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Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,,

ritenete che oggi, venerdì 13, sia meglio lasciare l'auto in garage? Anche a non essere superstiziosi sembra effettivamente necessaria una certa cautela prima di intraprendere un viaggio in questa fatidica data. O almeno così parrebbe da quanto riferito dal Touring Club Svizzero che ha analizzato i dati degli incidenti della circolazione avvenuti negli ultimi tre anni.

In base ai dati statistici risulta che il venerdì è il giorno della settimana in cui si verificano più sinistri (8'579 in media all'anno). Ma c'è di più: quando il venerdì coincide con il giorno 13 si hanno più incidenti. Nei cinque venerdì 13 del 2019, 2020 e 2021 si sono registrati mediamente 184,20 incidenti, ossia il 12.63% in più rispetto al dato uniforme di tutti i venerdì.

Naturalmente c'è una spiegazione razionale a tutto questo. Le avverse condizioni sulle strade dovute all'intenso traffico e alle forti nevicate che si sono prodotte in due occasioni, rispettivamente il 13 settembre e il 13 dicembre del 2019, hanno inciso in modo determinante sulla media pluriennale.   

Per questo motivo il TCS consiglia di guidare con prudenza tutti i giorni della settimana. Noi, a scanso di equivoci, vi invitiamo comunque a non tralasciare qualsivoglia accortezza, non si sa mai…

Le altre notizie odierne dalla Confederazione le potete leggere qui di seguito.

energia
Keystone / Patrick Pleul

La Svizzera ha esaurito le proprie risorse naturali annue e da oggi fino al 31 dicembre è costretta a vivere a credito, in termini ambientali.

Il quantitativo di energia, terre agricole, boschi e pascoli che viene prodotto in un anno è stato – ad oggi, venerdì 31 maggio – interamente consumato, secondo quanto ha reso noto il WWF che in occasione dello “Swiss Overshoot Day” ha anche voluto sottolineare che se tutta la popolazione mondiale vivesse con gli standard elvetici ci vorrebbero ben tre pianeti.    

Ma c’è chi fa peggio, ricorda l’organizzazione ambientalista: Qatar, Canada, Emirati Arabi Uniti e Australia le loro risorse le hanno già finite tra febbraio e marzo scorsi.

Per evitare che il fenomeno diventi irreversibile, indica il WWF, anche i singoli cittadini possono adottare semplici comportamenti quotidiani. Tra di essi vengono annoverati l’uso meno frequente dell’aereo, la riduzione del consumo di carne e la sostituzione degli impianti di riscaldamento alimentati da fonti fossili.   

solare
© Keystone / Christian Beutler

La transizione energetica verso fonti pulite e rinnovabili non costituisce solo un obiettivo ambientale ma, come ha evidenziato il conflitto in Ucraina, una risposta obbligata alla dipendenza dall’estero. Il problema però, sottolineano gli esperti (in un contributo pubblicato oggi sul Corriere del Ticino), è che finora le risposte dei vari governi appaiono modeste.

Nel mondo di domani, ha affermato provocatoriamente Christophe Ballif, direttore del Laboratorio fotovoltaico dell’EPFL e del centro fotovoltaico del CSEM di Neuchâtel, “o si punta con forza sul solare o dobbiamo installare 11’000 centrali nucleari”.  

I vantaggi dell’energia solare, per l’esperto romando, sono evidenti: è facile da realizzare, può essere a buon mercato, ha un impatto sull’ambiente limitato, l’accettazione è buona e gli investimenti possono essere fatti rapidamente e gradualmente.

Naturalmente nessuno degli esperti del settore parla del fotovoltaico come dell’unica fonte da cui dipendere. Nel caso della Svizzera, osserva sempre Christophe Ballif, è saggio far lavorare le fonti rinnovabili di concerto con l’energia idroelettrica, che offre una grande flessibilità. Poi dal 2030 dovrebbe entrare in scena l’idrogeno, su cui si sta investendo molto a livello internazionale.

vaccino
Keystone / Salvatore Di Nolfi

Da oggi c’è a disposizione un secondo vaccino in Svizzera per l’immunizzazione dei bambini dai 6 anni contro il Covid-19. Swissmedics ha infatti omologato il preparato di Moderna denominato Spikevax, che si aggiunge a quello di Pfizer/Biontech.

La sperimentazione nella fascia di età pediatrica (dai 6 agli 11 anni), viene sottolineato in un comunicato dell’istituto svizzero per gli agenti terapeutici, ha dimostrato che la risposta immunitaria contro il virus Sars-Cov2 indotta dal vaccino è paragonabile a quella osservata nei giovani adulti.

Anche gli effetti collaterali più comuni – normalmente di intensità lieve o moderata e che sono durati pochi giorni – sono stati analoghi, con alcune particolarità: nei bambini la febbre è stata più diffusa mentre i dolori muscolari e articolari sono stati più rari rispetto agli adolescenti.

Il vaccino – che non è obbligatorio per i più piccoli a cui viene somministrato in due dosi di 50 microgrammi (la metà rispetto agli adulti) a distanza di quattro settimane – è fortemente raccomandato ai bambini con malattie preesistenti, nei quali c’è il rischio di un decorso grave del Covid-19.

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© Keystone / Martial Trezzini

Partecipazione elvetica a Frontex, donazione di organi e sostegno al cinema svizzero sono i tre temi su cui sono chiamati a esprimersi gli elettori in questo fine settimana.

Alla luce anche del conflitto armato in corso in Ucraina, assume un significato particolare il maggiore impegno, non solo finanziario, deciso da Berna nell’agenzia europea di sorveglianza delle frontiere comuni. Il contributo della Confederazione passerà da 24 a 61 milioni di franchi. Contro il potenziamento di Frontex uno schieramento di sinistra, secondo cui le pratiche condotte dai funzionari delle dogane sono contrarie ai principi del diritto umanitario, ha lanciato il referendum.

Fanno molto discutere anche le nuove norme votate recentemente dalle Camere federali che hanno lo scopo di agevolare i trapianti di organi, oggi consentiti solo in presenza di consenso espresso del donatore e il cui numero è insufficiente in rapporto alle esigenze sanitarie.   

La Lex Netflix intende invece obbligare le piattaforme di streaming a finanziare la creazione di film e serie svizzere investendovi il 4% della cifra di affari realizzata nel Paese. Nel primo pomeriggio di domenica sapremo quale è l’orientamento degli svizzeri e delle svizzere su questi argomenti.

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