La televisione svizzera per l’Italia
Missione Frontex

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

lo sapevate che il nuovo colore della Posta svizzera sarà il verde, che il distributore Max Havelar commercializzerà una banana dritta e che le rive dell'Aare saranno chiuse alla balneazione il 17 giugno, per venire incontro alla richiesta dei Rolling Stones di nuotare in tutta tranquillità nel fiume che attraversa la capitale, dove si esibiranno in concerto quella sera?

Beh, forse non sarà tutto vero ma di sicuro i media elvetici si sono di nuovo sbizzarriti come vuole la tradizione ogni primo d'aprile.

Ma vi promettiamo che le altre notizie che vi proponiamo oggi dalla Confederazione sono autentiche dalla prima all'ultima riga,

buona lettura.

frontex
Keystone / Francisco Seco

Si profilano tre sì alle urne il prossimo 15 maggio. In particolare, secondo quanto emerge dal primo sondaggio della Radiotelevisione svizzera pubblica (SSR),  Berna continuerà a finanziare l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera (Frontex).

Il 63% degli svizzeri risulta infatti favorevole al rafforzamento della partecipazione della Confederazione all’organismo responsabile del controllo delle frontiere esterne dell’Europa e della gestione dei flussi migratori. I consensi per l’aumento del contributo elvetico a Frontex, destinato a passare da 24 a 61 milioni nel 2027, sono trasversali e vanno dalla destra alla sinistra dell’elettorato.

Un’identica percentuale di cittadini svizzeri (63%) sostiene la modifica della legge sui trapianti di organi che introduce anche nella Confederazione il principio del consenso presunto del donatore, in assenza di esplicita dichiarazione contraria.

Il 59% del campione demoscopico è inoltre d’accordo con la riforma della legge sul cinema (Lex Netflix) che obbliga i colossi dello streaming a finanziare le produzioni elvetiche (serie e film) con il 4% del loro fatturato conseguito in Svizzera.

  • I dettagli del sondaggio nell’articolo di swissinfo.ch.
  • Qui una panoramica sul voto riguardante Frontex realizzata da swissinfo.
  • Sui tre oggetti in votazione il 15 maggio le spiegazioni che appaiono sul sito della ConfederazioneCollegamento esterno.
prezzi
© Keystone / Urs Flueeler

L’inflazione, che insieme al conflitto in Ucraina, è in cima alle preoccupazioni di governi ed economisti di mezzo mondo, non risparmia la Svizzera.

A marzo i prezzi sono infatti aumentati del 2,4% su base annua, raggiungendo valori che non si vedevano da 13 anni. A trainare la corsa dei prezzi è stato il costo di carburanti, olio da riscaldamento e trasporti aerei.

In generale questa dinamica è dovuta soprattutto ai beni importati, cresciuti del 5,5% in dodici mesi, mentre quelli indigeni hanno segnato un +1,4%.

All’estero l’evoluzione è stata però più accentuata: negli Stati Uniti a marzo l’incremento dell’inflazione era al 6,4% mentre nell’Eurozona era al 5,9% (dati di febbraio).

scienza
Keystone / Heribert Proepper

Le università e gli istituti di ricerca elvetici in ambito scientifico e tecnologico sono ai vertici nel mondo, tant’è vero che la Confederazione è costantemente portata ad esempio nell’innovazione. Ma le donne continuano ad essere sottorappresentate in questi settori.

Sebbene la situazione sia leggermente migliorata negli ultimi decenni sono ancora poche le rappresentanti femminili a livello accademico, soprattutto in certe discipline come scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.

Per ovviare a questo divario varie istituzioni sono impegnate ad aumentare la rappresentanza delle donne in questi settori attraverso borse di studio – come quella del Fondo nazionale svizzero per la scienza che eroga fino a 1,5 milioni di franchi a ricercatrici promettenti – che mirano a promuovere condizioni di lavoro eque, tutoraggi e reti di lavoro comuni.   

Nell’articolo pubblicato da swissinfo.ch vengono raccontate alcune storie di scienziate, che hanno raggiunto posizioni di prestigio in Svizzera nella robotica, nella climatologia, nella virologia, nella cosmologia e nella matematica, che evidenziano come il cambiamento sia già in corso. 

biogas
© Keystone / Gaetan Bally

La Confederazione cerca di voltare pagina in ambito energetico rafforzando il sostegno alle fonti rinnovabili.

L’ordinanza del governo federale appena messa in consultazione prevede tutta una serie di incentivi e agevolazioni che, tra le altre cose, prevedono contributi di investimento per gli impianti eolici e geotermici, remunerazioni uniche e bonus invernali al fotovoltaico e un contributo d’esercizio per le biomasse.

È stata inoltre depositata alcuni giorni fa una mozione in parlamento, sostenuta trasversalmente da tutti i partiti, che propone sostegni concreti ai produttori di biogas che immettono energia in rete.

Secondo gli esperti il biometano è molto più efficiente, avendo una resa doppia rispetto all’elettricità prodotta con il gas tradizionale. E secondo i loro calcoli potrebbe, con le dovute sovvenzioni, sostituire quasi la metà del metano importato dalla Russia, che in Svizzera copre il 50% del totale.

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