Si è conclusa la visita thailandese di Ignazio Cassis
Al centro delle discussioni gli accordi bilaterali tra i due Paesi
Keystone / Toms Kalnins
Si è conclusa oggi, lunedì, la visita di due giorni del consigliere federale Ignazio Cassis in Thailandia. Gli incontri politici che ha avuto con diversi membri del Governo thailandese si sono concentrati soprattutto sull’intensificazione degli accordi bilaterali.
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tvsvizzera.it/mrj
Le relazioni tra i due Stati sono iniziate già 90 anni fa e, con un volume commerciale di 10,5 miliardi di franchi, la Thailandia è, per importanza, il secondo partner commerciale della Svizzera nel sudest asiatico. Attualmente oltre 200 ditte che hanno legami con la Svizzera si trovano in territorio thailandese e impiegano migliaia di persone.
Nel corso degli incontri con il premier Prayut Chan-o-cha e il ministro degli affari esteri Don Pramudwinai si è discusso di partenariato con l’ASEAN (Associazione delle nazioni del sudest asiatico), diritti dell’uomo, crisi in Myanmar e pandemia. La Svizzera ha reagito all’aumento del numero di contagi in Thailandia inviando, la scorsa settimana, un centinaio di respiratori artificiali e oltre un milione di test antigenici a Bangkok.
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Cassis ha inoltre inaugurato nella capitale thailandese, presso l’ambasciata elvetica, l’ufficio della Camera di commercio Svizzera-Thailandia (STCC) e ha assistito alla firma di un accordo tra la STCC e il politecnico di Zurigo riguardo a un programma di scambio di stagisti svizzeri presso le imprese che fanno parte dell’STCC.
Attualmente in Svizzera vivono circa 15’000 thailandesi e prima della pandemia ogni anno 200’000 cittadini elvetici si recavano in vacanza nel Paese asiatico e 150’000 thailandesi trascorrevano le ferie nella Confederazione.
Domani, martedì, il capo del Dipartimento federale degli affari esteri si recherà in Laos, per poi terminare il viaggio nella regione del Mekong in Vietnam il 5 e il 6 agosto.
In occasione della festa nazionale elvetica (1. agosto) Cassis era a Bangkok, dove ha tenuto un discorso, nel quale ha ricordato che gli svizzeri all’estero sono un simbolo della diversità della Confederazione, poiché esportano i valori elvetici nel mondo, mantengono vive le tradizioni nel loro nuovo Paese e riportano un pezzo di mondo in Svizzera. “La Svizzera vive della sua diversità”, ha detto Cassis, ringraziando poi i connazionali all’estero per aver costruito e mantenuto i ponti tra le culture e per aver aperto porte e cuori.
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