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Juncker: "A questa Europa manca unione"

"160'000 profughi da ospitare suddivisi in quote"

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 settembre 2015

È stato un richiamo alla solidarietà e all'unità quello lanciato dal presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker nel suo primo discorso sullo stato dell'Unione. "L'UE non versa in buone condizioni, manca di unione e manca di Europa", ha affermato il lussemburghese, lanciando un appello agli Stati membri affinché accettino il ricollocamento di 160'000 rifugiati, il quadruplo rispetto alla proposta di maggio, accolta piuttosto freddamente.

"La ripartizione dovrà essere obbligatoria, lo scaricabarile non aiuta", ha detto ancora Juncker, invitando a non lasciare soli i paesi maggiormente toccati dalla "peggiore emergenza migratoria dal 1945", come Ungheria, Grecia ed Italia. A inizio 2016, la Commissione proporrà un quadro legale per la gestione a lungo termine della crisi.

"Le cifre sono impressionanti", ha quindi aggiunto, "ma non è il momento di avere paura, è il momento delle azioni coraggiose". I ministri dell'interno si riuniranno il 14 settembre a Bruxelles.

RSI/NEWSLink esterno/pon/ATS/AFP

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