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Gente in piazza a Zurigo per protestare contro le misure di restrizione

Oggi in Svizzera

Cari lettori

questo è l'ultimo bollettino informativo prima di Pasqua. Cogliamo dunque l'occasione per augurare a tutti buone feste. Noi in questi giorni cercheremo di ricaricare un po' le batterie per farci trovare in piena forma per la volata primaverile verso le vacanze estive.

In Ticino in questo momento splende il sole e la temperatura è davvero gradevole. MeteoSvizzera, però, prevede per domenica e soprattutto per lunedì l'arrivo del brutto tempo.

Buone feste e a presto.

Vi lascio all'attualità di oggi. Buona lettura.

Code al portale nord della galleria autostradale del San Gottardo: scenari di altri tempi.
© Keystone / Alexandra Wey

Niente code al portale nord della galleria autostradale del San Gottardo per le feste pasquali e anche gli aeroporti sono stati poco frequentati.

La pandemia ha davvero cambiato le nostre abitudini. La foto ci mostra come si presentava l’autostrada al portale nord della galleria del San Gottardo durante le vacanze pasquali del 2018. 

Oggi lo scenario è decisamente cambiato. Sebbene negli scorsi giorni l’Ufficio federale delle strade abbia comunicato che si aspettava per Pasqua un importante afflusso di traffico sulla rete stradale svizzera, da quanto si è potuto constatare, non c’è stato alcun esodo vacanziero.

Anche l’aeroporto di Zurigo ha registrato una bassa frequenza: rispetto ai periodi pasquali pre-pandemici, il traffico viaggiatori è calato ben dell’85%. In questo caso hanno forse giocato un ruolo decisivo la prospettiva di un tampone al rientro o addirittura di una quarantena.

Gente in piazza a Zurigo per protestare contro le misure di restrizione
Keystone / Alexandra Wey

Per i movimenti di sinistra di Zurigo, vietare le manifestazioni con più di 15 persone è anticostituzionale

In una città come Zurigo vietare le manifestazioni ha ripercussioni soprattutto sulle attività delle organizzazioni e dei movimenti politici. Per questo motivo diversi partiti e movimenti di sinistra si oppongono al divieto di manifestazioni emesso dal cantone di Zurigo.

La Lista Alternativa, i Verdi, il PS e il Partito del Lavoro considerano lo stato attuale delle cose “insostenibile”: assieme ad altre organizzazioni, i sostenitori dello sciopero per il clima e il Collettivo di Sciopero Femminista, hanno deciso di presentare un reclamo al tribunale amministrativo.

Secondo i ricorrenti, decidendo di estendere il divieto di manifestazioni senza modifiche fino alla fine di aprile 2021, il consiglio di Stato zurighese non è disposto a porre fine a “questo stato di cose incostituzionale”.

Il tribunale amministrativo dovrebbe pronunciarsi sul caso “relativamente presto”. L’avvocata incaricata dai denuncianti ha infatti chiesto che il reclamo abbia un effetto sospensivo.

Il cantante sulla scena
@RTS

L’ex star della musica disco francofona, il cantante vodese Patrick Juvet, è morto a Bercellona all’età di 70 anni.

Il cantante risiedeva a Parigi, ma occasionalmente visitava la capitale catalana o la Svizzera. L’immenso successo planetario è arrivato con “Où sont les femmes ?” presente nell’album del 1977 “Paris by Night”,  frutto della collaborazione tra Juvet e Jean-Michel Jarre.

Il vodese, nato nel 1950 a Montreux, aveva rappresentato la Svizzera all’Eurovision Song Contest nel 1973 con “Je vais me marier Marie”. Tra gli altri suoi successi ricordiamo “Rappelle-toi minette”, uscito un anno dopo.

Anche il governo del Canton Vaud rende omaggio a Patrick Juvet: “Rimarrà una personalità vodese memorabile, un’icona degli anni ’70 che ha lasciato il segno nella sua generazione e in quelle successive”.

Le ultime apparizioni di Juvet sul palco risalgono al tour “Age tendre et tête de bois” degli anni 2000, una sorta di “all-star” di star popolari francofone.

Un poliziotto misura la velocità delle motocliclette.
Keystone / Urs Flueeler

Un motociclista è stato colto in flagrante mentre viaggiava a Basilea ben 62 chilometri all’ora in più del consentito.

Basilea non è Montecarlo, eppure un 23enne ha pensato di sfrecciare tra le vie cittadine a velocità decisamente poco raccomandabili. Il giovane è infatti stato pizzicato giovedì sera mentre sfrecciava a 102 chilometri orari invece dei 40 consentiti.

L’infrazione è stata commessa poco dopo le 19.30: al giovane è stato subito revocato il permesso per la scuola guida per la categoria delle motociclette, come pure tutte le patenti per altre categorie di veicoli già in suo possesso. La moto è poi stata sequestrata.

Secondo le norme di Via Sicura, come comunica la stessa polizia cantonale basilese, il giovane rischia una pena detentiva compresa tra uno e quattro anni.

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