Oggi in Svizzera
Care lettrice e cari lettori,
mentre si moltiplicano le voci di un imminente obbligo del green pass in ristoranti e locali al chiuso, gli esperti della Task force federale ci dicono che la situazione negli ospedali, in particolare nelle cure intense, resta tesa e l'incidenza del Covid-19 in Svizzera è tra le più alte in Europa.
Per fortuna ci possiamo rincuorare con le notizie che provengono dal fronte della disoccupazione che continua, seppur leggermente, a scendere.
Di questo e altro vi parliamo oggi, nel nostro appuntamento quotidiano,
Buona lettura.
La disoccupazione, il cui tasso è sceso al 2,7% (-0,1% in un mese e -0,6% rispetto a un anno fa), si è avvicinata ai livelli pre-pandemia in Svizzera. Per trovare un dato migliore bisogna infatti risalire al febbraio 2020 (2,5%), quando è scoppiata la crisi sanitaria del coronavirus.
In totale, alla fine di agosto, erano 126’355 le persone registrate come disoccupate presso gli uffici regionali di collocamento, 1’924 in meno rispetto a luglio, secondo quanto ha comunicato la Segreteria di Stato dell’economia (Seco).
Per il direttore della divisione lavoro presso la Seco, Boris Zürcher, “la dinamica del mercato del lavoro è straordinariamente positiva“, soprattutto se si considera il dato mensile depurato dagli effetti stagionali (2,9%, -0,1%) e l’aumento degli occupati anche nel settore critico della ristorazione, dove i senza lavoro sono scesi al 6,3%.
Segnali incoraggianti, indicano gli esperti, provengono anche dalle cifre sui posti vacanti, che restano elevate, e dal lavoro ridotto (cassa integrazione) che fa registrare una flessione rilevante.
- Sulle cifre fornite oggi dalla Seco il servizio multimediale di tvsvizzera.ch.
- Ne parla anche il sito della radiotelevisione svizzera RSICollegamento esterno.
- Il comunicatoCollegamento esterno della Confederazione sull’andamento della disoccupazione a fine agosto.
La discriminazione razziale è un problema sempre più avvertito tra la popolazione elvetica, soprattutto tra i più giovani, secondo quanto indica il rapporto diffuso dal Dipartimento federale dell’interno.
Dal monitoraggio per il biennio 2019-2020 è emerso che il 40 per cento delle persone tra i 15 e i 24 anni (+2%) e il 39 per cento di quelle tra i 25 e i 39 anni (+4%) hanno subito atti discriminatori legati alla provenienza etnica negli ultimi cinque anni.
A veicolare questo genere di comportamenti sono soprattutto i social media su Internet e l’ambito lavorativo. Ma in coincidenza con la pandemia si è assistito anche a una recrudescenza delle teorie complottistiche antisemite.
Dall’indagine risulta anche che la maggioranza degli svizzeri (58%) considera il razzismo un problema sociale serio e quasi un terzo è del parere che si debba fare di più per combatterlo.
- La notizia riportata da tio.chCollegamento esterno.
- L’approfondimento sul tema del collega Jakob Schönhagen con lo storico Christian Geulen.
- Il comunicatoCollegamento esterno del Dipartimento federale dell’interno sull’indagine del Servizio per la lotta del razzismo.
Una nuova iniziativa popolare è stata lanciata per garantire un sistema pensionistico equo e sicuro anche in futuro e scongiurare un conflitto tra generazioni.
Secondo i promotori dell’iniziativa “pensione sì ma equa” – cui fanno parte esponenti di Plr, Verdi liberali e Udc – gli squilibri indotti dall’andamento demografico e finanziario rischiano di creare una società a due velocità che vede i lavoratori da una parte e anziani da un’altra.
Per ristrutturare il sistema pensionistico non è possibile continuare ad aumentare i contributi della previdenza professionale, sostengono gli iniziativisti che propongono di intervenire in modo flessibile a seconda dell’evoluzione delle condizioni quadro.
Tra le misure concrete avanzate figurano il collegamento dell’età pensionabile con l’aspettativa di vita e l’adattamento periodico di parte della rendita in funzione dell’evoluzione contingente.
- L’articolo multimediale di rsi.chCollegamento esterno sul lancio dell’iniziativa.
- Il complesso sistema pensionistico elvetico spiegato da tvsvizzera.it.
- Un articolo della collega Sibilla Bondolfi sugli squilibri latenti del regime pensionistico.
Dieci giovani designer svizzeri, su invito di Pro Helvetia, espongono le loro recenti produzioni al Fuorisalone di Milano organizzato durante la settimana del design.
La ‘Milano Design Week’ anche nota come Salone del Mobile, si tiene nel Parco delle esposizioni Fiera Milano fino a domenica 12 settembre. Annullata l’anno scorso a causa della pandemia, la fiera questa primavera è stata rinviata all’inizio del mese di settembre.
Attorno a questo evento mondiale ruotano numerose manifestazioni, il cosiddetto Fuorisalone, il vero cuore pulsante della manifestazione milanese. Tra queste, l’esposizione ‘Design Switzerland’ di Pro Helvetia che si tiene quest’anno tra gli edifici storici di un ex ospedale militare, al centro di un parco lussureggiante alla periferia ovest di Milano.
Come Fondazione svizzera per la cultura – sottolinea Sylvain Gardel responsabile della divisione design e media interattivi di Pro Helvetia – noi cerchiamo di rispondere alla domanda di sapere qual è il design svizzero oggi e ciò che può apportare al pubblico. Il design deve aiutare a migliorare le nostre vite e risolvere veri problemi. Vedere per credere.
- Il servizio del mio collega Riccardo su tvsvizzera.it
- Il sito di Pro HelvetiaCollegamento esterno dove si parla della settimana del design milanese.
- Sulla presenza svizzera a Milano, l’articolo di blue NewsCollegamento esterno.
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