Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
come la maggior parte di voi, mi sto preparando per la notte di San Silvestro. Niente di particolare, festeggerò a casa in famiglia. Per fortuna grazie alla mia particolare costellazione famigliare - in verità un po’ complicata - potrò contare su una grande cerchia allargata. Senza trasgredire le regole, saremo dunque in tanti a festeggiare!
Al di là dei miei fatti personali, a nome della redazione auguro a tutte e tutti voi uno splendido anno nuovo. Che il 2022 possa esaudire tutti i vostri desideri.
Come ogni fine anno è arrivata puntuale la fotografia ufficiale del Consiglio federale per il 2022.
Non possiamo proprio dire che ci fosse una trepidante attesa. Eppure, come ogni fine anno, molti – soprattutto giornalisti, va detto – attendono la foto ufficiale del Consiglio federale che viene “scelta” del presidente della Confederazione. La fotografia è un messaggio in immagini del nuovo presidente.
Così per il 2022, il ticinese Ignazio Cassis ha optato per una mappa della rete ferroviaria elvetica dove i consiglieri federali sono posizionati sul loro luogo d’origine. Con questa immagine Cassis ha voluto rappresentare gli stretti legami che uniscono la Svizzera alla sua popolazione, ma mostrano anche un Governo unito nella sua diversità e la diversità della Svizzera è una forza del Paese.
“Proprio come i membri del Consiglio federale, le Svizzere e gli Svizzeri si differenziano per la loro origine, lingua, cultura e mentalità. Ma è assieme che formiamo la Svizzera. Questa diversità fa la forza del nostro Paese”. Queste le parole di Ignazio Cassis.
La fotografia ufficiale del Consiglio federale può essere ordinata sul sito www.admin.chCollegamento esterno, da dove può anche essere scaricata.
- Potete vedere la fotografia sul sito della RSICollegamento esterno, come pure sul Corriere del TicinoCollegamento esterno e sulla RegioneCollegamento esterno.
- Il sito ufficiale della ConfederazioneCollegamento esterno con anche le foto degli anni precedenti.
Cosa dobbiamo aspettarci per il 2022? Ecco alcune riflessioni dal mondo politico, economico e artistico.
L’anno prossimo, la Svizzera si interrogherà spesso sul suo approccio nei confronti del creato: protezione del clima, protezione degli animali, protezione della gioventù, protezione del paesaggio saranno alcuni dei temi caldi della politica federale. Nei suoi rapporti con l’estero, la Confederazione oscillerà invece tra il ruolo di mediatrice internazionale e la difficile situazione di isolamento all’interno dell’Europa.
A livello economico, ci attendono ancora intoppi nelle catene di approvvigionamento, ma pure un ritorno della piena occupazione, il rischio d’inflazione, l’ulteriore rafforzamento del franco e nuove forme di concorrenza per il settore farmaceutico e per le banche. E molto altro. Qui abbiamo presentato una selezione non esaustiva di sviluppi che attendono l’economia svizzera nel 2022.
Da ultimo diamo anche uno sguardo al mondo dell’arte. Il 2022 può essere riassunta in tre parole: Token non fungibili (NFT). Insieme a blockchain, criptovalute, mining di criptovalute, questa parola è uscita dal settore bancario per animare la discussione del mondo dell’arte: artisti, galleristi, curatori e coloro che fanno affari con l’arte stanno cercando di dare un senso a questa nuova tecnologia e a come influenzerà il loro mercato.
- La prospettiva della politica elvetica per il 2022.
- Ecco cosa di cosa si occuperà l’economia il prossimo anno.
- Il mercato dell’arte alle prese con la nuova tecnologia.
- Ma vi propiniamo anche una retrospettiva del 2021 preparata dalla RSICollegamento esterno.
Nuove direttive sulla quarantena: i Cantoni possono decidere se ridurre l’isolamento da 10 a 7 giorni.
È notizia di questi ultimi giorni: a causa della rapida propagazione della variante Omicron anche in Svizzera, numerosi lavoratori si trovano in quarantena. Un’assenza dal posto di lavoro che minaccia numerosi settori economici. Per questo motivo l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha divulgato oggi nuove direttive.
La misura riguarda le persone che vivono insieme a un contagiato o che hanno avuto un contatto stretto con un individuo risultato poi positivo. Ora i Cantoni possono decidere di ridurre i giorni di quarantena senza attendere. Certo, devono comunicare la propria decisione, cosa che ad esempio il Ticino ha già fatto.
Le persone che hanno dovuto mettersi in quarantena possono dunque abbandonarla con tre giorni di anticipo se nessun sintomo è apparso. Non è necessario sottoporsi ad alcun tampone. Le persone vaccinate con la terza dose o che sono guarite dalla malattia negli ultimi quattro mesi sono per contro esentate dalla quarantena.
- Il Corriere del TicinoCollegamento esterno mette in risalto la decisione del Ticino che ha subito colto la possibilità data dalla Confederazione.
- Quarantena accorciata, scrive il portale della RSICollegamento esterno.
- blue NewsCollegamento esterno sottolinea la possibilità per ogni singolo cantone di decidere cosa sia meglio per sé.
Da domani si avrà accesso ai documenti diplomatici del 1991 declassificati dell’Archivio federale.
Ricercatori, giornalisti e appassionati di storia fatevi avanti. Da domani infatti potrete avere accesso ai documenti diplomatici del 1991, un anno carico di avvenimenti politici di vasta portata, senza dimenticare che venne celebrato il 700esimo anniversario della Confederazione (nella foto la tenda di Mario Botta al Castelgrande di Bellinzona da dove partirono i festeggiamenti).
Se avete almeno la mia età, ricorderete che nel 1991 il mondo si trasformò profondamente a causa di eventi quali la prima guerra del Golfo, l’inizio nel conflitto nell’allora Jugoslavia e il crollo dell’Unione sovietica. A livello svizzero, oltre che dai 700 anni dalla nascita della Confederazione, il 1991 fu caratterizzato dalle relazioni con l’Unione europea.
Per facilitare e stimolare la ricerca, il centro specializzato Dodis (Documenti Diplomatici Svizzeri) ha selezionato 62 tematiche dagli archivi. Si tratta di una “vera e propria miniera d’oro”, secondo il direttore del Dodis Sacha Zala. I documenti in formato elettronico saranno disponibili sul sito web del centro (dodis.chCollegamento esterno).
- La notizia è stata ripresa dal Corriere del TicinoCollegamento esterno.
- Tutto sul polo di competenza per la storia della politica estera svizzera e delle relazioni internazionali della Svizzera (dodis.chCollegamento esterno)
- 1991 in Svizzera, dallo sciopero delle donne, al ruolo della Confederazione nella prima guerra del Golfo. Ma ricordiamo anche la dissoluzione dell’URSSCollegamento esterno e come la visse e vide la SvizzeraCollegamento esterno.
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