati asiatici in cui i prodotti Made in Switzerland sono particolarmente apprezzati.

Vanno bene i settori tradizionali dell’export elvetico, in particolare quello orologiero (+4,9% a 6,4 miliardi di franchi) e quello chimico-farmaceutico (+1,3% a 33,9 miliardi), grazie soprattutto ai prodotti immunologici piuttosto ricercati in periodo di pandemia. Segnano il passo invece le vendite di macchinari e elettronica (-3,0% a 8,2 miliardi) e di metalli (-2,9% a 4 miliardi) mentre sono progredite quelle degli strumenti di precisione (+0,5% a 4,5 miliardi).

Crescita più contenuta invece delle importazioni (+0,8% a 58,92 miliardi) con un’impennata degli acquisti di veicoli prodotti all’estero (+17,2% a 5,0 miliardi), il livello più alto degli ultimi due anni. La bilancia commerciale ha quindi evidenziato un’eccedenza di 8,03 miliardi, vale a dire 400 milioni in più rispetto al trimestre precedente.

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