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Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

Lavoro, nazionale rossocrociata, Federer? No, è inutile arrovellarsi il cervello. La parola svizzera dell'anno in italiano è stata "certificato". Lo ha stabilito Dipartimento di Linguistica applicata della ZHAW (Università di Scienze Applicate di Zurigo) in un complesso iter di selezione.

Al certificato gli svizzeri hanno abbinato l'idea di libertà di movimento che, come il secondo termine classificato "urgenza", è intimamente legata all'emergenza pandemica. E su quest'ultimo tema vi sono novità, come potrete constatare nella nostra rassegna quotidiana di notizie dalla Confederazione,

buona lettura.

siria
Keystone / Sedat Suna

Nella notte due ragazze sono state rimpatriate in Svizzera dalla Siria dove la madre le aveva condotte nel 2016 per unirsi ai miliziani dello Stato islamico (Isis).

Il ritorno nella Confederazione delle due minorenni di 9 e 15 anni dal campo profughi Roj, nel nord-est del paese, è avvenuto dopo lunghe trattative con i curdi che controllano la regione e la madre. I rispettivi padri, che sono riusciti a restare in contatto con le bambine, avevano ripetutamente chiesto l’intervento di Berna.

Le ragazzine sono state condotte alla frontiera irachena, dove sono state prese in carico dalle autorità elvetiche che le hanno fatte salire su un volo per Ginevra. Il rimpatrio, indica in un tweet il Dipartimento federale degli esteri (Dfae), “è stato realizzato con il consenso della madre e del suo avvocato, nel quadro della decisione del Consiglio federale dell’8 marzo 2019 che permette, dopo accertamenti e nell’interesse del bambino, il ritorno dei minori”.

È il primo caso di rimpatrio di minori in Svizzera, le cui autorità erano state criticate lo scorso aprile da esperti dell’Onu proprio per questa vicenda, che secondo loro violava la convenzione internazionale contro la detenzione dei minorenni cui la Confederazione aveva aderito.  

Covid
Keystone / Jean-christophe Bott

La situazione epidemiologica – non è una novità – sta rapidamente peggiorando in Svizzera, i contagi hanno raggiunto una cifra record, i decessi sono raddoppiati nelle ultime due settimane e in 23 ospedali non ci sono posti liberi nei reparti di cure intense.

Nel consueto incontro a Berna con i media i rappresentanti della Task force scientifica contro il Covid-19 hanno sottolineato la criticità dell’evoluzione soprattutto in ambito scolastico: a Zugo, ad esempio, il tasso di positività negli istituti didattici è tra le 20 e le 30 volte superiore a prima, ha indicato il presidente dei medici cantonali Rudolf Hauri.

Il governo federale, hanno aggiunto gli esperti federali, ha in proposito deciso di avvalersi di nuovo dell’esercito, con un massimo di 2’500 militari che forniranno fino alla fine di marzo supporto agli ospedali e ai cantoni nel trasporto, nella cura e nella vaccinazione dei pazienti.

Ma se la situazione nei nosocomi non migliorerà, si applicheranno nuove restrizioni che possono andare dall’estensione dell’uso della mascherina all’introduzione del Green Pass 2G (accessi liberi ai soli guariti e vaccinati) e a chiusure di attività.

gru
Keystone / Patrick Pleul

La disoccupazione rimane stabile in Svizzera: a novembre il tasso non si è mosso dal 2,5% del mese precedente. Meglio di 12 mesi prima quindi, quando era al 3,3% e un po’ peggio rispetto al 2,3% del novembre 2019, epoca in cui nessuno pensava alla pandemia incombente.

Gli iscritti agli uffici regionali di collocamento – il criterio adottato da Berna, che non corrisponde a quello dell’Organizzazione internazionale del lavoro che nel secondo trimestre 2021 stima una disoccupazione al 5,0% nella Confederazione – sono scesi a 116’244 dagli oltre 261’000 di gennaio, valore quest’ultimo più alto dal 2010.

A beneficiare della ripresa sono soprattutto i giovani fino a 24 anni (420 disoccupati in meno) mentre sono aumentati di quasi 200 unità gli ultracinquantenni. Si sta riassorbendo anche il lavoro ridotto (la disoccupazione parziale cui ricorrono le aziende in difficoltà): il calo a novembre è stato del 12,1% per i lavoratori e del 9,8% per le imprese.

I cantoni romandi rimangono i più colpiti, pur restando tutti ampiamente sotto la soglia psicologica del 5% (4,4% a Ginevra e Giura, 3,6% a Neuchâtel). Malino anche Basilea Città (3,3%), Argovia e Ticino (2,9%) mentre il più virtuoso è il piccolo Appenzello interno, con lo 0,6%.

meteorite
Keystone / Jean-christophe Bott

Un meteorite delle dimensioni di un mandarino e del peso di mezzo chilo si è schiantato lunedì scorso su un ghiacciaio nella Val de Bagnes, in Vallese, ma non è stato ancora individuato. L’evento, indicano gli astronomi, non è poi così raro.

Lo scorso 29 novembre la parte principale del piccolo corpo celeste è finita sul ghiacciaio di Corbassière mentre i detriti più piccoli, deviati dalle correnti d’aria, si sono verosimilmente dispersi nella zona attorno al punto dell’impatto.  

Michaël Cottier, dell’Osservatorio François-Xavier Bagnoud a St-Luc (Val d’Anniviers), ha invitato il pubblico a non “correre rischi inutili per cercarlo”, poiché la zona dello schianto non è facilmente accessibile ed è pericolosa in inverno. Inoltre, ha precisato, sono estremamente rari i meteoriti che possono rivelarsi preziosi, “non ci si deve aspettare di diventare miliardari, l’interesse della scoperta è piuttosto scientifico“.

Si stima che ogni anno circa 500 meteoriti riescono a penetrare nell’atmosfera terrestre, cadendo spesso come palle di fuoco incandescenti ma solo nel due per cento dei casi si trovano poi i frammenti.

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