Scalatore italiano muore su una vetta svizzera di 4'000 metri
Un alpinista italiano è morto domenica dopo essere caduto dai 4'184 metri del Grand-Combin de Valsorey, nel Canton Vallese, nella Svizzera meridionale.
La polizia cantonale del Vallese ha dichiarato che il 42enne italiano è morto dopo essere caduto per 600 metri in un canalone esposto a nord-ovest sul Grand-Combin de Valsorey. L'alpinista ferito è stato trasportato in elicottero all'ospedale di Sion, ma è morto domenica.
Faceva parte di un gruppo di tre alpinisti partiti alle 5 del mattino dal rifugio Valsorey per raggiungere la vetta, che fa parte del massiccio del Grand Combin, vicino al confine italo-svizzero.
La polizia ha aperto un'inchiesta sull'incidente.
+ Quando la montagna da incanto si trasforma in incubo
In generale, i soccorsi in montagna (tutti i soccorsi sono classificati come emergenze, indipendentemente dal fatto se che si tratti di un incidente o di un malore) sono aumentati. Secondo gli ultimi dati, nel 2021 i soccorritori alpini sono stati chiamati 3'680 volte, ossia il 20% in più rispetto al 2019.
I dati del Club Alpino Svizzero relativi al 2022Link esterno, pubblicati nel marzo 2023, mostrano che il numero di incidenti mortali in alta montagna è però diminuito tra il 2021 e il 2022, passando da 131 a 109 morti; il 40% di questi erano scalatori e scalatrici non di origine svizzera.
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