Importati circa un secolo fa in Germania, si stanno diffondendo anche in Svizzera.
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Il procione sta causando sempre maggiori problemi nella Confederazione, distruggendo giardini, danneggiando case e mettendo in pericolo altre specie.
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tvsvizzera.it/mrj
Molto diffusi in Germania, i procioni si stanno propagando sempre di più in Svizzera e le autorità di Basilea Città sono preoccupate perché si tratta di un animale che crea ingenti danni.
Rolf Wirz è guardiacaccia di Basilea campagna. Almeno una volta alla settimana, qui, nel comune di Sissach, qualcuno avvista un procione.
“Sono stati visti un po’ in tutto il territorio”, spiega il guardiacaccia Rolf Wirz, “soprattutto vicino ai ruscelli, dove si trovano bene”. Poi, una volta che cala il buio, si avvicinano alle case e s’intrufolano nei giardini alla ricerca di qualcosa da mangiare.
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In Europa il procione, che è arrivato dal Nordamerica, è considerato dal 2016 una specie invasiva e per questo motivo ne è autorizzato l’abbattimento. Nelle zone abitate, dove sparare sarebbe pericoloso, si cerca dapprima di catturarlo, attirandolo nelle gabbie con del cibo. In seguito, viene abbattuto.
Circa un secolo fa questi animali erano stati importati in Germania per le loro pellicce. Alcuni erano scappati o erano stati liberati nel Land dell’Assia e da allora si sono diffusi nelle foreste tedesche, ma anche vicino ai centri abitati. Nel 2020 in Germania ne sono stati abbattuti 200’000 esemplari.
Dalla Germania si sono poi moltiplicati anche in Svizzera, soprattutto nei cantoni vicini al confine tedesco. Quest’anno nel cantone di Basilea Campagna ne sono stati catturati dieci. Lo scorso anno erano stati sei.
Non si hanno dati sulla quantità di questi animali in Svizzera. A Basilea Campagna si stima che siano per ora una quarantina, ma ce ne potrebbero essere molti di più.
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