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Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

in questo periodo, si sa, non è praticamente più possibile viaggiare e girare il mondo. Ma c'è chi trova soluzioni alternative. È il caso della celebre cantante Tina Turner che, impossibilitata a spostarsi come prima, ha pensato bene di comprare una tenuta in riva la lago di Zurigo.

L'artista statunitense naturalizzata svizzera vive in affitto a Küsnacht da 30 anni ma per rilassarsi ora dispone anche di un parco di 24'000 metri quadrati, una decina di edifici, uno stagno, un ruscello, una piscina e un molo che dà direttamente sul lago che li sono costati la discreta somma di 70 milioni di franchi.

Naturalmente a noi comuni mortali non resta altro che aspettare la revoca delle restrizioni ai viaggi…

Per il resto della cronaca elvetica vi invitiamo a leggere le notizie che vi proponiamo oggi.   

cicr
Keystone / Martial Trezzini

La Croce Rossa ha subito un esteso attacco informatico con il quale gli hacker si sono impadroniti dei dati di oltre 515’000 persone vulnerabili. L’appello dei dirigenti a non divulgare le informazioni piratate.

Il direttore generale del Comitato Internazionale della Croce Rossa a Ginevra  Robert Mardini ha sottolineato che il cyberattacco mette ancora più a rischio persone indifese e bisognose di aiuti umanitari poiché in fuga da conflitti o in prigione.

“Le vostre azioni potrebbero potenzialmente causare ulteriore male e dolore a coloro che hanno già sopportato sofferenze indicibili”, ha detto Robert Mardini. “Non condividete, vendete, divulgate o utilizzate questi dati in alcun modo”, è l’accorato appello.

Ogni giorno il Movimento della Croce Rossa, fanno sapere da Ginevra, aiuta a riunire una media di 12 persone scomparse con le loro famiglie e attacchi informatici come questo “mettono a rischio questo lavoro vitale”.

appalti truccati
© Keystone / Ti-press / Gabriele Putzu

Si profila una nuova appaltopoli nel settore della manutenzione stradale. Questa volta a finire sotto inchiesta sono alcune imprese di quattro cantoni francofoni.

La Commissione della concorrenza (ComCo) ha reso noto che sono in corso accertamenti su presunte intese illecite tra ditte per spartirsi le commesse per la pavimentazione delle strade. A questo proposito, indica una nota, sono già state effettuate perquisizioni nelle sedi delle società coinvolte.

Vi sarebbero infatti indizi secondo cui quattro imprese di Friburgo, Giura, Neuchâtel e Vaud avrebbero concluso degli accordi per coordinare le offerte e i prezzi per le commesse pubbliche – in particolare riguardanti i lavori di rivestimento del manto stradale e trattamento dello strato superficiale – che si sarebbero protratte per diversi anni.

Non è la prima volta che il settore della manutenzione stradale è oggetto di indagini su accordi cartellari stipulati tra ditte concorrenti. Negli scorsi anni erano emerse situazioni analoghe nei Grigioni e, precedentemente, anche in Ticino.

treno
Keystone / Yannick Bailly

In passato c’è chi ha fatto della puntualità dei treni, anche in Italia, un vanto e persino un programma di governo. Su questo aspetto sembra comunque che le Ferrovie elvetiche (Ffs) siano messe piuttosto bene.

Proprio oggi la compagnia di trasporto federale ha fatto sapere che nel 2021 il 92% dei convogli del traffico viaggiatori è giunto in stazione con un ritardo inferiore ai tre sull’orario. Ancora più rilevante è il dato delle coincidenze, in base al quale il 98,9% degli utenti ha potuto effettuare il previsto cambio treno.

In proposito le FFS riconoscono che l’ottimo risultato è da ricondurre anche al ridotto numero di passeggeri a causa della pandemia, che ha contribuito ad alleggerire il sistema ferroviario. Inoltre sono rilevabili differenze stagionali e geografiche. Criticità si sono infatti evidenziate in novembre, per cause climatiche, e in Romandia, essenzialmente per problemi tecnici.

Nel traffico merci le cose sono andate meno bene: solo il 91% dei convogli ha rispettato l’orario, due punti al di sotto dell’obiettivo previsto, e questo è ritenuto dai vertici delle Ferrovie federali un risultato insoddisfacente.  

tribunale federale
© Keystone / Laurent Gillieron

Una donna, condannata a 4 anni di carcere per tentato omicidio, sarà espulsa dalla Svizzera, paese in cui vivono i suoi quattro figli. Lo ha stabilito oggi il tribunale federale (Tf).

Nell’aprile del 2019 la cittadina tedesca aveva accoltellato gravemente alla gola il compagno, con cui stava consumando sostanze stupefacenti e alcoliche, durante una lite scoppiata per futili motivi.

Nonostante il ritardo mentale le erano stati inflitti 4 anni di detenzione, sentenza confermata dalla corte federale, in ragione delle circostanze aggravanti, in particolare l’abuso di droghe e l’attitudine egoista e aggressiva.

La ricorrente 29enne, cui è stata tolta la custodia dei figli, ha trascorso metà della sua vita nella Confederazione ma, a giudizio dei giudici di Losanna, non si è mai integrata a livello sociale e professionale.

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