Lo svizzero che finì Michelangelo
Carlo Maderno, architetto nato a Capolago e trasferitosi a Roma, ha legato il suo nome alla Città Eterna. La sua storia raccontata da Federica Girardi.
Carlo MadernoLink esterno è uno degli architetti ticinesi che cambiò il volto di Roma tra il XVI e il XVII secolo. Nipote degli architetti Domenico e Giovanni Fontana, Carlo arrivò a Roma molto giovane per lavorare con lo zio Domenico.
Grazie alla sua influenza, riuscì presto a ricevere diverse commissioni di lavori prettamente tecnici. Ma fu con la partenza di Domenico per Napoli che Carlo Maderno poté mostrare la sua vena artistica.
Nel 1603 arrivò il primo incarico importante: la realizzazione della facciata della Chiesa di Santa Susanna alle Terme di DioclezianoLink esterno. Un esempio di architettura barocca che lo fece notare dai signori dell’epoca che da quel momento gli commissionarono diversi lavori.
La sua esperienza come tecnico attento e preciso gli fece vincere, nello stesso anno, il concorso per la guida della Fabbrica di San Pietro, l’ente che soprintendeva i lavori per la realizzazione della Basilica.
Questo fu il momento di svolta per il Maderno che si trovò a dover modificare i progetti di MichelangeloLink esterno per terminare i lavori. Tra le opere che portano la sua firma in Vaticano, c’è la famosa facciata della Basilica.
Il racconto dell’architetto ticinese per Oltre la news è di Federica GirardiLink esterno, fotografa e Social Media Manager che usa i social network per raccontare la sua Roma.
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