Oggi in Svizzera
Care lettrici e cari lettori,
ve li ricordate i bei tempi sui banchi di scuola quando i solerti insegnanti cercavano di spiegarci il Pi greco con cui si doveva calcolare la circonferenza del cerchio?
Bene, allora dovete sapere che la Scuola universitaria professionale dei Grigioni (Fhgr) è riuscita nell'impresa di calcolare la costante matematica fino a 62'800 miliardi di cifre decimali, battendo così il precedente primato stabilito due anni fa negli USA (in proposito un dettagliato contributo di cooperazione.ch).
Da parte nostra vi assicuriamo comunque che le consuete notizie brevi riportate sotto sono di assai più agevole intellegibilità.
Buona lettura.
Arresti nella sede dell’Uefa a Nyon alla vigilia di Euro 2020, la procura cantonale conferma di aver avviato un procedimento penale “che proseguirà nei prossimi mesi”.
Gli agenti della polizia vodese sono intervenuti a inizio aprile nei locali della Federazione calcistica europea operando diversi fermi collegati, secondo quanto ha rivelato il Blick, con un’inchiesta per corruzione. Due indagati, liberati in questi giorni, sono rimasti in carcere per quattro mesi.
Il Ministero pubblico cantonale non ha precisato se le persone cui sono state applicate misure restrittive siano dipendenti dell’Uefa e quali siano i reati oggetto di accertamenti giudiziari. In proposito il sito informativo del gruppo Ringier ipotizza che gli inquirenti sospettino un giro di tangenti su contratti stipulati dal dipartimento “Information communications and technology” (Itc) dell’organizzazione calcistica continentale.
Da parte sua l’Uefa ha fatto sapere che “ha cooperato immediatamente e in maniera totale con le autorità svizzere quando ci hanno contattato su questa questione”. Di sicuro questa vicenda getta un’ulteriore ombra sul governo del calcio, già pesantemente scosso dai ricorrenti scandali che hanno coinvolto la Fifa.
- L‘articoloCollegamento esterno del Blick che ha svelato l’inchiesta sull’Uefa (in francese).
- Già in passato la sede Uefa di Nyon era stata oggetto di attenzione da parte degli inquirenti federali ma il procedimento era stato archiviato, come riferiva swissinfo.ch.
Le misure preventive adottate negli ultimi decenni si sono rivelate efficaci nel contenere le piene che si sono verificate nelle scorse settimane, secondo quanto ha comunicato oggi l’Ufficio federale dell’ambiente (Ufam).
Il mese di luglio, a testimonianza dell’eccezionalità delle piogge cadute in questo periodo in larga parte della Confederazione, è stato tra i cinque più piovosi da quando vengono effettuate le misurazioni ma nonostante ciò non ci sono state vittime e i danni, nonostante i ripetuti allagamenti e frane, sono risultati circoscritti.
Dal 12 al 15 luglio 2021 sono state registrate in quasi tutta la Svizzera precipitazioni superiori a 100 mm (con punte di oltre 150 mm a nord delle Alpi e in Ticino), ossia la quantità di pioggia abitualmente registrata durante l’intero mese di luglio. Valori record sono stati misurati anche per i laghi di Neuchâtel e Bienne, sottolinea l’Ufam.
Al riguardo Berna sottolinea l’importanza di adeguare costantemente la sua strategia contro piene e altri pericoli naturali in funzione dei cambiamenti climatici in atto e dell’evoluzione degli insediamenti abitativi e industriali.
- La notizia riferita da rsi.chCollegamento esterno. con tanto di contributi multimediali.
- Il comunicato dell’Ufficio federale dell’ambienteCollegamento esterno (Ufam) sulle piene di luglio.
- Tutte le statistiche e i datiCollegamento esterno sulle piene in Svizzera raccolti dall’Ufficio federale dell’ambiente.
Una turista svizzera è morta nell’isola a Pukhet: gli inquirenti sospettano che si tratti di omicidio.
Il corpo della 57enne, che si trovava da metà luglio sull’isola thailandese, è stato trovato su una spiaggia nei pressi di una cascata da un residente. Era coperto da un telo e nelle vicinanze sono stati rinvenuti pantaloncini, uno smartphone e un passaporto.
Le autorità locali, che hanno ordinato un’autopsia per accertare le cause della morte, ritengono che il decesso risalga a non più di tre giorni fa. Per i media locali vi sarebbero indizi in base ai quali la donna sarebbe stata violentata e successivamente uccisa.
In proposito il ministro degli Esteri thailandese Don Pramudwinai ha inviato le “condoglianze per l’omicidio di una donna svizzera a Phuket” all’ambasciatore svizzero attraverso il portavoce del ministero Tanee Sangrat.
- L’articolo di tvsvizzera.itCollegamento esterno su questo oscuro fatto di cronaca.
- Ne parlano anche cdt.chCollegamento esterno e laregione.chCollegamento esterno.
- Qualche ulteriore dettaglio ce lo fornisce tio.chCollegamento esterno.
Oltre un migliaio di militanti per il clima si sono dati appuntamento a Berna per protestare contro la Banca nazionale svizzera (Bns) accusata di investire nelle energie fossili (carbone, gas e petrolio) dannose per l’ambiente.
Dopo un flashmob inscenato davanti alla sede della Bns i manifestanti raggruppati sotto la denominazione “Rise up of Change” hanno posato, sempre sulla Piazza federale, un modellino di pipeline.
Ma quella di Berna non è che una delle diverse iniziative promosse in questa settimana dalle organizzazioni che si battono contro il riscaldamento globale. In particolare, lunedì scorso alcuni attivisti avevano bloccato le entrate del Credito Svizzero e dell’Ubs a Paradeplatz e Bahnofstrasse a Zurigo, prima dell’arrivo degli agenti.
Poco più di un anno fa centinaia di giovani avevano occupato e dimostrato ininterrottamente per due giorni sulla Piazza federale, per poi essere dispersi dalla polizia bernese in seguito al fallimento delle trattative con le autorità locali.
- La notizia riportata da swissinfo.ch.
- Sulla precedente manifestazioneCollegamento esterno inscenata in Paradeplatz il contributo di rsi.ch.
- Sulla politica condotta dalla Bns un atto parlamentareCollegamento esterno del gruppo dei Verdi depositato nel giugno 2020 in Consiglio Nazionale e la risposta del governo federale.
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