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Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

se vi siete per caso vaccinati contro il Covid-19 nella Confederazione e avete avuto una qualche reazione negativa al farmaco potete astenervi dal presentare richieste di risarcimento a Berna. Del centinaio di domande inoltrate al dipartimento competente (Dfi) nessuna è stata infatti accolta.

Per lo più, fanno sapere dal Dfi, per ragioni formali. La responsabilità della Confederazione in merito è infatti sussidiaria. Questo significa che le azioni risarcitorie devono essere sottoposte prima al produttore, al medico o alla cassa malati.

Va comunque precisato che tra le domande giunte all'amministrazione federale vi sono alcune che adducevano effetti quali sudorazione, stanchezza, smemorataggine e intorpidimento delle mani per un'ora dopo l'iniezione.

Per il resto della cronaca quotidiana vi invitiamo a proseguire nella lettura. Per voi abbiamo comunque in serbo anche un sondaggio!

sondaggio
swissinfo.ch

Come vi informate su ciò che succede in Svizzera? Stiamo conducendo un sondaggio sull’uso dei media da parte degli svizzeri all’estero!

Ci sono circa 776.000 persone nel mondo che, come lei, hanno un passaporto svizzero ma non vivono in Svizzera. Noi di SWI swissinfo.ch siamo interessati a come vi tenete informati su ciò che accade in Svizzera e nel mondo e come mantenete i contatti con la Svizzera o con altri svizzeri all’estero.

Per ottenere informazioni significative a questo proposito, dipendiamo dalla vostra collaborazione. Il sondaggio è condotto dall’istituto di ricerca svizzero Intervista per conto di SWI swissinfo.ch.

Avrà bisogno di circa 20 minuti per completare il questionario. Le sue informazioni saranno trattate con la massima riservatezza. Vi ringraziamo in anticipo e speriamo che vi piaccia completare il questionario!

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Keystone / Michael Buholzer

La Svizzera, ha detto il ministro della sanità Alain Berset a Berna, si trova nel mezzo di una nuova ondata pandemica e le prossime settimane saranno difficili. Per evitare lo spettro di nuove chiusure, governo e cantoni concordano sulla necessità di mantenere le misure preventive in vigore e di insistere con le vaccinazioni.

Da metà gennaio la Confederazione lancerà un’altra campagna per spingere gli indecisi a sottoporsi a un richiamo che protegge al meglio contro ospedalizzazioni e variante Omicron (oggi il 68% della popolazione è completamente vaccinata e solo il 32% ha fatto il booster).

Il consigliere federale ha anche assicurato che, a seconda dell’evoluzione della situazione, la Confederazione è pronta a intervenire con ulteriori provvedimenti, anche se le misure adottate finora hanno dato frutti positivi. Rispetto a un anno fa, ha aggiunto, non abbiamo infatti dovuto ordinare chiusure, grazie anche al vaccino e al certificato Covid.

La variante Omicron che si sta diffondendo rapidamente potrebbe segnare una svolta, ha ribadito fiducioso Alain Berset, fungendo da spartiacque tra la situazione pandemica a una epidemica, e ciò grazie all’alto tasso di persone immunizzate (oltre il 90%) perché vaccinate o guarite dal virus.

migrante
Keystone / Zoltan Balogh

Il Tribunale amministrativo federale (Taf) bacchetta la Segreteria di Stato della migrazione (Sem) per il respingimento in Croazia di un cittadino afghano maltrattato a più riprese dagli agenti di frontiera di Zagabria.

Per i giudici di San Gallo, che già in novembre avevano accolto un ricorso dell’espatriato, l’agenzia federale non avrebbe tenuto in debito conto dei difetti, evidenziati dai racconti del ricorrente e da molti osservatori indipendenti, della procedura d’asilo applicata nel paese balcanico, che prevede rinvii immediati (push-backs) degli stranieri. Una pratica che non consente di accedere alle norme a tutela dei profughi e sarebbe sistematicamente accompagnata da violenze di varia natura.

Gli abusi riferiti dal cittadino asiatico, che avrebbe subito manganellate, pugni, torture e sequestri da parte degli agenti croati, appaiono credibili al Tribunale e per questo motivo sono di impedimento al suo respingimento.  

Inoltre, la corte federale ha sollevato dubbi sulla reale competenza, nel caso concreto, della Croazia (in base al Regolamento di Dublino), in particolare in relazione alle reali date dei tentativi di ingresso nel paese da parte dell’immigrato afghano.

mendicante
Keystone / Barbara Gindl

In seguito a una decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo del 2021 Losanna rinuncia a sanzionare i mendicanti sul suo territorio, anche se la legge “resta in vigore”.

La precisazione è giunta martedì dal responsabile cittadino della sicurezza Pierre-Antoine Hildbrand in Consiglio comunale, che ha chiarito che la polizia non infligge più multe, per un importo che va dai 50 ai 100 franchi, alle persone che chiedono l’elemosina in strada.

Finora le autorità vodesi hanno sostenuto che la legge cantonale adottata nel 2018 restava in vigore mentre altri cantoni, come Ginevra, hanno congelato norme analoghe. Nel parlamento locale sono comunque pendenti due mozioni della sinistra e della destra che chiedono, rispettivamente, l’abrogazione delle disposizioni cantonali e un’interpretazione meno rigida della sentenza europea.

Per i giudici di Strasburgo, che si erano pronunciati il 19 gennaio dello scorso anno sul caso riguardante una cittadina romena di etnia rom a Ginevra, l’ammenda di 500 franchi e la pena sostitutiva di 5 giorni di carcere per il mancato pagamento della stessa, erano “sproporzionati”.

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