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Pil cinese sale dell'8,1% nel 2021 ma l'economia rallenta

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Il prodotto interno lordo (Pil) cinese ha registrato nel quarto trimestre un rialzo del 4,0% su base annua (è stato del 4,9% tra luglio e settembre), oltre il +3,6% atteso dagli analisti, chiudendo l'intero 2021 con un progresso dell'8,1% che è il più alto in un decennio.

Questo contenuto è stato pubblicato il 17 gennaio 2022 minuti

Ma malgrado la crescita annuale sia migliore delle stime, "l'economia cinese ha di fronte una triplice pressione, tra cui la contrazione della domanda, lo shock dell'offerta e le aspettative più deboli", ha messo in guardia l'Ufficio nazionale di statistica.

La crescita annua del quarto trimestre è la più lenta dal secondo trimestre (+3,2%) del 2021, a causa dei problemi indotti dalla crisi energetica, delle strozzature della catena dei rifornimenti, dalla stretta sul settore immobiliare scosso dal caso Evergrande e dai focolai di Covid-19, che hanno da ultimo visto apparire ufficialmente anche la temuta variante Omicron.

Non a caso la Banca centrale cinese ha tagliato i costi di finanziamento dei suoi prestiti a medio termine per la prima volta da aprile 2020, a dispetto delle aspettative dei mercati, in risposta alle nubi che si stagliano all'orizzonte.

Intanto il tasso di natalità è precipitato ai minimi storici, attestandosi nel 2021 a 7,52 nascite ogni 1'000 persone (era di 8,52 del 2020). Si tratta della cifra più bassa mai registrata dalla fondazione della Repubblica popolare cinese nel 1949, a conferma delle preoccupazioni che iniziano a serpeggiare anche tra la popolazione.


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