
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
non manca certamente la fantasia a certi truffatori. Dopo i falsi nipoti (chi ci crede più!), ora vanno forti i falsi poliziotti, soprattutto nei cantoni romandi e in Ticino. Solo nella parte francofona, i criminali si sono intascati quasi 800'000 franchi dall'inizio dell'anno.
Nonostante i continui avvertimenti della polizia, il numero di queste truffe è in aumento. Le persone anziane (i bersagli preferiti) sono dunque invitati a non versare denaro a sconosciuti che si fanno vivi con una telefonata facendosi passare per poliziotti.
Questi falsi agenti sono attivi anche dove vivete voi? Vi lascio con questo interrogativo e con le notizie di oggi che parlano soprattutto di economia e lavoro.

La Svizzera potrebbe trovarsi senza gas nel prossimo inverno. L’allarme è di Swissgas, l’azienda che acquista e trasporta il gas attraverso il paese.
La situazione è grave, ma il paese non si rende conto di quello che sta succedendo. Così André Dosé, presidente di Swissgas in una intervista sulla Neue Zürcher Zeitung. Ora il governo deve trattare con la Germania in materia di gas. “Ma avremmo dovuto agire prima. Negoziare un accordo in una situazione di crisi è sempre molto difficile. E la posizione della Svizzera non è delle migliori”.
L’ex manager di Crossair e Swissair ritiene che “dopo la manutenzione di luglio, non arriverà più gas dalla Russia all’Europa attraverso il Nord Stream 1”. Dosé aggiunge che nei prossimi giorni potrebbe essere dichiarata una carenza di gas in Germania, un Paese che sta accendendo centrali a carbone per produrre elettricità. “In queste condizioni, basta davvero poco perché l’energia scarseggi in inverno“, insiste Dosé.
André Dosé punta il dito contro le ultime decisioni politiche. “La strategia energetica 2050 è stata costruita sulla sabbia. Si è ipotizzato che non ci sia crescita demografica e che la popolazione riduca il consumo di elettricità. Allo stesso modo, la mobilità elettrica non era inclusa negli scenari al momento della votazione. Una chimera”.
- L’intervista completa sulla Neue Zürcher ZeitungCollegamento esterno (in tedesco).
- tio.chCollegamento esterno ha ripreso in parte l’intervista a André Dosé.
- Il sito di SwissgasCollegamento esterno.
- La difficile sfida di chi gestisce la rete elettrica in un articolo del collega Luigi Jorio su tvsvizzera.it.

Disoccupazione ai minimi storici in Svizzera grazie a fattori stagionali legati all’edilizia e al turismo.
La Segreteria di Stato dell’economia (Seco) ha pubblicato oggi i dati sulla disoccupazione del mese di giugno. Era da oltre 20 anni che in Svizzera il tasso non scendeva al 2%. Si tratta del valore più basso registrato dal novembre del 2001. Rispetto a maggio c’è stata una flessione di 0,1 punti percentuali, mentre su base annua la contrazione si attesta a 0,9 punti.
In cifre, il numero delle persone senza impiego iscritte agli uffici regionali di collocamento si è attestato a 92’511, in flessione di 5493 rispetto a maggio e di 39’310 nel confronto con lo stesso mese del 2021. A titolo di confronto, nel momento più critico durante la pandemia (gennaio 2021) era stata sfiorata quota 170’000, con un tasso al 3,7%.
Il direttore della divisione del lavoro presso la Segreteria di stato dell’economia Boris Zürcher ritiene che il mercato del lavoro elvetico si sviluppa in modo molto positivo e ravvisa un’evoluzione favorevole in tutti i settori, in ogni regione e in ciascuna classe di età. Zürcher si aspetta che il tasso di disoccupazione – sempre a causa di influssi stagionali – cresca lievemente entro la fine dell’anno.
- I dati sulla disoccupazione sono stati ripresi da tutti i media. Ecco l’articolo della RegioneCollegamento esterno che dà voce anche a Boris ZürcherCollegamento esterno.
- Tutte le statistiche sulla disoccupazione sul sito della SECOCollegamento esterno.
- Chi ha il diritto alle indennità di disoccupazione in Svizzera? Le risposte su swissinfo.ch.

I lavoratori stranieri attivi in Svizzera attenuano la mancanza di manodopera qualificata.
Come noto, dopo la frenata dovuta alla pandemia, molti settori faticano a trovare manodopera qualificata. Questa penuria è però attenuata grazie ai lavoratori stranieri. Lo dice il 18esimo rapporto sulla libera circolazione delle persone della Segreteria di stato dell’economia (Seco). L’utilizzo di personale proveniente dall’estero ha permesso anche di sostenere lo sviluppo economico.
L’esempio più lampante è il settore informatico. Spinto dalla sempre più diffusa digitalizzazione si cerca sempre nuovi collaboratori. Così la forza lavoro interna per questo campo è praticamente tutta utilizzata. Senza la forza lavoro straniera sarebbe stato impossibile sostenere la crescita del settore: dal 2010 il numero di persone attive nel ramo è cresciuto del 60%.
La difficoltà nel reclutare personale è indizio che l’economia svizzera è sulla buona strada, racconta la direttrice della Seco Marie-Gabrielle Ineichen-Fleisch, che ritiene che le difficoltà di reclutamento siano di natura strutturale: “La Svizzera invecchia”. I settori ad essere confrontati con la sfida della sostituzione delle persone più anziane sono molti. È quindi fondamentale sfruttare al meglio il potenziale della manodopera indigena.
- Notizia prontamente ripresa da blue NewsCollegamento esterno e dal portale della RSICollegamento esterno.
- Il 18esimo rapportoCollegamento esterno sulla libera circolazione delle persone.
- Che cos’è la libera circolazione delle persone? Qui la rispostaCollegamento esterno.

Nove club di calcio elvetici hanno ricevuto un doppio indennizzo dalla Confederazione per fronteggiare la pandemia.
Qualcuno è andato nel pallone… però va chiarito: nessuna frode. Non risulta infatti che le società abbiano fornito informazioni errate nelle loro domande. Semplicemente, le nove società di serie A (Super League) e serie B (Challenge League) hanno ricevuto soldi da due programmi di aiuto statale per le stesse perdite subite dalle loro squadre amatoriali, giovanili e femminili.
Come ha dichiarato un portavoce dell’Ufficio federale dello sport, si tratta di circa sei milioni per il 2020 e di quattro milioni per il 2021. Questi dieci milioni corrispondono circa a un quarto di tutti i sostegni finanziari pubblici accordati ai club professionistici di calcio. L’errore è stato scoperto grazie alle verifiche approfondite fatte nel calcio professionistico riguardo agli aiuti finanziari erogati.
Al di là del doppio versamento, la Confederazione continuerà a sostenere le società sportive. A tale scopo Consiglio federale e Parlamento hanno approvato in dicembre uno stanziamento di 50 milioni di franchi. Anche dopo la revoca di tutte le misure sanitarie, per lo sport, infatti, le sfide legate alla pandemia non sono finite. Molte società, ad esempio, devono far fronte ad un’emorragia di associati.
- La notizia, della Radio pubblica di lingua tedescaCollegamento esterno, ha fatto velocemente il giro della Svizzera. Qui il contributo di tio.chCollegamento esterno.
- Il comunicato dell’Ufficio federale dello sportCollegamento esterno.
- Chi può ottenere questi aiuti? Come li ottiene? Come procedere. Ecco tutte le regole stabilite dalla ConfederazioneCollegamento esterno.

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