La televisione svizzera per l’Italia
Turisti su una pedana che si sporge da una montagna osservano panorama alpino; tempo nuvoloso

Oggi in Svizzera

Care lettrici e cari lettori,

bentrovate/i.

È il cinquantesimo giorno dell'anno e con esso si conclude la terza settimana del bollettino quotidiano di tvsvizzera.it. Se vi va, scriveteci qui cosa ne pensate, ma soprattutto non dimenticate di consigliare ai vostri contatti di scaricare l'app SWI Plus o di iscriversi alla newsletter 'Oggi in Svizzera' sul sito.

Di seguito l'attualità del giorno, con l'augurio di buona lettura e di un sereno fine settimana.

Turisti su una pedana che si sporge da una montagna osservano panorama alpino; tempo nuvoloso
Keystone / Laurent Gillieron

Il turismo svizzero punta sulla sostenibilità per riprendersi dal suo anno più buio: nel 2020, i pernottamenti hanno registrato un crollo del 40%.

Secondo i dati diffusi venerdì dall’Ufficio federale di statistica (UST), tutte e tredici le regioni turistiche del Paese hanno accusato pesanti riduzioni di clientela, con picchi oltre il 65% nelle regioni urbane (Ginevra, Zurigo) e il calo più contenuto -grazie a un aumento degli ospiti svizzeri- nei Grigioni (-9,2%) e in Ticino (-16,3%).

A livello nazionale, sono andati persi 15,8 milioni di pernottamenti. A mancare sono stati soprattutto i turisti stranieri: -66,1%. Hotelleriesuisse stima una perdita di fatturato di 3,4 miliardi di franchi tra camere e ristorazione.

Per incoraggiare la clientela nazionale ed estera a soggiornare più a lungo, Svizzera Turismo lancia la campagna ‘Swisstainable’. Punterà sulla natura, l’offerta di trasporto pubblico, la cultura e i prodotti locali.

Vista dal basso di una sinagoga al crepuscolo illuminata all interno
© Keystone / Adrien Perritaz

In Svizzera francese si registra il terzo atto profanatorio contro un luogo di culto ebraico nel solo mese di febbraio. Atti finora molto rari nel Paese.

Giovedì notte, sulla porta della sinagoga di Bienne sono stati incisi una svastica e slogan antisemiti. Non ci sono indizi sull’identità degli autori né sui motivi dell’atto. La comunità ebraica della città presenterà denuncia penale e in una nota congiunta con la Federazione svizzera delle comunità israelite parla di “grave incidente antisemita”. La polizia cantonale ha aperto un’inchiesta.

A inizio febbraio, davanti alla sinagoga di Losanna era stato depositato un pacco contenente del lardo e contro quella di Ginevra erano stati lanciati dei pezzi di maiale. In gennaio, riferisce la direttrice della Fondazione contro il razzismo e l’antisemitismo Dina Wyler, si erano invece verificate due intrusioni a sfondo xenofobo in videoconferenze tenute da un’università e da un centro culturale ebraico.

Veicolo visibilmente senza conducente, di colore giallo, con scritto posta e numerosi sportellini
Keystone / Leandre Duggan

La Posta celebra il suo plurilinguismo, ma al contempo fa autocritica: italiano e francese sono poco rappresentati tra i dirigenti dell’azienda.

All’ex regia federale lavorano 56’000 persone di 76 lingue madri diverse, premette un comunicato diffuso venerdì, in vista della Giornata internazionale della lingua madre (21 febbraio). Ma si può sempre migliorare. “Soprattutto a livello manageriale”, osserva il direttore generale Roberto Cirillo, per essere un vero specchio della realtà elvetica La Posta dovrebbe avere più collaboratori di lingua italiana e francese.

All’inizio del 2019, i quadri superiori non germanofoni erano appena il 4,5%. Cirillo è riuscito a innalzare la quota al 7% e il suo obiettivo è portarla almeno al 20%.

Per aumentare le competenze linguistiche, e abbattere barriere, l’azienda propone sempre più eventi interni nelle altre lingue ufficiali e offre la possibilità di lavorare temporaneamente in un’altra regione.

