Il cappuccino più caro al mondo? Lo si beve a Zurigo

Una pausa caffè nella città sulle rive della Limmat non è decisamente a buon mercato. Assieme a Ginevra, Zurigo resta nel plotone di testa delle località più care al mondo, stando a uno studio della Deutsche Bank.
Se non avete nessuna idea del costo della vita in Svizzera e ordinate un cappuccino a Zurigo, correte il rischio che, quando vi presenteranno il conto, il vostro cuore inizi improvvisamente a battere come quello di un ciclista impegnato nell’ascesa del Passo dello Stelvio.
Nella capitale economica elvetica, una tazza costa mediamente 6,77 dollari (5,8 euro). Secondo l’edizione 2025 del rapporto Mapping the World’s PricesCollegamento esterno dell’istituto di ricerca della Deutsche Bank, in nessun’altra località del mondo un cappuccino costa così caro. Ginevra segue a ruota: con 5,86 dollari, si piazza al quinto posto della classifica globale.
A titolo di paragone, a Milano la stessa bevanda costa in media 2,15 dollari, a Roma 1,79. La capitale italiana è al penultimo posto della classifica per quanto riguarda il cappuccino. Solo al Cairo si spende meno.
Il dato è emblematico di una tendenza più ampia: le due città svizzere sono tra le più care del pianeta in quasi tutte le categorie analizzate dal rapporto, che confronta i prezzi nelle 69 metropoli più importanti per i mercati finanziari globali.
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Non solo caffè
Non è naturalmente solo il caffè a pesare sul portafoglio degli zurighesi e dei ginevrini. Il rapporto evidenzia come entrambe le città siano ai vertici anche per il costo di un pasto al ristorante (147 dollari per una cena di tre portate per due persone), per un biglietto del cinema (24,6 dollari) e per un paio di jeans (139 dollari a Zurigo, 137 a Ginevra).
Anche per una Coca o un pranzo al McDonalds il portamonete tende seriamente ad alleggerirsi: a Zurigo una bottiglia costa in media 5,93 dollari e un menù nella catena di fast food 20,9 dollari.
Uno dei problemi più grandi con cui sono confrontate le persone che vivono nelle due città elvetiche è il livello degli affitti e il costo degli appartamenti. A Zurigo, il prezzo al metro quadrato per un appartamento in centro è di quasi 24’000 dollari, mentre l’affitto per un appartamento di tre vani in centro sfiora i 5’000 dollari. Per una volta, però, le due città svizzere non sono al vertice della poco invidiabile classifica: a Hong Kong il prezzo per l’acquisto di un appartamento è più elevato, mentre a San Francisco, Londra, Boston, Singapore e New York gli affitti sono compresi, nell’ordine, tra 5’400 e 8’300 dollari.

Milano, spesso al centro delle cronache negli ultimi anni per il caro-affitti, è al 20esimo posto: nel capoluogo della Lombardia per affittare un appartamento di tre vani bisogna sborsare mediamente 3’250 dollari.
Redditi e qualità della vita alti
Prezzi elevati fa però anche rima con salari alti. Zurigo e Ginevra sono infatti rispettivamente al secondo e al primo posto per reddito netto medio mensile: 7’788 e 7’984 dollari. Anche considerando l’affitto, le due città elvetiche sono in testa alla classifica.
Chi vive a Milano o a Roma deve invece stringere molto di più la cinghia: una volta dedotto l’affitto, una coppia in cui entrambe le persone lavorano, dispone di un reddito netto inferiore ai 1’500 euro. Le due località italiane figurano attorno al 50esimo posto. Solo in alcune città dei Paesi emergenti il reddito disponibile è più basso.
Le due città svizzere si situano nelle parti alte della classifica anche per quanto concerne la qualità della vita. Zurigo, che nel precedente rapporto stilato prima della pandemia figurava in prima posizione, è però scivolata all’ottavo rango, mentre Ginevra è al sesto. A influire sul risultato è il costo della vita, più elevato rispetto alle altre città, rilevano gli autori del rapporto.
Una stabilità degna di nota
Dalla prima edizione del rapporto nel 2012, Ginevra e Zurigo sono sempre state in cima alla maggior parte delle categorie prese in considerazione, si legge nello studio.
Le due città “offrono un mix attraente, essendo sede di industrie ad alto reddito e avendo una delle valute più stabili e i tassi d’inflazione più bassi al mondo negli ultimi decenni”. Ciò ha permesso – prosegue il rapporto – “di mantenere il potere d’acquisto e ha contribuito ad attrarre capitali e risorse”.
Il corollario è però il rischio di gentrificazione. Se da un lato i salari elevati permettono di avere un buon tenore di vita, dall’altro le fasce meno abbienti, i giovani e le famiglie rischiano di non trovare più spazio nelle città, in particolare per gli affitti esorbitanti, come rilevava l’architetta Fareyah Kaukab in questo articolo.

Altri sviluppi
A Zurigo la gentrificazione ha portato a una crisi abitativa
Qualcosa di non così caro ancora si trova
Nonostante siano tra le città più care al mondo, Zurigo e Ginevra riservano qualche sorpresa. Alcuni beni e servizi risultano infatti relativamente convenienti rispetto ad altre metropoli. Per esempio, il costo mensile di una connessione internet a banda larga (circa 58 dollari a Zurigo e 63 a Ginevra) è inferiore a quello di città come New York (63 dollari), Abu Dhabi (102) o Singapore (94). Anche il prezzo di un iPhone 16 Pro (128 GB) è più contenuto: 1’230 dollari in Svizzera, contro i 1’448 della Svezia o i 1’835 del Brasile.
Un altro esempio riguarda le sigarette: un pacchetto costa 11,10 dollari a Zurigo e Ginevra, meno che a Melbourne (32,50), Londra (23,10) o Dublino (20,60).
E al posto del cappuccino si può optare per una birra, che in negozio a Zurigo costa appena poco più di quanto si spende a Milano (rispettivamente 2,67 e 2,45 dollari), o per una bottiglia di vino di fascia media, il cui prezzo si aggira intorno ai 14 dollari, ben lontani dai 23,40 di Singapore o dai 21,60 di Giacarta.

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