Test rapidi non efficaci nel 30% dei casi

I test rapidi e i "fai da te" non funzionano con le nuove varianti di Omicron. Il 30 percento dei casi positivi non viene rilevato.
Uno studio dell’Università di Basilea mostra come l’efficacia dei test rapidi viene ostacolata dall’attuale variante di Omicron.
Il capo dell’istituto di microbiologia Università Losanna Gilbert Greub già un anno fa aveva messo in guardia: la metà dei test fai-da-te sono imprecisi. Su richiesta della Confederazione Greub li aveva infatti esaminati quando erano stati introdotti in Svizzera. “La differenza tra BA5 e BA1 è grande quanto quella tra Alpha e Delta. Ciò significa che i test che funzionano per Alpha o Delta, non sono così affidabili per Omicron”.

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La differenza dell’attuale mutazione riguarda soprattutto le proteine Spike. E al momento circola soprattutto la variante BA5. Il nucleo del virus è praticamente uguale. Per questo si partiva dal presupposto che i test fai-da-te rilevassero tutte le mutazioni.
Uno studio non ancora pubblicato dell’Università di Basilea smentisce questa teoria. Il test della Roche -ad esempio- non rileva un terzo dei casi, soprattutto se la carica virale è bassa. Risulta dunque un falso negativo. In Svizzera esistono 45 tipi di test rapidi per il Covid, la televisione pubblica ha chiesto a Swissmedic se questi sono affidabili. Il servizio del TG:

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