Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
qui a Lugano, in questi giorni, il traffico è in tilt. I disagi, fortunatamente, non sono causati da un incidente bensì dalla chiusura temporanea della strada che costeggia il lago in centro città. Il divieto di accesso non è indirizzato solo ai veicoli ma anche a ciclisti, pedoni, curiosi e, soprattutto, ai media.
Il motivo? La “perla del Ceresio” è stata scelta come set per le riprese di una produzione cinematografica. Oltre a questo, del film in questione non si sa praticamente null’altro! La produzione è internazionale (si parla di una pellicola targata Amazon Prime) e non è la prima volta che Lugano e il Ticino vengono scelti per l’ambientazione di pellicole estere. In occasione delle riprese dell’ultimo film di Leonardo Pieraccioni, lo scorso anno, abbiamo fatto un punto sui più celebri film girati nelle nostre zone. Vi lascio ora alle altre notizie di oggi!
Buona lettura!
Il consigliere federale Ueli Maurer ha annunciato oggi le sue dimissioni dal Governo federale. Il responsabile del Dipartimento delle finanze (DFF) lascerà la carica alla fine dell’anno.
“Ho trascorso 40 anni in politica, di cui 14 in Consiglio federale, e mi è piaciuto molto questo lavoro”, ha sottolineato il ministro, ringraziando le persone con cui ha lavorato. Maurer – 71 anni – è da sempre militante tra le fila dell’Unione democratica di centro (UDC, destra sovranista) ed è entrato in Governo nel gennaio del 2009 quando ha preso il posto di Samuel Schmid.
Ha diretto per sette anni il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS), per poi passare al DFF. Nel 2013 e nel 2019, il democentrista zurighese ha ricoperto la carica annuale di presidente della Confederazione. In precedenza, Maurer ha trascorso 17 anni sui banchi del Consiglio nazionale e, tra il 1996 e il 2008, è stato presidente nazionale dell’Unione democratica di centro.
Una volta lasciato il Consiglio federale, Ueli Maurer riceverà una rendita pensionistica di poco superiore a 200’000 franchi, pari alla metà del suo salario attuale. Se intraprenderà un’attività lucrativa, la somma verrà ridotta.
- La storia politica e il ritratto di Ueli Maurer nell’articolo di SWI swissinfo.ch.
- Attese e previsioni al momento della sua elezione in Consiglio federale.
- Il suo ultimo anno da presidente della Confederazione.
Cosa avrà un impatto maggiore sulla maniera in cui si trasformeranno le nostre Alpi nei prossimi anni: lo sviluppo delle comunità montane oppure il turismo di massa?
La questione è emersa nel corso di un evento, la Settimana Alpina 2022, recentemente organizzato a Briga, in canton Vallese, il cui tema principale erano proprio “Le Alpi in transizione”. A confrontarsi sono stati organizzazioni, ricercatrici e ricercatori e membri delle comunità montane allo scopo di scambiare storie, progetti e preoccupazioni inerenti l’arco alpino. Be’ uno dei principali timori emersi è proprio quello legato al turismo di massa.
A detta di diverse tra le persone intervenute, infatti, la protezione del territorio e della morfologia alpini è messa in pericolo dalla massiccia frequentazione di turisti poco preparati e forse anche troppo poco rispettosi della montagna.
Un problema che promette di tenere banco anche in discussioni future in questa e altre sedi. Intanto, le organizzazioni turistiche non erano presenti al convegno. Tra tutte, Svizzera Turismo si è espressa in merito assicurando di avere un occhio attento a questo fenomeno.
- L’approfondimento di TVS tvsvizzera.it sulla Settimana Alpina 2022.
- L’intervista a Svizzera Turismo in cui si parla soprattutto della scelta dei propri testimonial.
- Il collega Luigi Jorio ci parla dello stato di salute dei ghiacciai in un articolo di SWI swissinfo.ch.
Raffreddamento in vista per l’economia svizzera entro la fine dell’anno: è questa l’indicazione che emerge oggi dal barometro del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF).
L’indicatore si è attestato in settembre a 93,8 punti, 0,3 punti in più del dato – rivisto fortemente al rialzo, da 86,5 a 93,5 – di agosto, riferisce il KOF in un comunicato odierno. Il parametro è inferiore alle aspettative degli analisti, ma non stupisce visto l’intervento a posteriori sul mese precedente. Dopo quattro mesi di flessione il dato segna un lievissimo incremento: rimane però a un livello più basso della media pluriennale di 100. Il responso quindi è chiaro: ci si deve preparare a un rallentamento congiunturale, scrivono gli economisti zurighesi.
Stando al KOF il mini-avanzamento di settembre è dovuto agli indicatori dell’industria manifatturiera e di alcuni comparti di servizi. Segnali negativi giungono per contro dai segmenti della finanza e delle assicurazioni, come pure dalla domanda estera.
In seguito alla crisi del coronavirus e al relativo confinamento il barometro si era contratto nel maggio 2020 al minimo storico di 49,6 punti, per poi risalire sino a un record di 143,7 punti nel maggio 2021.
- La notizia pubblicata da Blue NewsCollegamento esterno.
- I dati pubblicati sul sito del KOFCollegamento esterno.
- Un approfondimento sui settori in cerca di personale e uno sull’economia del lusso.
Secondo le ultime cifre dell’Ufficio federale dell’energia (UFE) la quota di riempimento dei laghi artificiali in Svizzera è all’82,2% e si situa quindi 3,5 punti percentuali sotto la media dello stesso periodo negli ultimi 20 anni.
Secondo l’Ufficio federale di statistica, l’anno scorso la Svizzera ha consumato 58’113 Gigawattora (GW) di elettricità. Se tutte le dighe sono piene, vengono prodotti 8865 GWh, ovvero circa il 15% del fabbisogno di energia. Con le dighe piene, si potrebbe quindi rifornire il Paese per circa tre settimane.
Lo stoccaggio di gas in Germania, essenziale per l’approvvigionamento in Svizzera, ammonta invece al 91,5% secondo le statistiche quotidiane della federazione Gas Infrastructure Europe. Il tasso si situa sopra la media pluriennale dello stesso periodo (86,3%). In Francia e in Italia la percentuale si situa rispettivamente al 96,8% e al 90%.
Le cifre riguardanti i laghi artificiali si riferiscono al 26 settembre, quelle relative al gas al 27 settembre.
- La notizia di agenzia ripresa da cdt.chCollegamento esterno.
- Ne parla anche il sito di SkyCollegamento esterno.
- La mappa dello stoccaggio sul sito di Gas Infrastructure EuropeCollegamento esterno.
- Il livello dei laghi artificiali dipende anche dai ghiacciai: l’approfondimento di SWI swissinfo.ch.
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