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Francia, Valls respinto da ‘En marche!’

Doccia fredda per Manuel Valls: la candidatura dell’ex primo ministro francese, che martedì aveva manifestato la volontà di presentarsi alle legislative di giugno nelle liste di ‘En marche!’, è stata respinta dal movimento del presidente eletto Emmanuel Macron. Il partito socialista, intanto, ha avviato una procedura d’espulsione.

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“Al momento la richiesta di investitura di Manuel Valls non soddisfa i criteri per l’accettazione”. Con queste parole Jean-Paul Delevoye, ex neogollista incaricato di stilare le candidature di ‘En marche!, ha escluso mercoledì che l’ex premier socialista possa presentarsi alle legislative dell’11 e 18 giugno nelle liste del movimento.

“Le regole sono uguali per tutti”, ha detto ancora. “La commissione nazionale di investitura che presiedo non può quindi analizzare la sua richiesta”.

Il Partito socialista, intanto, ha avviato una procedura d’espulsione nei confronti di Valls. L’ex primo ministro, martedì, aveva definito “morto” il Ps e aveva annunciato di volersi presentare alla consultazione tra le fila del partito di Macron.

“Una procedura è in corso. Manuel Valls è stato deferito davanti alla commissione dei conflitti”, ha dichiarato il segretario dei socialisti Jean-Christophe Cambadelis.

“Nel Ps non è come nel Front National, a En Marche! o alla France insoumise”, ha aggiunto. “Non è il capo che decide chi espellere. Ci sono delle procedure”.

La vittoria di Emmanuel Macron alle presidenziali francesi è caduta come una bomba a frammentazione su tutti i partiti politici.

Le formazioni tradizionali devono ormai confrontarsi con un fallimento e qualche colpo di scena che rende difficile lanciare la battaglia per le legislative, in vista delle quali molti -sia tra i socialisti, sia tra i Républicains- si sono detti pronti a raggiungere la maggioranza presidenziale.

Le conseguenze si vedono anche a destra. Martedì, Marion Maréchal-Le Pen ha annunciato il suo ritiro dalla vita politica. Un ritiro temporaneo e dettato da ragioni personali, ma interpretabile anche in altro modo: il Front National, “edulcorato” da Marine Le Pen, forse le non appartiene più. In molti vedevano in lei il futuro del partito nazionalista.

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