Dopo lunghe discussioni è stato sancito un accordo che va a modificare l'attuale politica migratoria di Bruxelles. L'intesa, che tocca anche la Svizzera, sancisce per la prima volta nei testi giuridici un meccanismo di solidarietà per i Paesi alle frontiere esterne di Schengen.
Questo contenuto è stato pubblicato al
3 minuti
tvsvizzera.it/mrj con Keystone-ATS
I ministri e le ministre dell’interno dell’Unione Europea, riuniti giovedì a Lussemburgo, sono giunti a un’intesa su due aspetti chiave della riforma politica migratoria che, se verrà accettata dal Parlamento europeo, avrà un impatto anche sulla Svizzera.
La riforma prevede un sistema di solidarietà tra gli Stati membri nella gestione delle persone rifugiate e un esame accelerato delle domande di asilo di alcuni/e migranti alle frontiere. Il via libera apre la strada ai colloqui con il Parlamento europeo, in vista dell’adozione della riforma prima delle elezioni europee del giugno 2024.
Si tratta di un “passo storico”, ha dichiarato la Consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider al termine dell’incontro, al quale ha partecipato. Era urgente trovare un accordo, ha aggiunto. Si tratta di un compromesso che “creerà fiducia”, ha detto. Il sistema di Dublino, al quale anche la Confederazione partecipa, “non avrebbe resistito a lungo alla situazione attuale”.
Effetti sulla Svizzera
Un impatto sulla Svizzera, in quanto Stato associato, ci sarà. È prevista, infatti, l’introduzione di un meccanismo di solidarietà per alleggerire i Paesi alle frontiere esterne dello spazio Schengen, mentre l’attuale regolamento di Dublino sarà sostituito da un regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione, ha scritto il Dipartimento di giustizia e polizia (DFGP) in un comunicato stampa.
Oltre agli adeguamenti delle norme sulla determinazione dello Stato competente, il compromesso adottato prevede che gli altri Paesi dovranno fornire sostegno – finanziario o in termini di personale – a quelli situati alle frontiere esterne di Schengen o prendere in carico i e le richiedenti l’asilo.
Allo stesso tempo, nelle nazioni di prima accoglienza dovranno essere avviate procedure d’asilo celeri. Fra queste l’introduzione di esami rapidi alle frontiere delle domande con scarse possibilità di successo. In questi casi sarà avviata immediatamente una procedura di rimpatrio per le persone la cui domanda è stata respinta alla frontiera, con l’obiettivo di prevenire la migrazione secondaria irregolare nell’area Schengen.
Contenuto esterno
Una pietra miliare per la politica d’asilo
Questa decisione segna anche una pietra miliare nelle discussioni sulla riforma del sistema europeo di asilo e migrazione, iniziate nel 2016. Il principio di un meccanismo di solidarietà sarà sancito per la prima volta nei testi giuridici, osserva il DFGP. Finora, gli Stati Schengen hanno deciso solo caso per caso di sostenere gli Stati alle loro frontiere esterne.
Il compromesso raggiunto non è sostenuto da Ungheria, Polonia, Malta, Bulgaria e Slovacchia. La Repubblica Ceca ha dal canto suo annunciato dopo l’accordo che non avrebbe partecipato al meccanismo di solidarietà. La Polonia e l’Ungheria avevano rifiutato la solidarietà obbligatoria fin dall’inizio.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Seppur lievemente l'inflazione torna a salire in Svizzera, per la prima volta dall'aprile scorso: in novembre la crescita dei prezzi su base annua si è attestata allo 0,7%, a fronte dello 0,6% registrato in ottobre, che era stato il valore più basso dal giugno 2021.
I mozziconi di sigaretta nei parchi giochi sono pericolosi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Nei parchi giochi in Svizzera si ritrovano in media quasi un centinaio di mozziconi di sigaretta, secondo un'indagine condotta dall'organizzazione stop2drop. Tossici per l'ambiente, questi rifiuti sono anche pericolosi per i bambini.
