
Oggi in Svizzera
Cari lettori,
se ancora non avete deciso dove passare le vacanze estive, venite in Svizzera a visitare il Parco Nazionale: è stato infatti considerato uno dei meglio protetti al mondo dall’Unione Internazionale per la conservazione della natura.
Istituito oltre cento anni fa tra l’Engadina e la Val Monastero è apprezzato soprattutto per la rigorosa protezione dell’area con le sue foreste e le zone alpine e subalpine. Il Parco nazionale ospita numerose specie minacciate di estinzione.
Intanto vi lascio alle notizie di oggi augurandovi una buona lettura.

Per combattere il Covid-19 la Confederazione punta sui medicamenti e non solo su vaccini e tamponi.
L’Ufficio federale della sanità pubblica ha annunciato oggi di aver concluso un contratto con l’azienda farmaceutica basilese Roche per l’acquisto di 3’000 dosi di un farmaco contro il Covid-19. Si tratta di combinazioni di anticorpi monoclonali.
Studi clinici mostrano che questi trattamenti offrono una protezione efficace contro le forme gravi della malattia. Attualmente questi farmaci non sono stati ancora omologati. Berna fa qui valere una deroga, presente nell’ordinanza 3 COVID-19, in attesa che Swissmedic li approvi.
I primi trattamenti saranno disponibili da metà maggio per alcuni gruppi di pazienti a rischio. Il costo dell’operazione è confidenziale ma la Confederazione si farà carico dei relativi costi finché non saranno rimborsati dall’assicurazione malattie obbligatoria.
- La notizia sul Corriere del TicinoCollegamento esterno.
- Il servizio della RSICollegamento esterno e la spiegazione di come funzionanoCollegamento esterno questi farmaci.
- La notizia sul farmaco della Roche anche su milanofinanza.itCollegamento esterno.
- Il comunicatoCollegamento esterno stampa dell’Ufficio federale della sanità pubblica.

La legge sul CO2 in votazione il 13 giugno contrappone due visioni del mondo.
Per i contrari, la nuova legge sarebbe troppo costosa: la benzina aumenterebbero di 12 centesimi al litro e la tassa sull’olio da riscaldamento raddoppierebbe. Sarebbe poi anche ingiusta: il costo del lavoro aumenterebbe e dunque la legge sarebbe antisociale, senza contare che le aziende energivore si trasferirebbero all’estero.
Del parere opposto l’Iniziativa delle Alpi. Per questi ultimi la posta in gioco non concernerebbe unicamente la nuova legge sul CO2 ma interi spazi abitativi e mezzi di sussistenza. Il 13 giugno affermano è cruciale per la fauna e la flora delle Alpi ma anche per la popolazione di montagna che è la prima a sentire le conseguenze dell’aumento delle temperature.
Anche chi risiede nelle regioni periferiche – rispondono i contrari – e dipende dalla propria automobile per gli spostamenti sarebbe svantaggiato. Le conseguenze del cambiamento climatico sono visibili da anni – ribattono i favorevoli – e ci si può chiedere cosa ne sarà dello spazio vitale per le future generazioni.
- Su blue News il parere dei contrari Collegamento esternoe quello dei favorevoliCollegamento esterno.
- Tutto sull’oggetto in votazione nell’articolo del collega Luigi Jorio su swissinfo.ch.
- C’è anche una parte dell’economia che sostiene la revisione della legge. Servizio della RSICollegamento esterno.
- Le spiegazioni della governoCollegamento esterno con le raccomandazioni di voto di Consiglio federale e del Parlamento.

Per l’Unione europea, se l’accordo istituzionale non va in porto, è tutta colpa della Svizzera.
L’accordo tra Ue e Svizzera è davvero il tema della settimana. Venerdì ci sarà finalmente l’incontro tanto atteso tra il presidente della Confederazione e la presidente della Commissione europea. Intanto da un verbale di una riunione tra Stéphanie Riso, vicecapo del gabinetto di von der Leyen, e gli ambasciatori dei 27 Paesi risulta che Bruxelles considera la Svizzera responsabile del possibile fallimento dei negoziati sull’accordo quadro istituzionale.
In estrema sintesi gli ostacoli maggiori per il raggiungimento di un’intesa sono le questioni della protezione dei salari elvetici e la direttiva sulla cittadinanza europea. L’Ue sospetta in particolare che la Confederazione voglia escludere del tutto dall’accordo questi due dossier.
Seppur l’accordo sia già stato negoziato dal 2014 al 2018, l’impressione da parte europea è che la Svizzera voglia modifiche sostanziali dell’accordo. Bruxelles sostiene che durante gli ultimi cinque incontri la Confederazione avrebbe respinto un piano di discussioni e non vi sarebbero stati progressi.
- La notizia riportata dalla Regione TicinoCollegamento esterno.
- Il servizio sul portale dell RSICollegamento esterno.
- Tutto ciò che c’è da sapere sull’accordo nel servizio della collega Sibilla Bondolfi su swissinfo.ch.
- Cosa vuole davvero la Svizzera? La risposta su tvsvizzera.it.

La cura del corpo e dell’anima tra le grandi priorità degli svizzeri durante la pandemia.
Quali sono state le richieste degli svizzeri durante la pandemia? Per saperlo è stata condotta un’analisi tra il febbraio 2020 e il febbraio 2021 su 6 milioni di clic degli utenti di local.ch e search.ch, le due maggiori piattaforme di ricerca e di prenotazione della Svizzera.
A causa della malattia e delle restrizioni imposte dalle autorità, emerge chiaramente che gli svizzeri si sono dedicati al benessere di mente e corpo. Risulta infatti un aumento della richiesta di psicologi, chirurghi estetici, podologi, ipnoterapeuti, trattamenti di kinesiologia.
Costretti a una mobilità ridotta, gli elvetici si sono anche presi molto cura della loro casa. Infatti, c’è stato un netto aumento di richieste di architetti, piastrellisti, imbianchini e giardinieri. Calate nettamente invece le richieste di scuole di ballo, agenzie di viaggio e taxi.
Ovviamente sono stati particolarmente sollecitati i servizi di consegna a domicilio e il commercio online. Il lockdown ha infine affievolito l’interesse alle condizioni meteorologiche e accresciuto quello per i programmi televisivi.
- La notizia completa con tutte le percentuali sul Corriere del TicinoCollegamento esterno
- La Regione TicinoCollegamento esterno punta sul ricorso ai psicologi.
- Anche il portale blue NewsCollegamento esterno riporta la notizia.

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