
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
oggi apriamo con una notizia curiosa. La maglia che Maradona indossò nella partita del 22 giugno 1986 contro l'Inghilterra, nella quale segnò il gol con la 'mano de Dios' e fece poi il gol ritenuto fra i più belli della storia del calcio, sarà messa all’asta su internet da Sothebys: base d’asta 4 milioni di sterline.
Ma c’è un piccolo giallo. La figlia Dalma racconta che la maglia messa all'asta è quella indossata nel primo tempo da suo padre, quando il fuoriclasse argentino non aveva ancora realizzato i due gol. Sothebys, però, comunica che sono state fatte tutte le verifiche del caso e che la maglia è quella autentica. Detto questo, vi auguro una buona lettura.

La Svizzera invita i giovani stranieri di terza generazione a naturalizzarsi: “il Paese ha bisogno di voi”.
Con il motto “la Svizzera ha bisogno di tutti”, la Commissione federale della migrazione invita gli stranieri di età compresa tra i 25 e i 40 anni nati in Svizzera – i cui nonni hanno vissuto nella Confederazione – a chiedere la cittadinanza elvetica mediante procedura agevolata. Ma occorre sbrigarsi.
La possibilità di una procedura agevolate è vincolata a un limite d’età: gli interessati devono presentare la domanda di naturalizzazione prima di aver compiuto 25 anni. Fino al 15 febbraio 2023 sono tuttavia in vigore delle disposizioni transitorie che permettono anche alle persone di più di 25 anni di usufruire della procedura agevolata.
Cifre alla mano, circa 350’000 stranieri residenti in Svizzera sono nati in Svizzera e, di loro, approssimativamente 35’000 appartengono alla terza generazione. Totalmente integrati nel tessuto sociale elvetico, questi giovani però non possono partecipare alla vita politica. Un peccato perché, come scrive la Commissione, la Svizzera ha bisogno anche di questi cittadini per modellare presente e futuro della Confederazione.
- Il comunicato della Commissione federaleCollegamento esterno lo potete trovare anche sulla RegioneCollegamento esterno e su tio.chCollegamento esterno.
- Chi sono i giovani della terza generazione? Scopritelo in un video della collega Katy Romy su swissinfo.ch.
- Come diventare svizzeri? Ecco dove trovare le informazioniCollegamento esterno.
- Tutte le risposteCollegamento esterno su eventuali domanda sulla naturalizzazione agevolata.

Nonostante la pandemia, tutti i cantoni hanno chiuso l’anno contabile 2021 molto meglio del previsto.
Si temeva una catastrofe finanziaria. Così invece non è stato. Anzi. Nonostante la pandemia di coronavirus, la situazione economica si è sviluppata in modo soddisfacente, con risultati talvolta clamorosi – in senso positivo – rispetto alle attese. Ad aiutare le casse cantonali sono state, tra l’altro, le distribuzioni aggiuntive da parte della Banca nazionale svizzera.
Guardando caso per caso, si va dai risultati positivi di Basilea Campagna a un’eccedenza di ricavi notevolmente elevata nei Grigioni. A Turgovia e Zugo si parla addirittura di risultati da record, i migliori nella loro storia. Zurigo poi aveva previsto una perdita di 926 milioni di franchi ma, a conti fatti, ha registrato un più 758 milioni, per una divergenza fra ipotesi e realtà di oltre 1,6 miliardi.
Il motivo principale di questi risultati – racconta il responsabile delle finanze di Zurigo Ernst Stocker, che presiede anche la Conferenza dei direttori cantonali delle finanze – è la situazione economica nettamente migliore. Cittadini e imprese hanno pagato più tasse e, inoltre, nel settore sociale le spese sono state inferiori a quanto temuto nei preventivi influenzati dalla pandemia.
- La notizia è stata ripresa da blue NewsCollegamento esterno.
- Gli importanti utili della Banca nazionale hanno permesso di distribuire 6 miliardi di franchi. Notizia su tvsvizzera.it.
- Le eccedenza di alcuni cantoni: GrigioniCollegamento esterno, ZurigoCollegamento esterno, TurgoviaCollegamento esterno, e altri cantoniCollegamento esterno.

Dovesse mancare il gas russo, la Svizzera dovrebbe ridurre i consumi ma non ne soffrirebbe troppo.
Che sia la Russia a interrompere le sue forniture di gas all’Occidente o che sia L’Ue a decidere di interrompere le importazioni come misura sanzionatoria, si deve essere preparati a una di queste due eventualità. In tal caso anche la Svizzera dovrà ridurre i suoi consumi. Tuttavia, avrebbe un vantaggio sugli altri paesi grazie ai suoi collegamenti in tutte le direzioni.
È il parere di Thomas Hegglin dell’Associazione svizzera dell’industria del gas. In generale una mancanza del gas russo, a breve termine, non potrebbe essere completamente compensata in Europa. In questo scenario, tuttavia, la Svizzera avrebbe ancora un vantaggio importante, poiché potrebbe continuare a ricevere gas dal sud – dal Nord Africa attraverso l’Italia – e dall’Azerbaigian.
Comunque, informa Thomas Heggelin, la sicurezza dell’approvvigionamento di gas in Svizzera è ampiamente assicurata. Il consumo di gas della Svizzera è piuttosto basso rispetto agli altri paesi europei. La materia prima rappresenta infatti solo il 15% della domanda di energia della Confederazione.
- La notizia completa sulla RegioneCollegamento esterno.
- Prima del conflitto in Ucraina, la carenza di energia in Svizzera era già un tema d’attualità, come riporta tvsvizzera.it.
- La politica svizzera sull’approvvigionamento di gas, dell’Ufficio federale dell’energiaCollegamento esterno.

Gli svizzeri divisi sulla legge ‘Netflix’, meno sulla legge sui trapianti e su un maggior contributo a Frontex.
Questo in breve il risultato di un sondaggio di 20 Minuten/Tamedia, pubblicato oggi, sulle prossime votazioni federali del 15 maggio. Il tema più aperto dei tre in votazione sembra essere la nuova legge sul cinema, nota come ‘Lex Netflix’. Se il voto fosse avvenuto a inizio aprile, il 51% dei votanti si sarebbe espresso a favore, contro un tasso del 44% di contrari.
Per quel che concerne la legge sui trapianti – la modifica legislativa introduce il cosiddetto modello del consenso presunto – il 61% dovrebbe votare a favore, mentre il 37% è contrario. Qui il Röstigraben si farà sentire: se in Romandia i favorevoli sono il 76%, nella Svizzera tedesca i sostenitori si fermano al 55%.
Il terzo e ultimo oggetto in votazione è l’adozione del regolamento Ue sull’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex). Il 59% sostiene l’incremento del contributo annuale svizzero che andrà da 14 a 61 milioni di franchi. Per il sondaggio sono state intervistate10’915 persone provenienti da tutto il Paese. Il margine di errore è di 1,5%.
- La notizia sul sondaggio la potete leggere sul portale tio.chCollegamento esterno.
- Sul sito dell’amministrazione federale le spiegazioni complete sui tre oggetti in votazioneCollegamento esterno.
- L’approfondimento sulla Lex Netflix su swissinfo.ch.

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