Voto storico per la Danimarca
La popolazione danese avente diritto di voto è chiamata alle urne per decidere se il Paese debba aderire alla politica di difesa e di sicurezza comune dell'Unione Europea.
Copenhagen, da questo punto di vista, è totalmente indipendente da 30 anni. Un caso unico, poiché è il solo Stato dei 27 dell’UE che beneficia di una clausola detta di “opt out” che gli consente di non partecipare alle operazioni militari congiunte o ad altre iniziative in materia di sicurezza comune.
La guerra in Ucraina, però, potrebbe aver cambiato le cose. Copenaghen vorrebbe infatti rinunciare a queste esenzioni e le ragioni della premier Matte Frederiksen sono abbastanza ovvie: “Consiglio vivamente e con tutto il cuore un sì. Non credo di aver mai dato indicazioni di voto con la stessa forza come ora. Se Putin è così aggressivo in Ucraina, potrebbe esserlo anche altrove e allora credo che in Europa dovremmo essere uniti”, ha dichiarato.
L’estrema destra danese fa campagna per il no perché teme che questo cambiamento possa aumentare il rischio di trascinare il Paese in una guerra. Anche una parte della sinistra radicale vuole lo status quo, ma, stando ai sondaggi, la maggior parte dei danesi intende seguire le indicazioni del Governo.
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