La parola svizzera in italiano dell’anno è “non binario”
Questo contenuto è stato pubblicato al
È "non binario" la parola svizzera dell'anno 2024 in italiano, seguita da "allerta meteo" e "nomofobia". Lo rende noto martedì in un comunicato la Scuola universitaria di scienze applicate di Zurigo (ZHAW).
Per il Consiglio nazionale lo scudo rossocrociato può essere usato sulle maglie sportive
Questo contenuto è stato pubblicato al
La legge sulla protezione degli stemmi (LPSt) va rivista per poter permettere alle squadre sportive nazionali - come quella di disco su ghiaccio - di indossare le divise con lo stemma della Svizzera.
Rivedere lo statuto S per rifugiati ucraini per contrastare gli abusi
Questo contenuto è stato pubblicato al
Lo statuto di protezione S concesso alle rifugiate e ai rifugiati ucraini dovrebbe essere revocato o non rinnovato a determinate condizioni.
L’Unione democratica di centro sempre con il vento in poppa in Svizzera
Questo contenuto è stato pubblicato al
Se le elezioni federali si tenessero questo autunno, il partito della destra conservatrice e sovranista guadagnerebbe ulteriormente voti
Venditore di auto a giudizio per un omicidio del 1995
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Tribunale penale federale si occupa di un caso rimasto a lungo misterioso: l'omicidio di un diplomatico egiziano avvenuto nel 1995 nel garage sotterraneo del suo appartamento a Ginevra. Sul banco degli imputati ci sono un venditore di auto e una presunta complice.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha annunciato di aver graziato il proprio figlio Hunter Biden, che era in attesa di sentenza in due distinti processi per possesso illegale di un'arma e per evasione fiscale.
Quattro nuove imprese su cinque in Svizzera hanno un solo impiego
Questo contenuto è stato pubblicato al
Quattro nuove imprese su cinque hanno un solo impiego e in generale le nuove realtà sopravvivono meno rispetto a quelle più grandi.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il 2023 è stato un anno di ripresa per i musei svizzeri. In questi dodici mesi sono stati registrati 14,95 milioni di ingressi, il che rappresenta un aumento del 5% rispetto al 2019, ultimo anno prima della pandemia.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.
Per saperne di più
Altri sviluppi
Chiesti altri crediti per nuovi container dove ospitare i rifugiati
Questo contenuto è stato pubblicato al
Il Consiglio federale ha chiesto un credito supplementare per la costruzione di nuovi alloggi temporanei per i rifugiati.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Così si è espresso il ministro degli interni italiano Matteo Piantedosi nel corso dell'incontro a Roma con Elisabeth Baume-Schneider.
Questo contenuto è stato pubblicato al
Complice il continuo arrivo di cittadini ucraini, la Segreteria di Stato della migrazione prevede un’impennata delle domande d'asilo.
Riammissione dei rifugiati: con l’Italia “non mi aspetto un miracolo”
Questo contenuto è stato pubblicato al
La ministra di giustizia e polizia Elisabeth Baume-Schneider sarà mercoledì a Roma dove incontrerà il ministro degli interni Matteo Piantedosi.
Niente rinvii di rifugiati verso l’Italia neppure in maggio
Questo contenuto è stato pubblicato al
Le autorità di Roma hanno deciso di prorogare di un altro mese la sospensione dell'accordo di Dublino decisa lo scorso dicembre.
Questo contenuto è stato pubblicato al
L'organizzazione sostiene che c'è disparità di trattamento tra richiedenti asilo, il razzismo è sistemico e le misure per il clima sono insufficienti.
Attese 27’000 richieste d’asilo in Svizzera quest’anno
Questo contenuto è stato pubblicato al
Sono previsti circa 2'500 profughi/e in più alle frontiere. L’Italia non riprende le e i rifugiati sbarcati sulle sue coste.
Non è stato possibile registrare l'abbonamento. Si prega di riprovare.
Hai quasi finito… Dobbiamo verificare il tuo indirizzo e-mail. Per completare la sottoscrizione, apri il link indicato nell'e-mail che ti è appena stata inviata.
Se volete segnalare errori fattuali, inviateci un’e-mail all’indirizzo tvsvizzera@swissinfo.ch.