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Quando anche a Berna c'erano i paninari

Tipico scarponcino da 'Panoz' (immagine d'archivio) Keystone

Sottocultura anni '80, i paninari rappresentarono anche un momento di espansione del gergo giovanile italiano. A ricordare la loro "colonia" nella città federale, infatti, è nientemeno che un professore universitario. Col quale abbiamo parlato di lingua dei giovani, tra Italia e Svizzera.

Questo contenuto è stato pubblicato il 09 settembre 2018 - 08:30

"Ciao Italia! Noi orsi [l'orso è il simbolo araldico della città di Berna, ndr] siamo per ora il nucleo più lontano dal Durango. Tenere alta la gloriosa reputazione paninara nella Bear-city sfiora l'impossibile, ma il Pan-look muore con noi. [...] Della lingua tedesca a noi non ce ne sdruma un drigo, perché usiamo un linguaggio troppo giusto!"

Sono frasi estratte da un giornalino del 1988 che, oltre a mostrare un gruppo di giovani vestiti alla moda di allora, indica quali sono a Berna i negozi che vendono indumenti e accessori delle marche "giuste", nonché i locali (fast-food, paninoteche, disco) da paninaro.

"Dall'estremo sud all'estremo nord, gli estremi di un mito" Quelli del Kiodo Inc.

A regalarci questa chicca è Guido PedrojettaLink esterno, per anni docente di Letteratura e filologia italiane all'Università di Friburgo.

Invitato a tenere una conferenza sui gerghi giovaniliLink esterno, la scorsa primavera a Bellinzona, decide di partire proprio dai paninari, esempio lampante di come tali codici esprimano innanzitutto l'appartenenza a un gruppo.

Il valore e le influenze

Il gergo del movimento nato in piazza San Babila a Milano fu esportato così com'è. Se si guarda, invece, alla lingua parlata dai liceali della Svizzera italiana dieci anni dopo (nel 1998 fu pubblicato un VocabolarioLink esterno), si scopre un linguaggio giovanile influenzato, più che dai coetanei italiani, dal dialetto locale.

Ma che valore hanno questi codici? Se una lingua è veicolo di cultura e del pensiero, lo stesso vale per i gerghi giovanili? Aiutano a sviluppare le capacità espressive o le danneggiano?

Col professor Guido Pedrojetta scopriamo inoltre quello che è (secondo alcuni) l'unico caso di elvetismo giovanile, cioè di espressione gergale che dalla Svizzera italiana si è diffusa in tutta Italia.

+ Sito della rassegna Strange DaysLink esterno
+ Programma di eventi culturali, Biblioteca cantonale di BellinzonaLink esterno

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