
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
In questi ultimi giorni la pioggia è finalmente tornata a cadere in molte regioni della Svizzera. Alcune zone sono state colpite da violenti nubifragi e a Basilea l'acqua è entrata anche nelle sale espositive della Fondazione Beyeler, dove è in corso una mostra dedicata a Pietr Mondrian. I quadri del pittore olandese non hanno subito danni, così come la maggior parte delle opere custodite presso il prestigioso museo, che ha però dovuto chiudere temporaneamente i battenti.
La quantità d'acqua caduta in questi ultimi giorni è tuttavia stata inferiore del previsto, spiega MeteoSvizzera, e ci vorrebbero diverse settimane 'umide' per riassorbire il deficit idrico di questa estate. Dalla settimana prossima, però, sull'Europa centrale tornerà a prevalere una situazione anticiclonica. Una danza della pioggia magari non guasterebbe.
Dopo queste informazioni meteorologiche, vi lascio alla lettura di alcune notizie del giorno.

La riforma dell’Assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS) ha buone probabilità di essere accettata in votazione popolare il 25 settembre prossimo.
Dopo diversi tentativi falliti, potrebbe essere la volta buona per questa riforma: oltre due terzi dell’elettorato approverebbe infatti i due quesiti in votazione, stando al primo sondaggio della Società svizzera di Radiotelevisione SSR, svolto dall’istituto demoscopico gfs.bern. Il 65% degli intervistati e delle intervistate dice sì all’aumento di 0,4 punti percentuali dell’IVA per finanziare l’AVS, mentre il 64% approva la modifica della legge sull’AVS, che prevede in particolare l’aumento dell’età pensionabile delle donne da 64 a 65 anni, al pari degli uomini.
Da notare che su quest’ultimo punto la differenza tra elettorato maschile e femminile è importante: se tra i primi la proporzione di favorevoli è del 74% tra le donne è solo del 52%. Affinché la riforma entri in vigore, è necessario che entrambi gli oggetti in votazione siano accettati.
Per quanto concerne gli altri due temi sottoposti al giudizio popolare, l’iniziativa che intende vietare l’allevamento intensivo è vista positivamente dal 51% delle persone intervistate. Visto l’esiguo margine di favorevoli (tradizionalmente per le iniziative la proporzione di ‘sì’ cala durante la campagna), è molto difficile che la proposta riuscirà a superare lo scoglio delle urne. Tutto è invece ancora in bilico in relazione alla la modifica della legge sull’imposta preventiva: il 49% si dice d’accordo, il 35% contro e ben il 16% non sa ancora cosa voterà il 25 settembre prossimo.
- Tutti i dettagli sul sondaggio su swissinfo.ch.
- Tutto ciò che c’è da sapere sulla riforma AVS 21.
- Le spiegazioni sull’iniziativa sull’allevamento intensivo.
- Per saperne di più sul referendum sulla legge sull’imposta preventiva.

Dopo tre edizioni annullate a causa del coronavirus, il Salone dell’automobile di Ginevra non si terrà nemmeno nel 2023. Una rassegna alternativa è prevista nel novembre dell’anno prossimo a Doha, in Qatar.
“A causa delle incertezze dell’economia globale e della geopolitica, nonché dei rischi legati all’evoluzione della pandemia, gli organizzatori hanno deciso di concentrarsi esclusivamente sulla pianificazione dell’evento a Doha [nel novembre 2023]”, ha spiegato giovedì Maurice Turrettini, presidente della Fondazione del Salone internazionale dell’auto di Ginevra, citato in un comunicato. L’edizione 2023 della manifestazione era prevista inizialmente dal 14 al 19 febbraio al Palexpo.
Questo quarto annullamento di fila potrebbe anche mettere la parola fine alla rassegna organizzata a Ginevra. Lo scorso aprile il direttore generale del Salone, Sandro Mesquita, aveva infatti dichiarato che se non si fosse riusciti ad organizzare la manifestazione nel 2023 sarebbe stato estremamente complicato sopravvivere.
Molte case automobilistiche, stando a quanto rileva il giornale Le Temps, erano piuttosto esitanti a partecipare a un salone del genere: “Le ragioni addotte sono legate a una serie di difficoltà che attraversa il settore, ai problemi di approvvigionamento, ecc. ma anche all’evoluzione delle strategie di comunicazione dei marchi e al modo in cui interagiscono con i clienti”, scrive il quotidiano romando.
- Il servizioCollegamento esterno sul tema di RSI News.
- L’articoloCollegamento esterno di Le Temps.
- In questo servizio pubblicato su tvsvizzera.it potete invece scoprire un nuovo veicolo elettrico progettato da un’azienda svizzera e prodotto a Torino.

Mathias Flückiger, vicecampione olimpico di cross country la scorsa estate a Tokyo, è risultato positivo a una sostanza anabolizzante vietata. Il ciclista bernese di 33 anni è stato sospeso provvisoriamente.
A quattro giorni dall’inizio dei Campionati del mondo di mountain bike, in programma dal 23 al 28 agosto a Les Gets, in Francia, la notizia ha lasciato a bocca aperta i vertici di Swiss Cycling. “Siamo tutti senza parole”, ha dichiarato il direttore della federazione svizzera di ciclismo Thomas Peter. “Non so nemmeno che sostanza sia e in quali farmaci si possa trovare”.
Flückiger, che aveva fatto di questi mondiali il suo principale obiettivo stagionale, è risultato positivo allo zeranolo, una sostanza anabolizzante utilizzata negli Stati Uniti per far crescere il bestiame. Il test è stato effettuato il 5 giugno durante i Campionati svizzeri di Leysin, che hanno visto trionfare proprio Flückiger.
Conformemente al regolamento il ciclista bernese, che non si è ancora espresso in merito alla vicenda e per il quale vige la presunzione di innocenza, è stato sospeso provvisoriamente e non potrà quindi partecipare alle prove mondiali previste in Francia. Gli organi competenti dovranno ora analizzare il secondo campione prelevato il 5 giugno. Se la positività sarà confermata, Flückiger rischia fino a quattro anni di sospensione.
- Il servizioCollegamento esterno di RSI News.
- L’articolo e le intervisteCollegamento esterno sul sito della Radiotelevisione svizzero tedesca SRF.

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