  • La Posta è plurilingue, ma rimandata in italiano: la notiziaCollegamento esterno da La Regione Ticino
  • Nell’amministrazione federale non va di certo meglio: l’approfondimento dei miei colleghi Sonia Fenazzi e Kai Reusser da SWI swissinfo.ch
  • Svizzeri sempre più poliglotti, specialmente i bambini: dati diffusi di recente dall’UST in un articolo di tvsvizzera.it
Primo piano di Ignazio Cassis con occhiali da vista; dietro di lui bandiera CH e scritte Palazzo federale su fondo bianco
Keystone / Peter Klaunzer

Perché gli svizzeri all’estero dovrebbero respingere il referendum contro la Legge federale sui servizi di identificazione elettronica?

È lo stesso consigliere federale Ignazio Cassis che ci invita a toccare l’argomento, in un’intervista pubblicata oggi da SWI swissinfo.ch. Il capo del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ritiene che i nostri connazionali nel mondo abbiano una ragione in più, per esprimersi a favore: perché vogliono servizi consolari buoni e con un e-ID eviterebbero di viaggiare ore per mostrare la loro identità a uno sportello o di inviare il passaporto per posta.

Nell’incontro, Cassis si esprime inoltre sullo sviluppo delle rappresentanze svizzere all’estero, sulla nuova strategia per l’Africa e sul ruolo della Svizzera in Medio Oriente.

  • Vi invito dunque a leggere l’intervista integrale dei miei colleghi Balz Rigendinger e Giannis Mavris
  • Quanto all’identità elettronica, il comitato referendario si oppone in realtà al coinvolgimento di operatori privati: qui un sunto degli argomenti dei contrari alla Legge da tvsvizzera.it
  • Il futuro della Svizzera: prospettive per il 2021, incluse quelle di politica estera, nel giro d’orizzonte di SWI swissinfo.ch

Potete ricevere questo bollettino quotidiano per posta elettronica abbonandovi alla newsletter ‘Oggi in Svizzera’.

Contenuto esterno
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.

Inserite il vostro indirizzo e-mail, selezionate una delle newsletter qui sotto e cliccate su “Iscriviti”. Quindi fare clic su “Abbonati”.

Le ultime notizie

Giornaliero

Ogni giorno lavorativo, un/a giornalista di TVS tvsvizzera.it raccoglie per voi, in un formato compatto, i più recenti sviluppi e le notizie dalla Svizzera, in modo che possiate restare aggiornati/e su quello che sta accadendo.

Settimanale

Un mosaico di notizie selezionato in maniera automatica in base a quelle che più hanno suscitato l’interesse dei lettori nel corso della settimana precedente.

Ricevere una notifica sui nuovi articoli

Settimanale

La politica, la società, gli avvenimenti, l’economia e più in generale tutta l’attualità rossocrociata in una raccolta di articoli che espongono i fatti e forniscono letture diversificate e analisi complete dei temi trattati.

Mensile

La linea di confine che separa la Svizzera dall’Italia è lunga quasi 750 chilometri. A cavallo del suo tracciato avvengono scambi, transitano persone, emergono storie,… che potrete leggere grazie a questa newsletter.

Mensile

L’Italia vista da un punto di vista elvetico: nei fatti di attualità, nelle sue peculiarità, nelle interazioni con la Svizzera, nelle similitudini e nelle differenze.

Settimanale

In un mondo che corre velocemente, un insieme di pillole su fatti di politica estera e di attualità mondiale che vi permetterà di restare informati.

Mensile

Interviste, approfondimenti, eventi e storie che ruotano intorno alla cultura rossocrociata. Iscrivetevi per ricevere tutti i dettagli direttamente nella casella di posta elettronica.

La dichiarazione della SRG sulla protezione dei dati fornisce ulteriori informazioni sul trattamento dei dati.

In conformità con gli standard di JTI

Altri sviluppi: SWI swissinfo.ch certificato dalla Journalism Trust Initiative

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR

SWI swissinfo.ch - succursale della Società svizzera di radiotelevisione SRG SSR