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Provette e altro in un laboratorio della Roche.

Oggi in Svizzera

Care lettrici, cari lettori

lo sapevate che gli svizzeri sono un popolo di escursionisti e che non disdegnano  nemmeno le gite in bicicletta, in particolare in mountain bike? Secondo l'Ufficio federale delle strade, in media si organizzano 15 escursioni all'anno, della durata media di tre ore. Ciò equivale a 200 milioni di ore in movimento ogni anno.

Per essere sincero, non sono tra quelli che aumentano le ore di movimento degli svizzeri. E per non smentirmi anche oggi sono qui seduto in redazione a Lugano per preparare il nostro bollettino quotidiano.

Buona lettura.

Provette e altro in un laboratorio della Roche.
Keystone / Martin Ruetschi

Volano le esportazioni elvetiche: nel secondo trimestre per la prima volta superati i 60 miliardi di franchi.

Il comparto chimico-farmaceutico elvetico continua a trainare le esportazioni della Confederazione. Nel secondo trimestre dell’anno hanno superato per la prima volta i 60 miliardi di franchi. Si tratta del quarto aumento trimestrale consecutivo dopo il crollo dovuto allo scoppio della pandemia.

Dai dati pubblicati oggi dall’Amministrazione federale delle dogane, le esportazioni in questo secondo semestre sono in progressione del 3,2% rispetto al periodo gennaio-marzo. Aumentano del 3,8% anche le importazioni, che hanno raggiunto 48,9 miliardi di franchi.

Come detto, il settore chimico-farmaceutico fa la parte del leone con esportazioni pari a 31,6 miliardi di franchi. Seguono le macchine e l’elettronica (7,7 miliardi), l’orologeria (5,4 miliardi) e gli strumenti di precisione (4,3 miliardi). L’Europa resta il nostro miglior partner commerciale (34,7 miliardi).

Lavoratori del settore turistico fanno campagna a favore di Zurigo
Keystone / Ennio Leanza

Benvenuti in Svizzera, la babele delle tasse di soggiorno, dove ogni comune fa quello che vuole.

Se venite in vacanza in Svizzera, sappiate che la tassa di soggiorno potrebbe essere decisamente salata oppure non esistere affatto. Comparis, il servizio di confronto internet, chiama questa situazione “la babele incontrollata”: a Montreux il turista paga 7 franchi a notte mentre a Zugo la tassa scende a 95 centesimi.

Per il suo studio, Comparis ha valutato le tariffe degli 80 comuni che hanno registrato il maggior numero di pernottamenti. La media nazionale è di 3,75 franchi a notte. Le notevoli differenze sono dovute al fatto che chi fissa la tassa è il comune, per cui le differenze esistono anche all’interno dello stesso cantone.

Nei Grigioni, tanto per fare un esempio, a Coira i turisti pagano una tassa di soggiorno di 2,35 franchi a notte mentre a Davos il costo del balzello sale a 5,90 franchi. Vi sono poi comuni turistici come Celerina, Flims e Laax che hanno rinunciato alla tassa di soggiorno, puntando sull’imposta sulla seconda casa.

Un radar per il controllo della velocità.
Keystone / Laurent Gillieron

La polizia cantonale vallesana ha pizzicato un automobilista mentre sfrecciava a 201 km/h.

Brutto regalo estivo per un automobilista macedone di 31 anni: beccato a circolare a 201 km/h in autostrada, l’uomo ha dovuto versare una garanzia di multa di 1’600 franchi. Denunciato al Servizio vallesano della circolazione stradale, al macedone è stato vietato di circolare in Svizzera.

Il radar stazionario era stato installato sull’autostrada A9 vicino a Granges, un comune vallesano situato tra Sion e Sierre. Come comunica oggi la polizia vallesana, il dispositivo ha misurato in totale la velocità di 854 veicoli, 120 di questi viaggiavano oltre il limite prescritto.

La polizia informa che i controlli saranno intensificati durante l’estate, per garantire la sicurezza di tutta la rete stradale del Vallese. Se avete intenzione di viaggiare sulle strade vallesane, siete avvisati…

Il Kapellbrücke ripreso di notte.
© Keystone / Urs Flueeler

La Svizzera riparte dopo il maltempo: riaperto lo storico ponte Kapellbrücke di Lucerna.

È un po’ il simbolo di una ripartenza dopo il maltempo. Questa mattina lo storico ponte di Lucerna è stato riaperto al pubblico. Il livello del lago dei Quattro Cantoni è infatti sceso sotto il livello di guardia.

Nonostante la buona notizia, poiché sono annunciati temporali ancora la prossima settimana, i sacchi di sabbia posti lungo il fiume Reuss, quali misure di protezione, non saranno per il momento rimossi.

Il livello del lago questa mattina era 28 centimetri più basso di venerdì sera, quando le inondazioni avevano raggiunto il massimo. Anche nuotare nel lago è di nuovo permesso, ma le autorità consigliano massima cautela.


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