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Approvata la legge sul salario minimo in Ticino

Veduta dall alto dei banchi del Gran Consiglio (parlamento) ticinese
RSI-SWI

Il Gran Consiglio (parlamento cantonale) ticinese ha approvato mercoledì la Legge che fissa un salario minimo. Scaturita dall'iniziativa dei Verdi 'Salviamo il lavoro in Ticino!', approvata in votazione popolare nel giugno del 2015, fissa la paga oraria ad almeno 19 franchi e 75 centesimi (circa 3'500 franchi lordi mensili). Tale salario sarà introdotto in modo progressivo tra il 2021 e il 2024.

Testo ed esito dell’iniziativa popolare del 2015Collegamento esterno

Dopo un dibattito di quattro ore, il Parlamento ha aderito al compromesso raggiunto dai partiti in Commissione della gestioneCollegamento esterno. La soluzione delineata da Verdi, Partito socialista, Lega dei ticinesi e Partito popolare-democratico (PPD, centro democristiano) è prima passata al vaglio di serie di emendamenti, una trentina, presentati da quasi tutte le forze politiche, incluse quelle firmatarie del rapporto.

Per permettere al mondo economico di adattarsi senza scossoni, il salario minimo sarà introdotto in base a uno scadenzario. Alla fine del primo anno, dovrà situarsi tra 19 e 19,50 franchi (salario orario lordo; differenze dettate dal settore economico), alla fine del terzo anno tra 19,50 e 20 franchi e alla fine del quarto anno tra 19,75 e 20,25. 

Le richieste del Movimento per il socialismo (MPS), che puntava a stipendi sensibilmente più alti, sono state respinte. Stessa sorte per la proposta del Partito liberale-radicale (PLR, centro-destra) di partire da una soglia di 19-19,50 franchi nel 2021 e innalzarla solo previa valutazione dell’impatto della misura a ogni scaglione.

È stata accolta, invece, la proposta di Più donne di far pagare i costi dei controlli alle imprese inadempienti.

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Il Ticino sarà il terzo cantone svizzero, dopo Giura e Neuchâtel, a introdurre un salario minimo.

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