A Bergün i turisti possono di nuovo fare fotografie
Il divieto di fare fotografie emanato martedì a Bergün (Canton Grigioni) verrà abrogato nella prossima assemblea comunale. L'idea pubblicitaria non ha mancato di suscitare reazioni critiche, soprattutto sui social media.
"Bergün è ora conosciuto in tutto il mondo", si legge in un comunicato del piccolo villaggio grigionese. Il sindaco Peter Nicolay fa anche sapere che nel paesino di montagna grigionese è da subito nuovamente permesso scattare fotografie.
Il Comune non avrebbe mai immaginato che l'azione pubblicitaria avrebbe suscitato un'eco tanto forte a livello mediatico, prosegue la nota, favorendo la ricerca e la diffusione di foto di Bergün su Google a livello mondiale.
Il divieto verrà abolito nella prossima assemblea comunale, ma il sindaco ha annunciato un permesso speciale per tornare a fotografare sul territorio comunale da subito. Tuttavia, ha aggiunto scherzosamente, "preghiamo di postare foto di Bergün con moderazione, per non rendere infelice nessuno".
Trovata pubblicitaria
A lanciare questa iniziativa è stato Grigioni Turismo in collaborazione con il Comune e con l'associazione Bergün/Filisur Turismo. Il motivo alla base della contestata iniziativa era stato spiegato così nella nota di martedì: chi non vive o non può recarsi in paesi di montagna altrettanto belli potrebbe sentirsi "infelice" guardando le foto. L'obiettivo reale: guadagnare turisti.
Ora il piccolo comune precisa: "Per far sì che un piccolo paese di montagna dei Grigioni come Bergün sia conosciuto al di fuori dei confini nazionali, occorre percorrere strade nuove e sorprendenti".
Il direttore del locale ente turistico, Marc-Andrea Barandun, ha da parte sua commentato: "Da due giorni i miei tre telefoni squillano contemporaneamente", soddisfatto dell'eco che l'iniziativa ha suscitato nei media anche a livello internazionale. Tuttavia, se l'effetto sortito sia quello voluto è ancora da chiarire. Le reazioni da parte degli utenti dei social media sono infatti contrastanti.
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