Semafori con countdown, Berna li sperimenta
L'indicazione del tempo d'attesa sembra ridurre le infrazioni ai passaggi pedonali e migliorare la sicurezza.
In vari Stati sono stati introdotti in questi anni impianti semaforici con il conteggio del tempo mancante per il via libera all'attraversamento della strada per i pedoni. In Svizzera un'analoga proposta a livello federale è stata affossata nel 2017 ma la città di Berna non intende desistere.
In questi giorni è stata avviata una sperimentazione in tal senso. In questo periodo infatti alcuni semafori bernesi collocati in punti strategici indicano per tre ore al giorno i secondi di attesa per il verde.
Studi condotti all'estero, osservano le autorità cittadine, dimostrano che con questo sistema diminuiscono del 30-40 per cento i passaggi delle strisce pedonali con il rosso e questo indubbiamente migliora la sicurezza. I tempi certi sembrano infatti scoraggiare i pedoni da azioni azzardate, in particolare in incroci e strade particolarmente trafficate e pericolose.
Ma non tutti la pensano a questo modo. Gli amministratori di Zurigo non intendono seguire questa via, anche per le problematiche connesse. Il trasporto pubblico nell'area urbana, è stato evidenziato, ha la priorità e quindi, quando sopraggiunge un bus o un tram, si dovrebbe interrompere il conteggio o aumentare il tempo rimanente indicato dall'impianto semaforico.
In proposito però nella capitale federale si è adottata una soluzione pragmatica: invece dei numeri vengono usati dei puntini che regrediscono in funzione dell'intensità del traffico, in particolare dei mezzi pubblici. Il tempo rimanente viene dilatato al passaggio dei bus o dei tram e i pedoni non sembrano accorgersene troppo.
Alla luce della sperimentazione in corso, di cui riferisce il servizio del Tg, altre municipalità elvetiche potrebbero implementare sistemi analoghi.
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