Referendum contro l’ampliamento delle autostrade svizzere
Progetti autostradali contestati dalle organizzazioni ambientaliste.
Keystone / Helmut Fricke
Le organizzazioni ambientaliste intendono chiamare il popolo alle urne contro i crediti votati dalle Camere federali.
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tvsvizzera.it/spal con Keystone-ATS
Si è chiusa oggi, venerdì, con le votazioni finali su tutti gli oggetti approvati dalle e dai parlamentari nel corso di queste tre settimane, la sessione autunnale delle Camere federali. L’evento coincide con chiusura della 51esima legislatura, a tre settimane dalle elezioni federali che andranno a ridisegnare la composizione del Parlamento.
Ma è verosimile che ci sarà una coda. L’organizzazione ambientalista ha annunciato il lancio del referendum contro il potenziamento della rete autostradale elvetica, su cui le due Camere hanno votato i relativi stanziamenti, definito uno “spreco inaccettabile di risorse finanziarie”.
La crisi climatica impone l’abbandono delle ricette dello scorso millennio e un vero cambio di prospettiva nella politica della mobilità, sostengono le organizzazioni ambientaliste.
Secondo l’Associazione traffico e ambiente (ATA), l’ampliamento delle autostrade previsto dal Parlamento è eccessivo, obsoleto e troppo costoso. “La proposta originaria del Consiglio federale andava già nella direzione sbagliata, i progetti aggiunti e approvati dal Consiglio Nazionale e dal Consiglio degli Stati hanno peggiorato la situazione. Soprattutto dopo il chiaro sì alla legge sulla protezione del clima del 18 giugno”.
“È importante che la popolazione abbia la possibilità di esprimere la sua opinione sull’ampliamento delle autostrade”, sottolinea il vicepresidente dell’ATA Bruno Storni. Il referendum “contro questo ampliamento delle autostrade totalmente sovradimensionato” sarà sostenuto da “una vasta alleanza”. La raccolta delle firme, hanno assicurato i promotori e le promotrici, inizierà già nei prossimi giorni.
Nel dettaglio vengono contestati i progetti di ampliamento della rete autostradale per circa 4,4 miliardi destinati al potenziamento di cinque snodi autostradali (A1 Wankdorf-Schönbühl, A1 Schönbühl-Kirchberg, A1 terza canna della galleria del Rosenberg incluso raccordo con la stazione merci, A2 galleria sotto il Reno di Basilea e A4 seconda canna della galleria di Fäsenstaub). A questi si è poi aggiunto l’ampliamento dell’A1 tra Le Vengeron e Nyon, per un totale di 911 milioni, che il Consiglio federale prevedeva di attribuire successivamente all’Orizzonte realizzativo 2030.
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