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Ragazzi ed internet: tecnologia ed ingenuità a confronto

tvsvizzera

Sono poche le famiglie che controllano e tutelano i loro figli nell'uso di internet, sottovalutando che il mondo virtuale potrebbe diventare pericoloso

Questo contenuto è stato pubblicato il 18 novembre 2014 minuti

Uno studio dell'Istat Link esternoparla chiaro: solo il 21% dei genitori italiani usa filtri per rendere la navigazione dei figli più sicura.

Questo permette al 79% restante, ad esempio, di chattare con sconosciuti, o inviare foto private a gente incontrata in rete che poi le rende pubbliche. Cyberbullismo, vergogna, sfottò fra coetanei: la lista delle insidie del Web è lunga e le famiglie si trovano spesso impreparate nel doverle affrontare.
Anche Save the ChildrenLink esterno dice la sua, comunicando che più della metà dei ragazzi tra i 12 e i 17 anni chatta online con sconosciuti, il 30% fissa appuntamenti con individui contattati in rete, il 20% ammette di postare abitualmente immagini e video di sé stessi nudi o in pose ammiccanti e il 41% invia dati personali e numeri di telefono,.


Ma cosa succede quando la famiglia se ne accorge?

Solo l'11% dei genitori dichiara di aver "punito" i figli ponendo limiti di tempo all'uso del web, gli altri giovani lo usano per ore senza nessun controllo.

In Italia esiste il SICLink esterno, Safer Internet Centre (Generazioni Connesse), un gruppo di persone formate che si occupa di promuovere fra i giovani un uso consapevole della rete e ha pensato di sensibilizzare ragazzi e genitori utilizzando ogni mezzo a disposizione: Helpline, Hotline, giornate informative e consulenze.

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