Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
in queste settimane a beneficiare del conflitto in Ucraina c'è una società ginevrina. La Proton, azienda che offre il servizio VPN - con cui gli utenti digitali possono navigare in forma anonima su internet - ha visto lievitare del 1'000 % le registrazioni in Russia.
Evidentemente sembra esserci una quota di utenti russi che intende informarsi sui tragici eventi in Ucraina su siti stranieri. Da parte sua la Proton ha fatto sapere che intende garantire il più a lungo possibile questo tipo di offerta. Cremlino permettendo…
Per il resto delle notizie dalla Confederazione vi invitiamo a proseguire nella lettura della nostra selezione quotidiana.
Venerdì il presidente della Confederazione Ignazio Cassis, che sarà a Roma per il giuramento di trentasei guardie svizzere, incontrerà Papa Francesco. Lo ha reso noto oggi il Dipartimento degli affari esteri, aggiungendo che sarà contestualmente presentata la nuova ambasciata elvetica presso la Santa Sede.
Finora infatti a rappresentare gli interessi svizzeri oltre Tevere ci pensava l’ambasciata a Lubiana e la nuova sede vuole essere un segno tangibile della volontà di Berna di intensificare i rapporti, che non sono stati sempre facili, con il Vaticano.
Nonostante le relazioni diplomatiche siano riprese un secolo fa (precisamente nel 1920) – dopo la crisi indotta dal cosiddetto KulturkampfCollegamento esterno che aveva portato alla rottura nel 1873 tra Svizzera (paese multiconfessionale) e Varicano – a Roma non esiste infatti una sede diplomatica svizzera.
Per ovviare a tutto ciò e inaugurare una nuova stagione nei rapporti con la Santa Sede, il governo svizzero aveva deciso lo scorso mese di ottobre di aprire per la prima volta un’ambasciata in Vaticano.
- La ricostruzione storica dei difficili rapporti tra Berna e Santa Sede del collega Tognina.
- Sulla decisione del governo federale il servizio di tvsvizzera.it.
- La notaCollegamento esterno del Dfae sul viaggio del presidente svizzero nella Città Eterna.
La fiducia dei consumatori crolla ai livelli che si erano riscontrati allo scoppio della pandemia, secondo quanto ha reso noto oggi la Segreteria di Stato dell’economia (Seco). A preoccupare è soprattutto l’aumento dei prezzi, ma filtra un certo ottimismo sulle prospettive del lavoro.
In aprile l’indicatore generale della fiducia dei consumatori, calcolato sulla base di un sondaggio trimestrale condotto dalla Seco, è precipitato a -27,4 punti, a fronte del -3,8 rilevato in gennaio. Dato questo che peraltro evidenziava già un calo significativo rispetto al +3,4 di ottobre e al +7,6 di luglio 2021 (valore più elevato da oltre un decennio).
In netto rialzo, sulla scia delle tensioni inflazionistiche, sono gli indici dei prezzi che influenzano la predisposizione della popolazione agli acquisti. L’indicatore relativo alla propria situazione finanziaria nel prossimo anno è infatti sceso alle cifre osservate nel pieno della pandemia e questo scoraggia i consumatori dal procedere ad acquisti importanti, come evidenzia il relativo sottoindice.
Uno spiraglio sembra giungere invece dal mondo del lavoro. Sebbene globalmente le prospettive appaiano negative, il giudizio sull’impiego continua ad essere molto positivo.
- L’articolo di tvsvizzera.it sul calo della fiducia dei consumatori in aprile.
- La notaCollegamento esterno della Seco pubblicata sul sito della Confederazione.
- Un andamento analogo lo si osserva in Italia, come riporta ilSole24oreCollegamento esterno.
Un asse tecnologico Zurigo-Milano? È l’dea che frulla nella testa del presidente della Confederazione Ignazio Cassis che venerdì scorso ha effettuato “il viaggio dell’innovazione” che lo ha portato dal parco tecnologico di Dübendorf alla House of Switzerland a Milano.
L’idea è quella di mettere in rete le due aree di innovazione della Greater Zurich Area – che con l’uscita dalla pandemia mostra evidenti segnali di dinamismo – e della Lombardia per raccogliere la sfida data dalla concorrenza internazionale e collocare le due regioni ai vertici mondiali dello sviluppo tecnologico.
In questo disegno assume un ruolo strategico il Tecnopolo Ticino di Manno (Lugano), geograficamente e culturalmente immerso nell’area metropolitana milanese, che nelle intenzioni di Berna può fungere da finestra svizzera sull’Italia e sul Mediterraneo.
Fino al 12 giugno imprenditori e studiosi dei due paesi si confronteranno e potranno stabilire alleanze strategiche in questi ambiti innovativi nella sede provvisoria della House of Switzerland di Corso Garibaldi a Milano.
- A Milano, nella sede della House of Switzerland, rappresentanti svizzeri e italiani si confrontano anche su temi culturali, come descrive bene il servizio del collega Riccardo Franciolli.
- Ne parla anche tio.chCollegamento esterno.
- La Casa SvizzeraCollegamento esterno illustrata nel suo sito ufficiale.
Una distesa di pannelli solari pari a 700 campi di calcio sulle Alpi. È l’ambizioso progetto energetico che viene portato avanti nell’Alto Vallese e che gode del consenso del gruppo Alpiq e della popolazione locale.
Per il momento l’idea di costruire su una superficie di 5 chilometri quadrati, sopra il comune di Grengiols – non lontano dal confine con il Piemonte – il più grande impianto fotovoltaico della Svizzera, è ancora sulla carta ma sono in corso studi di fattibilità e d’impatto ambientale.
Queste installazioni solari producono infatti a duemila metri un’energia che è quattro volte quella ricavata dallo stesso tipo di impianto in pianura e le ricadute economiche sono assicurate, soprattutto in prospettiva, vista anche l’attuale crisi energetica.
Ma non tutti sono d’accordo. Su questa proposta Pro Natura ha rilevato che la zona interessata dal progetto è incontaminata e protetta. A tale scopo, sottolinea sempre l’organizzazione, vi sono altre regioni alpine meno pregiate.
- La contesa sul progetto riportata da rsi.chCollegamento esterno.
- L’articolo dell’autorevole NzzCollegamento esterno con l’intervista a Peter Bodenmann che caldeggia la proposta (in tedesco).
- Ne parla anche BlaublattCollegamento esterno (in tedesco).
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