
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
La Svizzera è reputata per essere un Paese assai pulito. Tuttavia, non mancano episodi di malcostume, che stando all'Ufficio federale dell'ambiente sono in aumento. Il cosiddetto 'littering' ha anche un costo non indifferente: si stima che le spese per la pulizia dei rifiuti abbandonati ammontino a circa 200 milioni di franchi.
Per lottare contro queste inciviltà, alcuni Cantoni hanno introdotto delle contravvenzioni. Butti il mozzicone per terra? Multato! La misura potrebbe presto essere estesa a livello nazionale. È infatti quanto prevede un progetto della Commissione dell'ambiente del Consiglio Nazionale, con multe che possono arrivare fino a 300 franchi. Ma per ora non vi è ancora nulla di fatto. Come si dice in francese 'Affaire à suivre'.

Il governo chiama le star della musica e dello sport per fare uno scatto nella campagna di immunizzazione contro il coronavirus. Saranno oltre ottanta le personalità che sosterranno la settimana di vaccinazione indetta da Berna, tra le quali Stefanie Heinzmann, Danitsa, Stress, Dabu e Kunz.
I contagi sono in crescita, ormai stabilmente sopra i 2’000 al giorno e l’attuale quota di vaccinati (73% degli ultra undicenni) è ritenuta insufficiente per affrontare la stagione invernale. Per questo motivo il Consiglio federale ha studiato un piano d’azione per sensibilizzare e coinvolgere il più possibile la popolazione.
A tale scopo è previsto anche un tour con una serie di concerti all’aperto – con numero massimo di 500 spettatori e senza l’obbligo di green pass – che farà tappa in varie città.
L’offensiva della Confederazione costerà 96 milioni di franchi e nelle intenzioni del Consiglio federale dovrebbe consentire di raggiungere una copertura sanitaria con cui si potrebbero evitare molte ospedalizzazioni e altre chiusure di attività economiche e ricreative.
- La notizia multimediale riportata da rsi.chCollegamento esterno.
- La pagina della settimana di vaccinazioneCollegamento esterno che partirà l’8 novembre.
- La situazione aggiornata sul Covid in Svizzera raccontata da swissinfo.ch.

Berna si appresta a varare, dal 16 novembre, il certificato Covid “svizzero”, valido all’interno della Confederazione per i guariti, le persone che non possono essere vaccinate o i turisti immunizzati con farmaci riconosciuti dall’OMS.
Il passaporto verde rilasciato con il test PCR, che attesta la scomparsa del coronavirus, varrà 12 mesi, invece dei sei previsti dalla certificazione internazionale (per il test sierologico la validità sarà di 90 giorni).
Il passaporto verde elvetico sarà rilasciato per un anno anche a chi non può, per motivi medici, sottoporsi a vaccinazione o tampone e che oggi è autorizzato ad accedere a manifestazioni e eventi solo con certificato del curante. La validità del certificato svizzero sarà invece limitata a 30 giorni per i turisti immunizzati all’estero con preparati riconosciuti dall’Oms.
Nella seduta odierna il governo federale ha anche deciso di accollarsi i costi dei test, oltre la scadenza prevista di fine mese, per le persone che hanno già ricevuto una dose di vaccino. Il richiamo di quest’ultimo sarà sempre a carico di Berna e delle assicurazioni sanitarie.
- Sul certificato Covid il contributo di rsi.chCollegamento esterno.
- Su ticinonew.chCollegamento esterno un articolo con tabella esplicativa.
- I numeri della pandemia sul sito della ConfederazioneCollegamento esterno e su swissinfo.ch.

Tra le varie conseguenze del riscaldamento climatico ce ne è una che interessa da vicino le regioni di montagna, di cui è ricca la Confederazione: l’instabilità dei pendii che rischiano di franare a valle.
La cronaca anche recente, come nel caso di Bondo, riporta sempre più spesso episodi di questo tipo. A Kandersteg, nell’Oberland Bernese, ad esempio, gli abitanti vivono sotto la minaccia del crollo della montagna Spitzer Stein. Sulla vetta, posta a poco meno di 3’000 metri, venti milioni di metri cubi di roccia potrebbero staccarsi travolgendo ogni cosa che trova sul suo cammino, forse addirittura l’abitato.
Lo scioglimento del permafrost e le infiltrazioni di acqua stanno accelerando il fenomeno e la montagna è monitorata 24 ore al giorno per prevenire eventi disastrosi.
Ma non si tratta di un caso isolato, il dissesto idrogeologico si sta accentuando lungo tutto l’arco alpino. Su questa tematica swissinfo propone oggi un esauriente servizio che ricostruisce la situazione dal profilo scientifico e spiega gli interventi in corso.
- L’articolo multimediale sull’instabilità delle montagne in Svizzera del collega Simon Bradley.
- Sulla fine del ghiaccio eterno e l’aumento delle frane il contributo del collega Luigi Jorio.

Il fatto avvenuto domenica a Lucerna ricorda le migliori trame delle commedie che cinema e letteratura di tanto in tanto ci regalano: un evaso è stato catturato mentre stava tranquillamente assistendo, da spettatore, alla maratona che si svolgeva in riva al Lago dei Quattro Cantoni.
Il pregiudicato, un 42enne algerino, era fuggito lo scorso 9 settembre dal carcere di Cham, nel canton Zugo, dove stava scontando una condanna di tre mesi per spaccio, durante un servizio di consegna di legname.
Evidentemente non immaginava che un solerte agente della polizia svittese lo potesse riconoscere tra la folla nella zona del traguardo, intento a trepidare per i partecipanti alla gara. Circostanza questa che ha posto fine alla sua latitanza.
L’agente ha infatti avvertito immediatamente i colleghi lucernesi che hanno fermato il fuggitivo e lo hanno restituito alle autorità del penitenziario di Cham, dove dovrà scontare il resto della pena, prima di essere espulso dalla Confederazione.
- La curiosa notizia sul sito del quotidiano laRegione TicinoCollegamento esterno.
- Ne parla anche tio.chCollegamento esterno.
- Un approfondimento di swissinfo.ch sulla popolazione carceraria nella Confederazione.
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