La televisione svizzera per l’Italia
Persona pulisce tavolo all aperto.

Oggi in Svizzera

Cari lettori,

è passato più di un anno dall'inizio della pandemia che ha costretto, chi più e chi meno, a comportarsi in modo diverso se non a cambiare stile di vita.

Quante parole e nozioni sono diventate di uso corrente nel giro di pochi mesi: curva dei contagi, fattore R0, pangolini, passaporto vaccinale, … Se qualcuno si fosse isolato dal mondo alla fine del 2019 e accendesse dopo tanto tempo la televisione probabilmente si sentirebbe parecchio spaesato.

Oggi l'attenzione degli svizzeri era puntata sulla conferenza stampa in cui il governo ha presentato le sue decisioni riguardo alle misure in vigore per frenare la diffusione del virus. Scopriamo cosa è stato comunicato e quali altre novità ha portato con sé questo mercoledì nel consueto bollettino quotidiano. Buona lettura!

Persona pulisce tavolo all aperto.
Keystone / Urs Flueeler

Il Consiglio federale ha deciso mercoledì un allentamento prudente delle restrizioni: dal 19 aprile riapriranno le terrazze dei ristoranti e saranno di nuovo consentite attività sportive e culturali al chiuso.

La situazione sul fronte pandemico resta fragile in Svizzera, ma secondo il Governo e il ministro della sanità Alain Berset “possiamo accettare un certo rischio“. Un mese fa, il Consiglio federale aveva preferito evitare riaperture troppo importanti, ma nel frattempo sono stati compiuti dei passi in avanti per quanto concerne le vaccinazioni e i test.

Concretamente, da lunedì prossimo i ristoranti potranno riaprire le loro terrazze (ma non i locali interni) e si potrà tornare ad allenarsi in palestra, a determinate condizioni. Nelle scuole universitarie e nei corsi per adulti ritorna l’insegnamento presenziale. La partecipazione però è limitata a 50 persone e a un terzo della capienza dei locali.

Le strutture ricreative e del tempo libero potranno riaprire i loro spazi interni analogamente ai negozi e ai musei. Inoltre, saranno di nuovo consentite manifestazioni in presenza di pubblico. Il numero di spettatori è però limitato a 100 persone all’aperto e 50 al chiuso.

Aula del consiglio nazionale
Keystone / Alessandro Della Valle

Il prossimo 13 giugno il popolo sarà chiamato ad esprimersi sulla cosiddetta “Legge Covid”. Per quale motivo e di cosa si tratta? Le spiegazioni in un articolo di swissinfo.ch.

La legge era stata approvata in settembre dal parlamento per fornire le basi legali alle decisioni prese dal governo tra la metà di marzo fino alla metà di giugno del 2020, provvedimenti volti a gestire la crisi provocata dal coronavirus che toccano diversi ambiti: dagli aiuti all’economia fino alle limitazioni delle attività sociali.  

Un gruppo di cittadini ha raccolto sufficienti firme per portare questa legge alle urne. Secondo il comitato referendario, il testo è superfluo e la maggior parte delle misure potrebbe essere introdotta senza conferire speciali poteri al governo. Quest’ultimo aspetto, a loro dire, rappresenta un pericoloso precedente.

Neonato
© Keystone / Gaetan Bally

Nessun caso di meningite virale è stato riscontrato nei bambini di meno di un anno di vita nella zona di Berna nel 2020. Le ragioni sarebbero legate alle accresciute misure di igiene introdotte contro il coronavirus.

È la conclusione di un gruppo di ricercatori dell’Inselspital, l’ospedale universitario della città di Berna, il cui studio è stato pubblicato sulla rivista Open Forum Infectious Disease. Una drastica diminuzione è stata registrata anche nei bambini da uno a 16 anni. E questo malgrado scuole estive e asili siano rimasti aperti.

Christoph Aebi, responsabile dell’infettivologia alla clinica pediatrica, auspica ulteriori studi su come semplici misure potrebbero servire a contenere a lungo termine la meningite virale nei bambini.

In Svizzera si stima che i casi di meningite virale nei neonati e nei bambini siano varie centinaia all’anno.


Aereo di Swiss all aeroporto di Zurigo.
© Keystone / Gaetan Bally

La compagnia aerea Swiss sarà la prima del gruppo Lufthansa a testare l’applicazione Travel Pass della IATA, sviluppata per viaggiare in modo più semplice e sicuro durante la pandemia.

L’app dell’organizzazione internazionale delle compagnie aeree permette ai viaggiatori di ottenere direttamente sullo smartphone i risultati dei loro test anti-Covid e di informarsi sulle condizioni di entrata nei paesi di destinazione.

Sarà quindi possibile fornire la prova dei requisiti di ingresso alle compagnie aeree e alle autorità senza dover rivelare informazioni sanitarie personali e i processi aeroportuali saranno più facili e veloci.

L’app farà il suo esordio con Swiss il prossimo 22 aprile sulla linea Zurigo – Londra (Heatrow). Il CEO di Swiss Dieter Vranckx ha sottolineato che è importante puntare su tutto quello che può facilitare il flusso dei passeggeri.

E anche il loro ritorno. Nel 2020 il numero di passeggeri per Swiss si è ridotto del 75% e l’esercizio si è chiuso con una perdita operativa di 654 milioni di franchi.

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