
Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
nel Seeland bernese, la scorsa primavera è stata scoperta un’anfora di 2000 anni fa (ma la notizia è stata data oggi). Quel che incuriosisce è che si tratta di un vaso di ceramica (73cm di altezza e 50 cm di larghezza) in cui un tempo si trasportava l’olio di oliva. 'Oro verde' che in Svizzera tedesca è stato riscoperto solo pochi decenni fa...
Il vaso, ritrovato in buone condizioni, poteva contenere ben 65 litri di olio proveniente molto probabilmente dalla provincia romana di Baetica, regione intorno alla valle del Guadalquivir in Andalusia.
È l'ora dell'aperitivo. Lo accompagnerò con un pezzo di pane con sale e olio extravergine di oliva! A voi invece buona lettura.

La polizia di Berna ha fatto uso di cannoni ad acqua e proiettili di gomma contro i partecipanti a una manifestazione non autorizzata di corona-scettici.
Come vi abbiamo raccontato ieri, la città di Berna si era preparata a possibili scontri tra polizia e corona-scettici. E così è stato. Tredici persone sono state condotte alla stazione di polizia per accertamenti e a una sessantina è stato imposto il divieto di entrare in città. Non si segnalano feriti. Gli agenti hanno anche sequestrato materiale per l’occultamento del viso, coltelli e cacciaviti.
Invitati a non manifestare dalle stesse organizzazioni militanti contro le misure del governo, alla dimostrazione hanno comunque partecipato circa 800 persone. Nonostante l’assenza di autorizzazione, la polizia ha tollerato un corteo partito dalla stazione ferroviaria e diretto alla città vecchia.
Verso le 21, quando i manifestanti hanno iniziato a dirigersi verso Palazzo Federale, gli agenti hanno fatto uso anche di cannoni ad acqua. Diversi manifestanti hanno cercato di sfondare una barriera posta davanti all’edificio e sono stati respinti. Ci sono stati attimi di caos anche nella zona intorno alla stazione.
- La notizia apre il sito del Corriere del Ticino.Collegamento esterno
- La Regione Collegamento esternomette l’accento sui manifestanti fermati dalla polizia.
- Anche tio.chCollegamento esterno parla dei 13 fermi effettuati dalla polizia bernese.

Posticipato di dieci giorni il termine a partire dal quale i costi dei test antigenici dovranno essere pagati dal privato cittadino.
Nonostante abbia posticipato il termine dal primo al 10 ottobre, il governo federale ricorda che non tocca alla collettività assumersi i costi per i test di quelle persone che non si sono fatte ancora immunizzare. Anche perché la stessa proroga genera costi supplementari stimati a 160 milioni di franchi.
Se pensiamo che la settimana scorsa sono stati eseguiti 600 mila test in vista dell’ottenimento di un certificato, con l’arrivo dei mesi freddi – sottolinea il Consiglio federale – tale numero dovrebbe salire a un milione a settimana, pari a circa 47 milioni di franchi, sempre a settimana e sempre a carico della collettività.
Alla luce dell’incremento delle vaccinazioni, il governo propone anche che la Confederazione si assuma i costi dei test (test antigenici rapidi e test PCR salivari aggregati) fino a fine novembre per quelle persone che hanno ricevuto solo la prima dose, ma che non dispongono ancora di un certificato Covid. Questa misura costerà alla Confederazione altri 120 milioni di franchi.
- Il Corriere del TicinoCollegamento esterno sottolinea i test gratis fino al 10 ottobre.
- La decisione del governo era attesa. Ecco l’articolo della RegioneCollegamento esterno.
- Tio.ch Collegamento esternoricorda che per coloro che hanno già fatto una dose di vaccino, i test saranno gratis fino a fine novembre.

Torniamo ai dati della pandemia. In Svizzera nelle ultime 24 ore sono stati registrati 1’502 nuovi casi.
Sono come sempre dati pubblicati dall’Ufficio federale della sanità pubblica. Oltre ai nuovi contagi sono stati segnalati anche 15 nuovi decessi e 59 persone ricoverate in ospedale. Venerdì scorso la Confederazione aveva annunciato 2’095 nuovi casi, mentre ieri 1632. La pressione sugli ospedali sta inoltre scendendo.
Per combattere il virus, sino ad ora sono state somministrate 10’312’971 dosi. Questo significa che poco più del 54% della popolazione sopra i 12 anni ha già ricevuto una seconda iniezione.
Dall’inizio della pandemia in Svizzera sono stati registrati 833’383 casi di Covid-19 su un totale di 10’616’632 test effettuati. Il virus ha ucciso in totale 10’665 persone e il numero di pazienti ospedalizzate si attesta a 32’633.
- I dati pubblicati dalla RegioneCollegamento esterno.
- Sul Corriere del TicinoCollegamento esterno potete seguire l’andamento della pandemia dall’inizio fino ai 1’502 contagiati di oggi.
- L’andamento odierno della pandemia in Svizzera anche su blue NewsCollegamento esterno.
- Se volete saperne di più, entrate nel sito dell’Ufficio federale della sanità pubblicaCollegamento esterno.

Nella revisione della legge sull’IVA, il governo federale chiede un’aliquota più bassa per gli assorbenti.
L’IVA è spesso ritenuta una tassa ingiusta perché colpisce tutti indiscriminatamente, ricchi e poveri, donne e uomini. Tra le novità presenti nel messaggio del Consiglio federale, e che dovrà essere approvato dal Parlamento, c’è anche la richiesta di un’imposizione ridotta (dal 7,7% al 2,5%) per gli assorbenti.
Con questa decisione, il governo federale asseconda una mozione presentata nella Camera bassa e segue un’analoga politica dell’Unione europea. Obiettivo? Il governo vuole eliminare una voce di spesa che penalizza ingiustamente le donne.
Nel messaggio dell’esecutivo federale, l’imposizione ridotta riguarderà, tra l’altro, assorbenti interni ed esterni, nonché proteggi slip. Ad alcuni potrebbe sembra poca cosa. In verità la cifra d’affari dell’igiene intima femminile supera i 22 miliardi di franchi all’anno. Il Parlamento ha stimato minori entrate per lo Stato attorno ai 10-15 milioni di franchi.
- Taglio dell’IVA per gli assorbenti, come ricorda la RegioneCollegamento esterno.
- La decisione del Consiglio federale ripresa anche da blue NewsCollegamento esterno.
- Le novità sull’IVA anche su tio.chCollegamento esterno.

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