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Incendi in Svizzera, tra cambiamento climatico e misure di prevenzione

INcendio
Settembre 2018, bruciano i boschi sopra a Pollegio, nel cantone Ticino. Enea Ferrari

Il riscaldamento climatico sta rendendo sensibili agli incendi zone boschive che prima non lo erano. La Radiotelevisione svizzera è andata nel Giura e in Ticino per capire come si sta affrontando il problema.

Riscaldamento climatico è anche sinonimo di siccità. Nel cantone Giura, il cui territorio è ricoperto per il 41% da boschi, circa 4’000 ettari di faggete stanno deperendo ed è stato decretato lo stato di catastrofe forestale. E con la siccità, è più facile si verifichino roghi.

I giorni dove vige il pericolo meteorologico per il rischio di incendi dal 2015 al nord delle Alpi sono aumentati  da meno di 20 a punte di 50.

“Siamo preoccupati, gli incendi sono sempre più frequenti e le persone non si rendono davvero conto che c’è questo pericolo nelle nostre foreste”, dice Stephane de Santa, comandante dei pompieri di Haute-Sorne.

La Svizzera italiana è un luogo storicamente più esposto agli incendi che il resto del Paese. Ma il cambiamento climatico, come visto, sta facendo crescere questo rischio anche al nord delle Alpi. L’esperienza ticinese può dunque rivelarsi molto utile per capire come prevenire questi fenomeni dove si è meno abituati a combatterli.

Nel prossimo video sentiremo anche il parere di Daniele Ryser, che è stato in prima linea contro i roghi in Ticino e ora fa parte della commissione internazionale contro gli incendi boschivi:

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tvsvizzera.it/Zz con RSI (Quotidiano del 08.07.2020)

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