
Oggi in Svizzera
Care lettrici, cari lettori,
la notizia farebbe sorridere, se non fossero coinvolti degli animali. Un furgone con targhe francesi è entrato in Svizzera con nel retro sei asinelli non dichiarati. L’uomo alla guida del veicolo è stato fermato a Rheinfelden e multato. Rispedito in Germania, dopo una ventina di minuti lo stesso furgone ha tentato l’entrata in Svizzera una decina di chilometri più a est.
L'autista è stato nuovamente fermato e multato e rispedito nuovamente in Germania. Se è vero che gli asinelli sono considerati cocciuti, cosa dobbiamo dire del loro padrone?
Dopo questo piccolo aneddoto, vi lascio alle notizie di oggi. Buona lettura.

Sono tornati a scuola anche gli allievi del canton Ticino. Con l’obbligo della mascherina.
Oggi anche in Ticino, ultimo cantone in Svizzera, sono riaperte le scuole. Il rientro scolastico ha coinvolto 55’752 allievi e 6’850 docenti. Una scuola totalmente in presenza seppur ancora influenzata dalla pandemia.
Infatti, per almeno due settimane la mascherina sarà ancora obbligatoria alle medie e nelle scuole superiori, dal 13 settembre diverrà facoltativa a patto di sottoscrivere un’autocertificazione vaccinale o di guarigione dal Covid.
Questo anno scolastico porta anche un’importante novità: il 2021 segna l’entrata in vigore dell’obbligo formativo fino ai 18 anni. Una misura che mira a combattere l’abbandono degli studi senza aver intrapreso un percorso professionale.
- “Si torna in classe”, così titola la RSICollegamento esterno l’inizio del nuovo anno scolastico.
- Tio.chCollegamento esterno sottolinea che anche per gli allievi ticinesi le vacanze estive sono finite.
- Le novità del nuovo anno scolastico sul Corriere del TicinoCollegamento esterno.

A Lachen sul lago di Zurigo, in territorio del canton Svitto, un incendio ha distrutto dieci imbarcazioni.
Anche sull’acqua gli incendi possono essere dirompenti e devastanti. Ne sanno qualcosa i proprietari di dieci barche attraccate al porto di Lachen nel canton Svitto. Un grosso incerogo ndio infatti è scoppiato nella notte tra domenica e lunedì nel porto distruggendo le loro imbarcazioni.
Oltre alle citate 10 barche, altri natanti sono rimasti danneggiati dal fuoco. Nessuno è rimasto ferito ma i danni, secondo le prime stime, ammonterebbero a oltre 1 milione di franchi.
Nelle operazioni di spegnimento sono stati impiegati un centinaio di pompieri. La polizia cantonale svittese è stata allertata poco dopo la mezzanotte. Le cause dell’incendio, spento dopo due ore e mezzo, non sono ancora note.
- Il servizio della RSICollegamento esterno.
- L’incendio ha richiamato l’attenzione anche di blue NewsCollegamento esterno.
- Per chi legge il tedesco, il servizio dei nostri colleghi svizzero tedeschiCollegamento esterno e il comunicato della polizia svitteseCollegamento esterno.

Le palestre sono contrarie al certificato Covid: “porterebbe al fallimento di molte aziende“.
Muoversi fa bene e le palestre hanno contribuito a rilanciare l’esercizio fisico tra la popolazione dopo le restrizioni dovute alla pandemia. Ora però la Federazione svizzera dei centri di fitness e di salute lancia un allarme.
Il paventato obbligo del certificato Covid per entrare nelle palestre significherebbe diminuire il fatturato del 20-40%, dopo che nel 2020 il settore ha già perso di 560 milioni di franchi su un totale di circa 2 miliardi.
L’associazione mantello fa notare che molti clienti non vaccinati non potrebbero più allenarsi, quindi rescinderebbero e non rinnoverebbero i loro contratti. In breve, la Federazione dei centri fitness ritiene che l’introduzione dell’obbligo del certificato comporterebbe il fallimento di numerose aziende.
- Notizia ripresa da blue NewsCollegamento esterno.
- Anche il Corriere del TicinoCollegamento esterno dà rilievo al comunicato della Federazione svizzera dei centri fitnessCollegamento esterno che tra l’altro chiede risarcimenti al Consiglio federale.
- Il rischio fallimento sottolineato dal portale tio.chCollegamento esterno.

Il Tribunale federale nega la libertà all’uomo che 21 anni fa uccise tre donne a Wohlen.
L’assassino, oggi 49enne, continuerà a rimanere in carcere e non potrà beneficiare della libertà condizionale. E questo nonostante abbia ucciso le tre donne nel lontano 2000. Secondo il Tribunale federale, l’uomo rappresenta tuttora un pericolo per la società.
Il cittadino dominicano è stato condannato all’ergastolo con una sentenza del 2003. Nell’ottobre del 2000 uccise tre sue connazionali in un night club di Wohlen. I cadaveri martoriati delle tre donne, che avevano fra 30 e 34 anni, furono trovati negli alloggi del personale del locale.
È la seconda volta che gli viene rifiutata la liberazione condizionale, nonostante quest’ultima sia la regola e il rifiuto l’eccezione dopo aver scontato i due terzi della pena. Ma in base a una perizia psichiatrica, i giudici del Tribunale federale ritengono che il 49enne possa commettere altri reati violenti.
- La decisione del Tribunale federale ripresa dal Corriere del TicinoCollegamento esterno.
- Anche la Regione Collegamento esternoriprende la notizia della libertà condizionale negata.
- La notizia è stata pubblicata anche dal portale tio.chCollegamento esterno.

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