
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
gli allarmi lanciati in questi mesi sul rischio di black-out nel corso del prossimo inverno stanno incominciando a modificare i comportamenti nella Confederazione.
Mentre il costo delle bollette per il momento (ma ancora per poco, a quanto sembra) rimane tutto sommato sotto controllo, stanno andando a ruba i misuratori di energia, i timer, le ciabatte con prese multiple, i soffioni doccia a risparmio idrico e, non si sa mai, persino le candele. Le vendite di questi prodotti, sottolineano alcune aziende del settore, sono aumentate in settembre del 481% rispetto a un anno fa. La parte del leone comunque la fanno sempre le intramontabili e sicure candele (+569%).
Un successo cui non sembrano estranee le recenti dichiarazioni del presidente della Commissione federale dell’energia Werner Luginbühl che in un’intervista aveva appunto consigliato di fare scorta di questi mezzi di illuminazione. Il resto della cronaca lo potete trovare qui di seguito, buona lettura!

L’iniziativa per i ghiacciai è stata ritirata a condizione che non passi il referendum avanzato dall’Unione democratica di centro (destra): coloro che l’hanno promossa si sono infatti detti soddisfatti delle norme varate dal parlamento in favore del clima.
Il “controprogetto indiretto” approvato dalle Camere nel corso della sessione d’autunno, indicano gli iniziativisti e le iniziativiste, consente unaprotezione rapida ed efficace del clima e assicura anche l’innovazione e la sicurezza nell’approvvigionamento energetico.
In concreto, viene osservato, già oltre 90 imprese hanno già adottato il protocollo “zero emissioni nette” e grazie al nuovo quadro legislativo vengono garantiti sostegni finanziari pubblici alle Pmi e ai proprietari e proprietarie di immobili per sostituire i vecchi riscaldamenti, risanare gli stabili e accedere a sistemi di produzione ecologica dell’energia.
Le misure prese in favore della transizione energetica permetteranno di risparmiare 8 miliardi di franchi all’anno nell’acquisto di energie fossili all’estero.
- Sulla decisione del comitato promotore dell’iniziativa popolare il servizio di tvsvizzera.it
- Le coordinate con i comunicati stampa dell’iniziativa per i ghiacciaiCollegamento esterno sul suo sito web
- Tutti i dettagli, con cronologia e testi, della proposta sul sito della ConfederazioneCollegamento esterno

In questo strano periodo connotato dalle molte incertezze derivanti dall’uscita dalla ripresa dell’inflazione, dal conflitto in Ucraina, dalla crisi energetica e dai rischi concreti di recessione, può capitare che diventi un’impresa trovare il pane nel negozio artigianale sotto casa.
È quello che è successo a Nidau, nel Canton Berna, dove la storica e rinomata panetteria Schloss-Beck, scrive il Quotidien Jurassien, è costretta a chiudere un giorno alla settimana, il mercoledì, per assenza di personale.
Nonostante i numerosi annunci di offerta di impiego pubblicati dal titolare della panetteria-pasticceria non si presenta nessuno. Sembra proprio che gli orari disagiati e i turni festivi scoraggino i potenziali candidati e candidate.
Il dirigente dell’associazione di categoria (Sbc) Jean-François Leuenberger non ha dubbi in proposito. Sono già diverse le panetterie, anche di grandi dimensioni, che hanno dovuto chiudere a causa della cronica carenza nei loro organici e di apprendisti giovani disposti a seguire questa professione non ce ne sono in Svizzera.
- Nell’articolo di tio.chCollegamento esterno viene raccontata questa storia
- I settori della ristorazione e del turismo in Italia condividono lo stesso problema, come emerge dal reportage di tvsvizzera.it in Valchiavenna
- L’approfondimento del collega Samuel Jalabert sulla carenza di personale in Svizzera

Le agevolazioni riconosciute provvisoriamente durante la pandemia ai e alle tossicodipendenti che partecipano al programma di distribuzione regolamentata saranno mantenute. Lo ha deciso il governo federale sulla base delle valutazioni del gruppo di esperti incaricato.
L’esperienza di questi due anni, hanno confermato fonti dell’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), è stata positiva per tutte le persone coinvolte. In particolare è stata constatata una maggiore integrazione lavorativa e più libertà per gli interessati. In generale è migliorata la qualità della vita di questa categoria di pazienti e non sono stati osservati incidenti o overdose.
Tra le misure adottate c’era la possibilità, riservata ai e alle tossicodipendenti ritenuti stabili sotto il profilo sociale e sanitario, di portare a casa sette dosi giornaliere di eroina in compresse. Normalmente questi soggetti sono costretti a recarsi due volte al giorno nei 22 centri specializzati.
Sulla scorta di questi dati il governo intende rivedere l’ordinanza sugli stupefacenti. Viene inoltre proposto di estendere la distribuzione dell’eroina ai partecipanti al programma nazionale anche negli ospedali, carceri e farmacie autorizzate.
- La notizia riportata da laregione.chCollegamento esterno
- Sul programma federale di distribuzione controllata dell’eroina un articolo multimediale di tvsvizzera.it
- Un approfondimento del tema da parte della collega Gaby Ochsenbein

Viaggio in India del consigliere federale Guy Parmelin per dare un nuovo impulso ai negoziati per un accordo di libero scambio e avvicinare i due paesi.
La concorrenza internazionale è pressante e Berna non intende restare indietro nel cogliere le grandi opportunità economiche offerte dal mercato indiano, su cui si stanno gettando le imprese di numerosi paesi.
Per la Svizzera si tratta però ora di superare un ostacolo importante, dato dalla posizione non troppo rigorosa dell’India sulla proprietà intellettuale, che nuoce alle multinazionali farmaceutiche elvetiche. Per le autorità indiane è prioritario garantire l’accesso alle medicine a una popolazione di 1,4 miliardi di persone, per Berna invece vanno rispettate alla lettera le norme internazionali sui brevetti.
Il commercio bilaterale con l’India, nella quale operano oltre trecento imprese elvetiche, ha un valore complessivo di 30,8 miliardi di franchi, cifra che fa di questa nazione il secondo partner economico della Svizzera in Asia, subito dopo la Cina.
- L’articolo di tvsvizzera.it sul viaggio a New Delhi del ministro dell’economia elvetico
- La notizia d’agenzia sulla due giorni del consigliere federale, ripresa da swissinfo.ch (in inglese)
- Le spiegazioni del sito della ConfederazioneCollegamento esterno sulla visita di Guy Parmelin
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