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Italia, tra green pass e nuove regole per scuola e trasporti

Una guardai giurata controlla il green pass all entrata del Colosseo a Roma.
Scattato l'obbligo, davanti a diversi luoghi turistici importanti si sono formate delle colonne. Copyright 2021 The Associated Press. All Rights Reserved

Dopo ristoranti, piscine, palestre, cinema, stadi e teatri, il governo italiano ha approvato il nuovo decreto che rende obbligatorio l'uso del green pass per scuola, università e trasporti a lunga percorrenza. Il testo, 10 articoli, entra in vigore il giorno dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, dunque entro il 7 agosto.

Le novità principali riguardano la scuola e l’università, con l’obbligo della certificazione che varrà anche per gli studenti universitari, un’ipotesi che non era emersa nei giorni scorsi. 

Professori e personale non docente dovranno avere ed esibire la certificazione e se non lo faranno scatteranno le sanzioni: il mancato rispetto delle disposizioni, dice la bozza del decreto, “è considerata assenza ingiustificata” e dopo cinque giorni il rapporto di lavoro “è sospeso e non sono dovuti la retribuzione né altro compenso o emolumento”. I controlli spetteranno ai dirigenti scolastici. 

Sempre per quanto riguarda la scuola, il decreto raccomanda il rispetto del distanziamento di un metro, “salvo che le condizioni strutturali-logistiche degli edifici lo consentano” e ribadisce l’obbligo di mascherina per tutti gli studenti, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni e per chi ha patologie incompatibili con l’utilizzo. 

Il governo non esclude però che si possa stare in classe senza mascherina: per le classi di studenti “che abbiano tutti completato il ciclo vaccinale o abbiano un certificato di guarigione”, i protocolli possono prevedere delle deroghe all’obbligo. 

Il decreto è invece molto restrittivo sulla possibilità di derogare alla presenza in classe degli studenti. I governatori potranno disporre la didattica a distanza solo per “specifiche aree del territorio o per singoli istituti (…) esclusivamente in zona rossa o arancione” e “in circostanze di eccezionale e straordinaria necessità dovuta all’insorgenza di focolai o al rischio estremamente elevato di diffusione del virus o di sue varianti nella popolazione scolastica”. 

Trasporti a lunga percorrenza

L’altro punto centrale del decreto è l’obbligo del green pass per i trasporti a lunga percorrenza, che scatta dal primo settembre. Dovrà essere esibito per salire sugli aerei, sulle navi e sui traghetti, sui treni ad alta velocità e sugli Intercity e anche sugli autobus di linea che collegano regioni diverse o quelli a noleggio con conducente. Ad effettuare i controlli saranno i gestori dei servizi e chi sarà trovato senza il pass avrà una sanzione da 400 a mille euro. 

Nessun obbligo, invece, per i collegamenti con le isole minori e per lo Stretto di Messina, per bus e metropolitane del trasporto pubblico locale e per bus e treni regionali. Sia per la lunga percorrenza sia per il trasporto pubblico locale la capienza salirà dal 50 all’80%, sia in zona bianca che in zona gialla. 

Obbligatorio da oggi, vediamo come è stato accolto il green pass:

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